Due mesi per l’ingresso del M5S nella giunta Zingaretti

Un paio di mesi per l'ingresso del M5S nella giunta Zingaretti che governa il Lazio. Prima si devono attendere le nomine dei Sottosegretari. Il nodo dei due del Patto d'Aula. Che però potrebbe risolversi così. L'intervista di Roberta Lombardi a Fanpage

«La Regione Lazio ha una ‘diversamente maggioranza’ che si regge sulla maggioranza di centrosinistra e due fuoriusciti del centrodestra. Finché esiste questa maggioranza ovviamente non c’è nessun genere di discussione». Roberta Lombardi è la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio, soprattutto è la donna del dialogo con il Pd. È lei ad avere saputo cogliere i segnali lanciati dal primo giorno da Nicola Zingaretti. E saperli utilizzare per raggiungere gli obiettivi che il MoVimento aveva scritto nel suo programma. Ma restando fieramente all’opposizione.

Roberta Lombardi e Nicola Zingaretti

Ora a palazzo Chigi c’è un governo che vede Pd e M5S insieme. Nessuno può negare che l’esperienza del dialogo maturata nel Lazio abbia contributo a facilitare l’accordo per il Conte 2. Alla Pisana la nuova maggioranza è nei fatti. Ma il Movimento 5 Stelle non entrerà in giunta fino a quando in maggioranza ci saranno i due consiglieri del gruppo Misto, fuoriusciti dal Centrodestra.

Roberta Lombardi lo ha messo in chiaro con un’intervista rilasciata in mattinata a Fanpage.

Nessuna frenata

Non è una frenata sul percorso del dialogo in Regione Lazio. Che invece marcia spedito (leggi qui “Ventotto”: ecco la nuova maggioranza Pd-M5S in Regione Lazio). «Ovviamente – sottolinea Roberta Lombardisui temi, sui quali noi siamo sempre pronti ad essere propositivi”. Per la capogruppo, quello in atto alla Pisana è un “dialogo sui temi“, fondato su una serie di proposte che arrivano direttamente dal programma pentastellato alle stanze degli assessori di Zingaretti. 

Quando ci sarà l’ingresso del M5S nella giunta di Nicola Zingaretti? «Tra due mesi, stima uno dei collaboratori più vicini al Governatore». Prima occorrerà aspettare l’ufficializzazione dei nomi dei Sottosegretari: Gianpaolo Manzella dovrebbe lasciare la giunta per passare al Governo. E dare così il via al rimpasto.

Enrico Cavallari – Foto: © Imagoeconomica Stefano Carofei

Ma nel frattempo si deve vedere che fine faranno i due fuoriusciti dal centrodestra che per circa un anno hanno retto la maggioranza Zingaretti attraverso il Patto d’Aula. Enrico Cavallari (ex Lega e ora Udc) potrebbe appoggiare ufficialmente il nuovo esecutivo, attraverso il partito centrista; Giuseppe Cangemi potrebbe rientrare in Forza Italia e far cessare il suo appoggio, essendo venuti meno i motivi che l’avevano portato via dal Gruppo azzurro. Infatti, sono andati via i 3 colleghi con i quali era nato lo scontro politico. (leggi qui Fuori da Forza Italia: i 3 consiglieri del Lazio passano al Misto).

Replicare a Roma Capitale

     “C’è stata una doppia capacità – spiega Lombardi -: da parte della maggioranza di volersi aprire e da parte nostra di non voler fare un’opposizione a priori, ma di voler fare un’opposizione propositiva“.

Roberta Lombardi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Una esperienza che per Roberta Lombardi dovrebbe essere riproposta anche all’interno del Comune di Roma Capitale. “Dovrebbe cambiare tutto, a livello proprio di modo di fare di politica. Abbiamo vissuto una stagione lunga, una stagione politica di dure contrapposizioni e adesso è il momento invece di andare a ritrovare una costruttività e una progettualità nel modo di fare politica“.

 Non fa un chiaro riferimento ad un’alleanza tra Pd e Cinque Stelle anche al Campidoglio, ma la Lombardi in versione è chiarissima: “E’ necessario parlarsi anche all’interno del comune di Roma così come nell’ultimo comune d’Italia“. Come a certificare che la trincea in cui la sindaca Virginia Raggi ha governato isolata dall’inizio non ha portato ad alcunché di buono. Anzi.