E Roma disse no ai candidati di Frosinone: salta pure Quadrini (Insider)

Insider. Il viaggio di Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese a Roma. Ma la porta alle candidature del territorio è sprangata. Al momento salta anche Gianluca Quadrini: in Regione si candida Gagliardi. Forza Italia a Frosinone è una polveriera

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’ultima coltellata alle aspirazioni di avere una candidato da Frosinone per il Parlamento è stata sferrata domenica mattina. A riceverla sono stati il sindaco Nicola Ottaviani ed il consigliere regionale in trasferimento a Montecitorio Mario Abbruzzese.

 

LA RIUNIONE D’URGENZA

Ad investirli del compito di andare a bussare a Palazzo Grazioli è stato il Direttivo di Forza Italia di Frosinone.

Si è riunito d’urgenza sabato pomeriggio. A lanciare il segnale d’allarme pare sia stato il presidente del Consiglio Comunale Adriano Piacentini, nella tribuna d’onore dello stadio Benito Stirpe di Frosinone. È li che ha incontrato il sindaco Nicola Ottaviani e la candidata alla Regione Alessandra Mandarelli. Li ha aggiornati su una serie di informazioni ricevute da Roma.

Appena finita la partita dei canarini con la Pro Vercelli si è riunito il conclave. Presenti Nicola Ottaviani, Adriano Piacentini, Alessandra Mandarelli, Ombretta Ceccarelli, Gianpiero Fabrizi, Riccardo Masecchia, Antonio Scaccia. Assente fisicamente ma collegato live al telefono in viva voce il consigliere comunale e provinciale Danilo Magliocchetti.

A tutti, Adriano Piacentini comunica le informazioni privilegiate arrivate da Roma: Frosinone non avrà alcun candidato al Parlamento. La maggioranza consiliare rischia di implodere perché alle Regionali scenderanno in campo tre candidati che sono esponenti dell’amministrazione Ottaviani.

 

LA RABBIA DI PIACENTINI. E MAGLIOCCHETTI

Il presidente del Consiglio Comunale rivela il contenuto delle anticipazioni che gli sono arrivate da Roma in maniera riservata. Un’appunto sostiene che Mario Abbruzzese verrà candidato nel collegio uninominale (quello degli scontri diretti) di Cassino. Nel collegio uninominale di Frosinone il candidato indicato per ora è l’ex stella del Milan e del Napoli Beppe Incocciati di Fiuggi (leggi qui l’anticipazione fatta due settimane fa da Alessioporcu.it Una Camera per Beppe Incocciati).

Nel collegio proporzionale (4 candidati in lista per ogni Partito, si entra senza preferenze ma in proporzione ai voti presi dal Partito: hanno possibilità di essere eletti il primo ed il secondo in lista) nella prima posizione dovrebbe esserci la leghista Barbara Saltamartini (leggi qui l’anticipazione di quattro settimane fa Ruspandini e Forte a bocca asciutta: Saltamartini li frega tutti?) ed alla seconda un nome di Fratelli d’Italia che potrebbe essere Massimo Ruspandini ma non è sicuro che resti lì e che non scivoli in quarta posizione, cioè in zona non eleggibile, per fare spazio ad un romano.

Al Senato le anticipazioni arrivate a Piacentini dicono che si candiderà Lorenzo Cesa (leggi qui l’anticipazione di quattro giorni fa Cesa ora sta stretto e minaccia di uscire: un seggio a Frosinone?) mentre al proporzionale dovrebbero andare due nomi non della provincia di Frosinone. Tra i nomi non c’è quello del ras delle cliniche Antonio Angelucci: ma perché con molta probabilità verrà schierato in Lombardia in posizione blindatissima, pare del tutto superata l’incomprensione dei giorni scorsi.

Quei nomi hanno l’effetto di una scintilla in una polveriera. Chi doveva tutelare i nomi di Frosinone? Secondo una ricostruzione, Adriano Piacentini se la prende con Nicola Ottaviani. E gli rimprovera a brutto muso gli impegni precisi che c’erano stati tra loro prima delle elezioni comunali. Gli dice: «Tu ti sei fidato troppo di Mario Abbruzzese». E arriva a sospettare «A meno che non ci sia un giochetto tra di voi e siate d’accordo fin dall’inizio».

Non è chiaro se sia stato Piacentini a dirlo oppure Magliocchetti dal viva voce: «Se questi sono i nomi è possibile sapere cosa diamine sta succedendo a Roma? Noi non contiamo proprio niente allora!»

