Inciucio Tersigni – Pd per far cadere De Donatis

La mossa segreta di Tersigni per buttare giù il sindaco De Donatis. Già sulla votazione per il Bilancio. L'incontri dell'ex sindaco con l'avvocato Petricca. per una riedizione del patto del 2014. L'ostacolo è Maria Paola D'Orazio

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi. E poi ritornano”. Ci vuole la canzone “Amici mai” di Antonello Venditti per raccontare la storia, politica e non d’amore, fra l’ex sindaco di Sora Ernesto Tersigni ed il segretario del Partito democratico di Sora Enzo Petricca. Era stato proprio l’avvocato Petricca, alla fine del 2014, da consigliere comunale dell’opposizione, a permettere all’allora sindaco Tersigni di ritirare le dimissioni e portare a termine il proprio mandato dopo che era stato abbandonato dal gruppo di Forza Italia.

Ernesto Tersigni

Oggi potrebbe accadere il contrario. O almeno è ciò a cui vorrebbe arrivare l’ex primo cittadino: cercare un avvicinamento con il Pd ottenendo che la consigliera di opposizione Maria Paola D’Orazio smetta di essere la stampella dell’anatra zoppa dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Roberto De Donatis. Ora come allora, dunque, potrebbe essere un accordo politico con il Pd a permettere a Ernesto Tersigni di mettere a segno la sua strategia: mandare a casa l’Amministrazione De Donatis.

Oppure evitare che sia lo stesso De Donatis ad avvicinarsi al Pd, visto il clima di rottura politica con una parte della sua maggioranza (Fratelli d’Italia), che vuole mettere fine alla Piattaforma Civica: il patto che ha portato 4 anni fa i Partiti ad ammainare i simboli per sostenerlo in maniera trasversale. Il vero motivo non è dato saperlo. Nulla di ufficiale. Ma trapelano fondate indiscrezioni.

Incontro Tersigni – Petricca

L’avvocato Enzo Petricca e l’ex sindaco Ernesto Tersigni si sono incontrati ieri. Il consigliere comunale di opposizione ha raggiunto il segretario del Pd nel suo studio. Alle 17.30 il colloquio era in corso.

È durato abbastanza. Il tempo necessario perché Tersigni mettesse sul tavolo le proposte. Cosa si sono detti nel dettaglio non si sa. Di certo Tersigni non è andato da Petricca per tesserarsi con il Pd. Avrebbe potuto farlo direttamente tramite Agostino Di Pucchio, che fa parte della segreteria del presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo. Di certo i rapporti politici fra il dottor Tersigni e l’avvocato Petricca sono buoni. Di certo il confronto di ieri pomeriggio ha riguardato la politica locale.

Per comprendere quale potrebbe essere il contenuto della conversazione è utile fare qualche passo indietro. E arrivare a prima dell’estate. Quando, proprio in un’intervista rilasciata ad AlessioPorcu.it l’ex sindaco Ernesto Tersigni aveva spiegato a chiare note due concetti per lui fondamentali. Primo: che lui è civico. E non per gioco. Non come quelli che si dichiarano civici e il giorno dopo le elezioni tirano di nuovo fuori la bandiera del partito. Secondo: che non si sarebbe ricandidato. Al Comune di Sora ovviamente. (leggi qui Tersigni si chiama fuori: «Nè candidato sindaco né altrove. E non entro in FdI perché…»).

Niente Bilancio, si va a casa

Il Consiglio Comunale di Sora

Quale, dunque, lo scopo dell’incontro di ieri? Semplice. Portare avanti la stessa strategia che, dai banchi dell’opposizione, i fratelli Ernesto e Valter Tersigni provano a mettere in atto ormai da molti mesi. Da quando, cioè, la già claudicante maggioranza della Piattaforma Civica ha cominciato a scricchiolare a causa della nascita del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia dentro un contesto amministrativo civico (cosa che ha irritato fortemente il sindaco De Donatis: leggi qui De profundis per De Donatis: la piattaforma civica non c’è più). E più ancora a causa del passaggio alla gestione diretta della Farmacia comunale. Si veda, per esempio, la mancanza della maggioranza qualificata durante il Consiglio comunale del 23 dicembre 2019 che ha impedito l’immediata esecutività delle delibere riguardanti la Farmacia e costretto il Comune a fare un’ulteriore proroga. Ben oltre i termini previsti dalla stessa delibera dell’Assise civica. (leggi qui La Farmacia passa alla Ambiente ma da febbraio).

