Inquinamento ambientale, serve un consiglio comunale… scientifico.

In diversi a Frosinone stanno sollecitando una seduta straordinaria sul tema, magari anche congiunta con il consesso provinciale. Ma finora in aula si sono registrate polemiche, minacce di querela e solite contrapposizioni che guardano al pubblico e non ai colleghi.

Danilo Magliocchetti, capogruppo di Forza Italia al Comune di Frosinone, è stato il primo a chiedere una seduta non soltanto straordinaria, ma congiunta, del consiglio comunale e di quello provinciale. Per parlare del tema dell’ambiente. Anzi, dell’inquinamento ambientale.

Sul punto per la verità in diversi, seppure con modalità differenti, sono intervenuti per chiedere la stessa cosa: Igino Gugliemi (Lega), Marco Mastronardi e Christian Bellincampi (Cinque Stelle), Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi (Pd).

L’elenco potrebbe continuare, ma il punto vero è un altro: la seduta servirebbe per una ricognizione seria e scientifica sul tema oppure per alimentare le solite polemiche politiche, parlando più al pubblico che non ai colleghi consiglieri? Perché a volerla dire tutta, nell’ultima seduta consiliare, quella dedicata al question time, di presenze non ce n’erano moltissime. Tanti vuoti nei banchi della maggioranza, qualcuno di meno in quelli delle opposizioni. Senza considerare il dibattito, con le ormai solite minacce di querela tra il sindaco Nicola Ottaviani e Vincenzo Savo, consigliere comunale ma anche provinciale (con delega all’ambiente) del Partito Democratico.

Inoltre una buona fetta di dibattito è stata impiegata per avere spiegazioni sul ruolo alla Mecoris di un consigliere comunale di maggioranza e sulle attività professionali del sindaco Ottaviani, che di mestiere fa l’avvocato e che quindi potrebbe dare assistenza legale ai clienti che ritiene opportuni. Ottaviani ha dovuto ribadire che il Comune di Frosinone si costituirà parte civile qualora ci fossero evoluzioni di tipo giudiziario. Mentre il presidente dell’aula Adriano Piacentini ha sottolineato come il dibattito stesse assumendo contorni grotteschi e francamente non all’altezza di un consiglio comunale di un capoluogo.

L’inquinamento ambientale a Frosinone rappresenta una priorità che deriva da una situazione difficile e complessa. Basterebbe il “torreggiare” della discarica di via Le Lame per rendersi conto della gravità della situazione. Ben venga quindi il consiglio straordinario, perfino congiunto con quello provinciale, a patto però che per una volta (una volta soltanto) i capigruppo fissino tempi e modalità del dibattito in aula, evitando polemiche e scontri verbali. E concentrandosi sull’analisi di dati scientifici o comunque obiettivi.

Questa sì che sarebbe una notizia.