Pd, Asi, rivalità e veleni: silenzio, parla De Angelis

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

E’ il leader della corrente maggioritaria del Pd. Ci è arrivato dopo avere fatto la gavetta. Il Pci si affidò a lui quando dovette farsi traghettare nel Pds. Sempre lui lo guidò verso i Ds e la stagione del Laboratorio Politico. Erano gli anni in cui Frosinone fu un banco di prova nazionale nel quale studiare dove avrebbe portato l’alleanza con gli ex Dc della Margherita, il Partito Socialista, l’Udeur… Portò ad una stagione di successi: la conquista del Comune capoluogo, la Regione Lazio, il Parlamento Europeo… Francesco De Angelis ora guida il Consorzio di Sviluppo Industriale: pensavano di averlo confinato in un cimitero per elefanti politici.

 

Marini contro Cristofari, Battisti contro Costanzo, Circolo di Cassino e ore pure Frosinone contro la Federazione, Segretario politico isolato, Scalia e De Angelis su due correnti contrapposte: c’è troppa caciara nel Partito?

Si c’è molta confusione e siamo anche troppo chiassosi. Le differenze sono una ricchezza ma la caciara no. Serve una discussione ordinata e rispettosa delle diverse posizioni, altrimenti ci facciamo male da soli e il danno diventa irreparabile. All’esterno non c’è una percezione positiva del confronto interno al PD. Dobbiamo correggere il tiro; non un partito litigioso che discute di poltrone e di candidature. Io so che non è così ma purtroppo è questa l’immagine che si ha all’esterno del Pd.

 

E’ come avere sempre un congresso alle porte: il territorio vi chiede stabilità

Si è vero il congresso nel Pd sembra non finire mai. Stiamo sempre a parlare di noi e tra di noi. Torniamo a parlare al Parse con l’obiettivo di presentare agli elettori un progetto e una proposta credibile per il governo dell’Italia. Lavoro, immigrazione e sicurezza sono queste alcune delle questioni vere che interessano i cittadini e che bisogna mettere al primo posto della nostra agenda politica.

 

Marini e Cristofari: chi ha ragione?

La discussione in questi mesi c’è stata e il Pd in questa campagna elettorale ha fatto le sue scelte. Ora dopo il voto e dopo la sconfitta non ha più senso discutere e rispondere a questa domanda. Apriamo una nuova fase politica. Guardiamo avanti per unire e costruire con il contributo di tutti il futuro del Pd. Non possiamo restare fermi a vicende del passato che hanno in questi anni segnato, diviso e lacerato il centrosinista.

 

Simone Costanzo ha perso la parola: è rimasto traumatizzato o gli conviene stare zitto?

Ha detto la sua in Direzione e ora cerca di di non alimentare ulteriori polemiche e penso che faccia bene. In certi momenti il silenzio è più utile della parola.

 

Ma a Venturi gli aveva promesso la candidatura a sindaco?

Assolutamente no. La verità è un’altra. Il Pd ha deciso di fare le primarie e se Venturi si fosse candidato noi lo avremmo coerentemente sostenuto. Ma così non è stato e non per scelta nostra.

 

Non sono stati buoni a fare la lista: perché non avete preso in mano la situazione?

Non tocca a noi, è una competenza dei circoli e ricordo che in questi anni il circolo di Frosinone ha più volte e giustamente rivendicato la sua autonomia e noi l’abbiamo rispettata.

 

Cos’è la Conferenza Programmatica: un congresso con la vaselina?

No è un’occasione per aprire una grande campagna di ascolto e discutere sui contenuti e sulle cose da fare.

 

Costanzo lo buttate dalla finestra subito o dopo le elezioni?

In questo momento non serve cercare un capro espiatorio. Dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare ad altro. Costanzo resta al suo posto e non è questo il tema all’ordine del giorno.

 

Il Pd è mai nato o è rimasto un Frankestine incompiuto con un’anima per De Angelis ed una per Scalia?

Al di là della rappresentazione semplicistica, il Pd non è un partito personalistico. Non è né di De Angelis ne di Scalia. È composto da diverse anime e sensibilità, e da tanti iscritti che credono nei valori e nel progetto del Partito democratico e che ci sono e ci saranno a prescindere da De Angelis e da Scalia. La storiella dei due Franceschi è un alibi che non regge e che è destinato a cadere. Di vero c’è che in questi abbiamo dato molto e continueremo a dare molto per il PD e per il centrosinistra .