Ora Ernesto Tersigni vorrebbe provare a sfondare di nuovo. La testa d’ariete dovrebbe essere Petricca. L’occasione, propizia, dovrebbe essere l’approvazione del Bilancio previsionale e programmatico. Dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. E chi conosce il Testo Unico degli Enti Locali sa bene che senza maggioranza sul Bilancio di previsione l’Amministrazione comunale va a casa.

Il franco tiratore

Di questo sarebbe convinto Ernesto Tersigni. All’interno della maggioranza De Donatis – che pur sembrava essersi ricompattata dopo le note vicende della farmacia e non solo – potrebbe esserci qualche consigliere comunale che, parafrasando la buona vecchia prima Repubblica, assumerebbe le vesti del franco tiratore e non voterebbe il Bilancio. Fin qui tutto chiaro e plausibile.

Tersigni e D’Orazio

Perché allora Ernesto Tersigni si è rivolto a Enzo Petricca? Cosa c’entra il Pd con tutto questo? Visto che, ufficialmente, i democratici a Sora siedono all’opposizione con la consigliera Maria Paola D’Orazio?      

Il nodo cruciale sarebbe proprio questo. Ossia la consigliera Maria Paola D’Orazio. La cui posizione in Consiglio comunale è ormai nota: spesso vota a favore, oppure si astiene, per permettere all’Amministrazione di andare avanti anche con numeri risicati.

Una posizione che lei stessa in verità ha sempre negato, sostenendo di valutare di volta in volta cosa votare favorevolmente, sempre e soltanto per il bene della città.

Ma, qualora Ernesto Tersigni abbia ragione sul franco tiratore, occorrerebbe la certezza matematica che la consigliera D’Orazio non voti a favore del Bilancio. Perché se questa certezza non ci fosse probabilmente il franco tiratore non si esporrebbe. Mai e poi mai. Non rischierebbe di rimanere con il cerino in mano. E chi potrebbe convincere D’Orazio a votare contro il Bilancio se non il segretario del suo Partito Enzo Petricca? Lo stesso che nel 2014, in perfetta sintonia con i vertici provinciali e con solo una parte dei vertici locali dei Dem, passò in maggioranza permettendo ad Ernesto Tersigni di ritirare le sue dimissioni da sindaco. L’accordo fu ufficializzato pubblicamente  con una conferenza stampa che si tenne presso l’auditorium De Sica il 28 settembre 2014, poco prima dell’ora di pranzo. Alla presenza del senatore Francesco Scalia e della segretaria cittadina del Pd Tiziana Tucci.

Parlate con Maria Paola

Maria Paola D’Orazio e Natalino Coletta

Se convincete Maria Paola a non votare il Bilancio lui non avrà i numeri” avrebbe detto ieri pomeriggio Ernesto a Enzo riferendosi al sindaco De Donatis. “Ce ne è uno di loro che non lo vota”.

A questo punto Petricca avrebbe chiesto se c’è un progetto. “Non c’è nessun progettoavrebbe ribadito Tersigni – noi non ci ricandideremo e siamo aperti a qualsiasi tipo di confronto”. Anche se in realtà in questo giorni circolano voci su una possibile candidatura di Eugenia Tersigni, già funzionario comunale a Sora ora in forza alla Provincia, che politicamente sarebbe molto vicina a Valter Tersigni.

Petricca avrebbe preso tempo. Ma l’impresa appare assai ardua. Del resto la stessa D’Orazio ha sempre sostenuto che senza un progetto alternativo l’Amministrazione non la farà cadere. Oltretutto c’è in ballo il suo ruolo di consigliere nazionale Anci, strettamente legato al suo ruolo di consigliere comunale. E probabilmente alle prossime elezioni amministrative non ci sarà Agostino Di Pucchio con cui fare tandem e incetta di preferenze.