Diritti Tv per il Calcio, la riscossa al Tar parte della Ciociaria

Parte da Frosinone la riscossa dei grandi gruppi televisivi nazionali.

Il TAR del Lazio in tarda mattinata ha chiuso le questioni legate alla contestata assegnazione dei diritti tv sulle partite di calcio. Il caso vedeva coinvolti la Lega Calcio, Infront, Sky e Mediaset.

Il Tar ha annullato le sanzioni inflitte alle tv dall’Antitrust. Variavano da un milione a cinquantuno milioni di euro.

A rivolgersi ai giudici amministrativi era satata la società Infront, che nell’assegnazione dei diritti televisivi riveste il ruolo di advisor per la predisposizione dei relativi bandi di gara. Chiedeva l’annullamento del provvedimento con cui le veniva chiesto il pagamento di oltre nove milioni di euro.

A portare avanti la battaglia legale è stato lo Studio Tonucci & Partners. Il team di Tonucci era composto fra gli altri dai partner Alberto Fantini esperto amministrativista di Frosinone e Giorgio Alù Saffi esperto Antitrust.

Il TAR ha rilevato che l’AGCM era tenuta a notificare la contestazione entro un termine perentorio, ampiamente superato nel caso.

Inoltre, il Tar ha stabilito che Infront è estranea a influenze sulla concorrenza, sottolineando che ha avuto un comportamento coerente con il proprio ruolo pienamente legittimo di consulente strategico della Lega.

Con questa decisionbe il Tar chiarisce come nell’assegnazione dei diritti TV della Serie A per il triennio 2015/2018 non si è verificato, contrariamente a quanto contestato dall’AGCM, alcun illecito concorrenziale, confermando la posizione di assoluta neutralità e imparzialità del comportamento mantenuto da Infront.

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