 

Ma il Pd così com’è, a livello nazionale, ha senso?

Il Pd, al di là della sconfitta elettorale, è e resta la più grande forza riformatrice del Paese. È l’unica vera alternativa al governo delle destre. Senza di noi non esiste il centro sinistra. Sono convinto che presto torneremo a vincere.

 

Se Renzi decidesse di fare come Macron, Orfini dove andrebbe?

Non mi permetterei mai di rispondere per il Presidente del Pd; questo bisognerebbe chiederlo a lui.

 

E De Angelis?

Il Pd è la mia casa e da qui non mi muovo perché è e resta il più grande partito socialista e democratico che c’è oggi in Europa.

 

E Buschini?

Anche qui dovresti chiederlo a Mauro, ma conoscendolo molto bene ritengo che su questo punto la pensiamo allo stesso modo.

 

Vi sentite ancora con Zingretti?

Certo, è il mio Presidente.

 

Tanto c’è rimasto male quando è passato con Orfini?

Non credo, ognuno di noi ha fatto liberamente le sue scelte; ma i rapporti, la stima e l’amicizia, non si discutono.

 

Buschini però ha recuperato: ora è ‘il mio Monnezza’

Il rapporto tra Mauro e Zingaretti non è stato mai in discussione. Mauro, anche per le deleghe che gli sono state assegnate, è un punto di riferimento importante per l’intera giunta e per il suo Presidente.

 

Le grandi differenze tra Zingaretti e Marrazzo

Ho avuto la fortuna di conoscere Piero da Assessore della sua giunta, e con Nicola mi lega un rapporto che va avanti da molti anni. Più che di differenze, e ce ne sono perché ognuno di noi ha una sua propria specificità, mi soffermerei su cosa li accomuna e cioè l’essere stati due ottimi Presidenti di una Regione tanto complessa come il Lazio.

 

E’ vero che Marrazzo la fece rientrare da Mosca alle 4 del mattino per convincere il PdL ad approvare il bilancio Anche a costo di prendere volo Aeroflot per la prima volta nella sua vita?

Si è vero, non ricordo l’ora ma anticipammo il rientro. Con Marrazzo era sempre così. Instancabile e Determinato a raggiungere il suo obiettivo. Ti dico di più, una volta mi fece annullare un’importante missione in Australia per approvare la legge di riforma sul commercio.

 

E come andò a finire?

Il bilancio fu approvato.

 

Cosa ha dato Zingaretti al Lazio in questi anni?

Un buon governo, onesto, competente e trasparente. Non un elenco della spesa, fatto di tanti piccoli interventi, ma progetti più complessivi, finalizzati all’innovazione, alla crescita e allo sviluppo.

 

E Buschini?

Un ottimo lavoro sia dal punto di vista politico che amministrativo e l’iniziativa che presenterà giovedì sulle misure a favore delle attività di compostaggio ed ecocentri per potenziare la raccolta differenziata nel comuni del Lazio, è il fiore all’occhiello della sua attività.

 

Come sta Maria Spilabotte?

La vedo in forma e pronta per la sua corsa.

 

E lei è pronto per la corsa?

Se il Partito mi chiama.

 

L’Asi è un cimitero degli elefanti?

In questi due anni, abbiamo dimostrato attraverso il raggiungimento di importanti obiettivi la centralità del ruolo e della funzione del Consorzio industriale per la crescita e lo sviluppo del tessuto economico e produttivo della nostra Provincia. l’immagine e la sua funzione di questo ente è cresciuta notevolmente.

 

Con l’operazione AeA avete tolto ai consorzi industriali la loro funzione principale

No al contrario, ci siamo liberati della gestione e abbiamo restituito al Consorzio la sua vera mission, attraverso un processo di riforma e di riorganizzazione di questo ente.

 

Hanno senso oggi i consorzi industriali?

Direi proprio di si; gestiscono servizi e svolgono una funzione insostituibile per le imprese.

 

Avete preso la Videocon e dopo poche settimane è bruciata: avevano lasciato la corrente attaccata?

No perché in quello stabilimento non c’è corrente.

 

Mauro Vicano vuole riprendere la tessera del Pd…

E’ una buona notizia, vuol dire che la pausa di riflessione è finita.

 

Dove deve andare il Pd domani?

Avanti e verso il campo del Centrosinistra.