Io speriamo che me la cavo: ansia per la pattuglia ciociara

I parlamentari locali della Lega continuano a confidare nel Capitano, ma la paura di logorarsi all’opposizione c’è. Nei 5S si teme la “nostalgia canaglia”. E nel Pd finalmente si torna a… casa: zingarettiani e renziani, c’è posto per tutti. Da De Angelis a Scalia. In Forza Italia le carte le daranno Tajani e Fazzone. Che fine hanno fatto i “totiani”?

“Guarda i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano. Guardalo nella notte che viene, quanto sangue ha nelle vene. Il capitano non tiene mai paura, dritto sul cassero, fuma la pipa, in questa alba fresca e scura che rassomiglia un po’ alla vita”. Francesco De Gregori non pensava certamente a Matteo Salvini quando ha concepito questi versi. Ma a Salvini guardano i tanti parlamentari della Lega che stanno cercando disperatamente di ritrovare i tratti del loro Capitano, quello che li ha portati al Governo facendo effettuare al partito un balzo dal 4% al 17% un anno e mezzo fa. Quello che ha “cannibalizzato” i Cinque Stelle, toccando il 34% alle Europee. E il 39% nei sondaggi.

Nessun dubbio nel collegio
Rufa, Zicchieri, Gerardi

Nel Carroccio i dubbi cominciano ad emergere, ma non in provincia di Frosinone. Qui la pattuglia leghista è tutta schierata con Matteo Salvini e confida nelle elezioni anticipate. Claudio Durigon non avrebbe problemi a guidare nuovamente il collegio proporzionale. In quella stessa lista in posizione eleggibile ci sarebbe Francesca Gerardi. Mentre l’onorevole e coordinatore regionale Francesco Zicchieri (ieri in piazza a Roma) dovrebbe scegliere se cercare il bis nel collegio maggioritario della Camera nord di Frosinone oppure spostarsi a Terracina, Anche Gianfranco Rufa sarebbe ricandidato. Gli outsider potrebbero essere due: il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e Maria Veronica Rossi, prima dei non eletti alle europee del 26 maggio scorso. Naturalmente anche Kristalia Papaevangeliu confida nella candidatura. Ma la paura è forte e definita: se alle urne non si va molti parlamentari rischiano il logoramento all’opposizione. Mentre un sindaco come Nicola Ottaviani verrebbe a trovarsi in una situazione complicata, senza certezze sui prossimi sbocchi elettorali.

5S senza limite
Segneri e Fontana con Loreto Marcelli

Nel Movimento Cinque Stelle, invece, è ormai chiaro che il limite del secondo mandato verrà superato. I deputati Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri seguiranno le indicazioni del Partito. Già, ma chi davvero rappresenta il Partito. Domenica sembravano non esserci dubbi sul fatto che Beppe Grillo e Davide Casaleggio si erano ripresi la scena. Ma nei pentastellati c’è chi non si fida della “nostalgia canaglia” di Luigi Di Maio verso Matteo Salvini. L’incognita vera nei pentastellati è questa e riguarda anche il futuro elettorale degli attuali parlamentari.

Pd pronti al voto
Francesco De Angelis con Battisti e Buschini

Nel Pd Nicola Zingaretti preferirebbe le urne. Francesco De Angelis è pronto in qualunque momento ad iniziare la campagna elettorale. Con lui potrebbero esserci anche i consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti. Oppure Nazzareno Pilozzi e Francesca Cerquozzi. Ma attenzione all’altra metà del cielo del Pd, quella di Matteo Renzi. L’ex rottamatore, dopo aver determinato la crisi del Governo sovranista, vuole capitalizzare politicamente ed elettoralmente. Sia se restasse nel Pd, sia se desse vita ad un nuovo partito, conterebbe sul richiamo della foresta della sua tradizionale area di riferimento. Rappresentata in Ciociaria da Francesco Scalia, Antonio Pompeo e Valentina Calcagni. Potrebbe essere della partita anche Maria Spilabotte. Tutti loro ad una candidatura alle elezioni ci stanno pensando. Con Renzi, dentro o fuori il Pd.

Fratelli d’Italia è l’unico partito ad avere le idee chiare: elezioni e basta. Il senatore Massimo Ruspandini sarà confermato nel collegio maggioritario del Senato ma potrebbe pure avere una collocazione come capolista del proporzionale. Di certo Lega e Fratelli d’Italia saranno uniti alle elezioni.

Elaborazione: © ICHNUSAPAPERS

Diverso il discorso per Forza Italia, che però nel caso di ritorno anticipato alle urne guarderà comunque al centrodestra. Silvio Berlusconi cercherà un’intesa con Salvini e Meloni. A meno che le sirene di un Partito renziano possano avere effetto su alcuni “azzurri”. In campagna elettorale, su questo territorio, le carte le daranno Antonio Tajani e Claudio Fazzone. In pole per una candidatura c’è Gianluca Quadrini.

E i “totiani”? Chi li ha visti nei giorni della crisi? Quanti poi resteranno “totiani”? A parte Mario Abbruzzese naturalmente.