Sono le 19 di sabato sera e squilla l’iPhone di Nicola Ottaviani: è Mario Abbruzzese. Insieme decidono di andare domenica mattina a Roma per sollecitare una candidatura.

 

È FAZZONE A DARE LE CARTE

A Roma a dare le carte e tirare i fili è il potentissimo coordinatore regionale Claudio Fazzone di Fondi. Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani è attentissimo ad ogni mossa: sa che il nome del premier in pectore evocato in questi giorni da Silvio Berlusconi in caso di vittoria è il suo. Sta mantenendo in equilibrio tutte le anime del Partito in modo da evitare veti quando arriverà il momento, sta lavorando per tenere in equilibrio le quattro gambe dell’alleanza per la stessa ragione. In pratica: litigherà con nessuno, soprattutto per difendere una candidatura. Ha sistemato il suo Mario Abbruzzese, aveva annunciato a dicembre che sarebbe stato l’unico Parlamentare eletto dal territorio. Il resto serve per gli equilibri. (Leggi qui Tajani e Giro annunciano: «Abbruzzese in Parlamento» e in sala è il caos)

E Claudio Fazzone dice con chiarezza a Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese che si togliessero dalla mente la possibilità di alterare quegli equilibri. Se ci saranno cambi di nomi sarà soltanto all’interno degli equilibri. E non fuori.

 

BYE BYE EROICO PRESIDENTE

Ma c’è di più. Da Roma alle ore 13 di domenica arriva la conferma  che il consigliere comunale Carlo Gagliardi di Frosinone  sarà il terzo ed ultimo candidato di genere maschile nella lista di Forza Italia per le elezioni regionali del Lazio.

Entra in quota Andrea Augello. E l’accordo era stato raggiunto con Claudio Fazzone il 21 ottobre scorso e poi lo stesso Augello, con il consigliere Gagliardi ed il referente di Frosinone del gruppo Cuori Italiani Carmine Tucci erano andati a pranzo a La Trattoria di fronte al casello A1 (leggi qui l’indiscrezione su Alessioporcu.it Indiscreto – Valentina lascia la chat, Fausto lascia la crisi, Tucci Quaglia?)

In sostanza: i tre candidati di Forza Italia alla Regione Lazio sono il coordinatore provinciale  Pasquale Ciacciarelli (area Mario Abbruzzese), l’ex deputato ed ex assessore regionale Antonello Iannarilli (area Claudio Fazzone) e Carlo Gagliardi.

E il presidente della Comunità Montana di Arce Gianluca Quadrini? Il suo nome non c’è: né per la Regione né per le Camere in posizione eleggibile. Come avevamo annunciato già da alcuni giorni.

 

LA MAGGIORANZA CON CHI VA?

Quelle candidature stanno creando molte fibrillazioni sia all’interno della maggioranza guidata da Nicola Ottaviani e sia dentro Forza Italia. Perché ad Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti la possibilità di candidarsi alla Regione era stata prospettata. ma entrambi avevano declinato. Perché gli era stato detto: “Il partito sosterrà Pasquale Ciacciarelli“.

Invece le cose non stanno così: la realtà è che Mario Abbruzzese sosterrà Pasquale Ciacciarelli e tutti gli altri si giocheranno alla pari la loro partita.

Un gioco rischioso. Tanto che Abbruzzese ha sostenuto con Fazzone la necessità di evitare la candidatura di Gagliardi: “Perché va ad alterare gli equilibri che abbiamo costruito a Frosinone e rischia di creare problemi a Nicola Ottaviani“.

Il sindaco viene contattato seduta stante dal coordinatore regionale. E Ottaviani gli nega che lo schieramento di Gagliardi alle Regionali possa rappresentare per lui un problema. Appare chiaro allora che il problema semmai potrebbe essere per Ciacciarelli e per un’elezione che all’inizio veniva data come una formalità.

Ora come si posizionerà la maggioranza guidata da Nicola Ottaviani? La sua amministrazione adesso esprime tre candidati: Carlo Gagliardi, l’ex assessore regionale Alessandra Mandarelli, l’assessore Fabio Tagliaferri messo in campo da Fratelli d’Italia forse per iniziare a misurare le forze in vista del dopo Ottaviani.

In giornata c’è stato un nuovo conclave. Durante il quale è stato detto: «Aspettiamo a vedere i nomi ufficiali dei candidati. Poi decidiamo cosa fare: ma non ci facciamo macinare da questi».