Indietro Tutta: Cavallari e Tidei in fuga da Italia Viva

Le conseguenze della mossa di Renzi su Italia Viva in Regione Lazio. Il Gruppo rischia di sparire. I rumors dalla Pisana rivelano contatti tra Cavallari e Fazzone via Simeone. E tra Tidei (che li smentisce) ed il suo ex Gruppo: quello del Pd

La depressione renziana arriva fino ai desolati e deserti corridoi della Pisana, Istituzione paralizzata dall’emergenza Covid. Eppure, tra tamponi, ingressi ultracontingentati (persino il parcheggio ospiti è chiuso e per entrare bisogna “dichiarare” come in Non ci resta che piangere: almeno non si paga un fiorino), commissioni a distanza e consiglieri regionali in Dad, la crisi di governo è arrivata fino in Consiglio regionale, dove la compagine renziana già rischia di sparire, ad appena un anno dalla sua nascita.

Il declino di Renzi e Italia Viva

Matteo Renzi. (Foto Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Il problema è presto detto: nel merito Renzi avrà pure ragione, ma agli italiani chi glielo spiega? Il Partito, nato con sondaggi che lo davano intorno al 4%, dopo una prima fase di curiosità e scouting (soprattutto tra gli esponenti Dem), ha smesso di crescere, prendendo una preoccupante china involutiva.

E per uscire dalla crisi cos’ha pensato Renzi? Di aprirne un’altra di crisi: quella di governo. Semplice il ragionamento: se sto al governo non mi fila nessuno, i meriti se li prendono Conte e il Pd, i demeriti un po’ tutti (me compreso). Quindi: o sto al governo come dico io o tanto meglio aprire la crisi e tornare centrale come quando m’inventai il governo rossogiallo. Detto fatto.

I conti di Giuseppi

Giuseppe Conte

Ma Giuseppi aveva fatto altri conti. Tra un Mastella, qualche centrista e una manciata di costruttori, il governo martedì potrebbe scoprire di avere i numeri pure senza Renzi, che per giunta potrebbe astenersi.

Capolavoro: in una settimana l’ex rottamatore si sarebbe autorottamato perdendo due ministri, un sottosegretario, il ruolo di ago della bilancia per la sopravvivenza della maggioranza senza neppure la coerenza di passare all’opposizione. (Leggi anche Una telefonata allunga la vita).

Le macerie sulla Regione Lazio

Disastro. E i rumori del crollo sono arrivati pure alla Pisana. Dove Marietta Tidei da giorni avrebbe avviato contatti per ritornare nel Pd, riportandosi indietro i quadri locali che nel frattempo aveva convertito al renzismo. Manovra politica spericolata, certo, ma in famiglia (quella di Italia Viva) ci sono abituati. Giusto il tempo di farsi confermare alla presidenza della commissione Sviluppo economico e di capire come andrà a finire la crisi. Ma – giurano dal Consiglio regionale – la trattativa sarebbe alle battute finali.

Lei invece nega tutto. E rispedisce al mittente le indiscrezioni. «Assicuro che rimarrò convintamente in Italia Viva. Nessuna azione volta a rientrare. Le ragioni che mi hanno convinto ad uscire dal PD si sono ulteriormente rafforzate in questo ultimo anno».

Gossip politico? Può darsi. Ma anche l’altro consigliere di Italia viva – l’ex Pdl, ex leghista Enrico Cavallari – starebbe per fare le valigie. Destinazione, udite udite: Forza Italia (ormai pure il vecchio Cav è più glamour del senatore di Scandicci), nelle cui liste candiderebbe al Campidoglio sua moglie l’ex dellutriana, ex Pdl, ex leghista Barbara Mannucci, a sostegno del fazzoniano Marco Di Stefano.

Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore di ciò che resta di Forza Italia nel Lazio nega e smentisce tutto: assicura che è un contatto vecchio d’un paio di mesi e che poi non si è concretizzato perché non c’erano le basi politiche. I tam tam dei rumors, nei corridoi vuoti della Regione Lazio, invece continuano a rullare. Con un’intensità più alta da un paio di giorni: i telefoni sulla linea del fidatissimo capogruppo fazzoniano Pinuccio Simeone sono diventati roventi dopo la mossa di Renzi che rischia di mandare tutto e tutti a casa.

Anche in questo caso, gossip politico? Ma certo… Considerando però che pure Federica Angeli (che Luciano Nobili voleva candidare alla Camera nel collegio Roma 1 ha mollato Italia Viva per preferirle – anche qui, udite udite – nientemeno che la traballante sindaca Virginia Raggi.

Come faranno i renziani a fare le liste per il Campidoglio?

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