Indiscreto

Lei è avvocato, lui è un tipo molto preciso e con la vocazione internazionale, sta in politica e sono sposati. Ma non hanno fatto in tempo ad arrivare al fatidico tagliando del ‘settimo anno’. Lei lo ha mollato. In tronco. Siccome lo vedeva un po’ stressato, immaginando stesse attraversando un periodo impegnativo, ha pensato di fargli una sorpresa: ha cancellato i suoi impegni dallo studio che si trova a pochi minuti da Frosinone e lo ha raggiunto senza preavviso alle porte di Roma. Ma lo ha scoperto in giardino, abbracciato ed impegnato in un affettuoso confronto con un di lui collega. «Contro una potevo pure competere, così non c’è partita»: è tornata a casa, ha preso le sue cose e se n’è andata da mammà.

 

SMaria Paola D'Orazioogna di fare il sindaco a Sora. E dicono che stia studiando in maniera molto intensa alla scuola di Ernesto Tersigni. Attentissima alla forma, migliorata nella sostanza, impeccabile nel portamento e nell’outfit, questa volta però l’assessore Maria Paola D’Orazio è incappata in uno scivolone: ha letto al contrario l’articolo 50 del D. Lgs. n. 267/2000 nella parte in cui dispone che: “la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, debba portarsi a tracolla, sulla spalla destra, con la striscia verde rivolta verso il collo”. Infatti, nella sua ultima uscita ufficiale (vedi foto) ha messo la fascia al posto giusto ma con i colori invertiti. Nessun problema, c’è un più prestigioso ed autorevole precedente: anche Antonello Iannarilli mise la fascia azzurra al contrario durante la sua prima uscita ufficiale da Presidente della Provincia. Maria Paola però pare che abbia invertito i colori di proposito: si intonavano meglio con il vestito. Questione di stile.

 

Chi è quel politico che chiama nelle redazioni dei giornali dopo avere letto un articolo che lo riguarda e, invece di fornire il suo punto di vista, attacca il giornalista che l’ha scritto dicendo “Tu non sai chi sono io, potrei anche querelarti“; poi, di fronte all’impassibilità del destinatario di cotanta invettiva e non trovando migliore accoglienza presso il Direttore, prima di attaccare il telefono ha detto “Ora chiamo l’editore” ? Non sa che per stare in politica ad un certo livello occorrono i nervi saldi. Se vuole davvero arrivare in Regione, non è l’unica capacità che gli manca.

 

Che fine ha fatto il senatore Maria Spilabotte? Ultra presente a palazzo Madama a Roma, altrettanto evanescente nel suo collegio di Frosinone. Le malelingue la reclamano per poter raccogliere qualche indiscrezione su di lei.