Tutti di corsa, sudati, ognuno verso un obiettivo politico diverso.
Fabio Tagliaferri, con una maglietta gialla fosforescente, pantaloncini neri, cuffiette ed occhiali da sole è stato avvistato in zona Stazione di Frosinone direzione Conservatorio, verso le dieci della mattina: passo di chi ha già corso diversi chilometri. Si starà allenando per correre appresso a Nicola Ottaviani o per dimostrargli di avere ancora il fisico giusto per indossare la fascia di vicesindaco di Frosinone?
Corsa a passo marziale per Francesco Mosillo: è arrabbiatissimo per la storia del sondaggio messo in giro a Cassino dal quale risulta in cima alle preferenze (leggi qui il precedente). Il sospetto che sia farlocco prende sempre più corpo: nessuno dei candidati risulta averlo commissionato, a svilupparlo è stata una società che non risulta avere mai fatto prima sondaggi politico elettorali, non si capisce chi abbiano intervistato. Soprattutto ci sono due giornalisti di chiara reputazione che operano da anni a Cassino i quali hanno riferito che a loro era stato offerto quel sondaggio affinché lo pubblicassero. E da quale mail gli è stato inviato? Da una casella riconducibile al comitato di Mosillo. Ma allora è stato lui a commissionare e pagare il sondaggio dal quale risulta primo? Ufficialmente no: il committente non è lui, se lo è commissionato da sola la ditta che lo ha fatto. E Mosillo ora corre arrabbiato nero, cercando chi ha fatto il sondaggio a sua insaputa.
Passeggiata lunga a passo cadenzato questa mattina per Francesco De Angelis. Sudatissimo, nella parte bassa di Frosinone, ma senza correre: «Le elezioni per la Camera – ha detto Renzi – sono nel 2018».
Giuseppe Golini Petrarcone è stato visto correre verso Montecassino: per tenersi in forma o per chiedere la grazia è un mistero. Qualcuno giura che alcuni tratti li abbia percorsi come quei calciatori che devono migliorare l’equilibrio e corrono all’indietro. Nel suo caso sarà per controllare cosa accade alle sue spalle.
