Iovine lascia, il gioco delle parti invece non se ne va

Il consigliere saleriano abbandona l'assise per dedicarsi al lavoro. E commuove tutti, anche Petrarcone. Che poi è costretto a fare la colomba contro i falchi che volevano rinviare la seduta. Evangelista si sottopone al test: è negativo

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Paolo Iovine rassegna le dimissioni. Non è più consigliere comunale. Era stato eletto nella lista “Salera sindaco” ed è stato una delle persone più vicine al primo cittadino. Sin da quando bisognava individuare il candidato sindaco del centrosinistra. Nessuno strappo. Nessuna frattura da ricucire. Quella di Paolo Iovine è stata una vera lezione di stile. Se ne va per dedicarsi al lavoro. Se ne va rivendicando il lavoro svolto e augurando buon lavoro a tutta la squadra. Commozione in sala: nessuno, ad eccezione del sindaco Enzo Salera, era a conoscenza della sua scelta.

Complimenti bipartisan sono giunti al giovane consigliere. Consigliere che avrebbe potuto tranquillamente restare al suo posto per avere una maggiore visibilità politica. Lui che la passione per la politica ce l’ha nel sangue, ereditata da suo padre, Roberto Iovine, andato via troppo presto.

Il rimpianto di Peppino Petrarcone

Paolo Iovine nel momento in cui annuncia le dimissioni

Anche Giuseppe Golini Petrarcone ha voluto prendere la parola. Ha abbassato il cappello dinanzi alla scelta comunicata da Paolo Iovine.

«Un solo appunto devo farti – dice Peppino –. Avrei voluto averti nelle mie liste, complimenti e in bocca al lupo per tutto».

Pulito, esemplare anche nel momento in cui lascia quell’Aula per la quale ha lottato fino all’ultimo voto per conquistarla. «Voglio ringraziare tutti i miei compagni di viaggio. Dal sindaco Enzo Salera, alla giunta, al Consiglio comunale tutto. Loro che mi hanno sempre spronato col loro esempio a mettermi in gioco». Nessuna autocelebrazione, la squadra messa in primo piano.

«Un ringraziamento particolare lo devo a Giuseppe Moretti di Articolo Uno, la cui esperienza mi ha guidato sempre in questo periodo. Anche all’assessore Danilo Grossi: un politico visionario, con cui ho maggiormente collaborato sin dal giorno del nostro insediamento. A lui auguro di guardare sempre molto lontano. Sono molto orgoglioso di aver fatto parte di questa squadra. Resto a disposizione dell’amministrazione e della mia Cassino da cittadino militante».

Il commento che tocca il cuore, onora l’amministratore e l’uomo, arriva dal sindaco Enzo Salera: «Tuo padre sarebbe stato orgoglioso di te». 

Subentra Fiorentino

La Sala Restagno durante il Consiglio

Al suo posto entrerà in Consiglio Gennaro Fiorentino, sostenitore della prima ora di Enzo Salera. Già consigliere con Giuseppe Golini Petrarcone e sin dall’inizio della consiliatura al fianco del sindaco. C’è lui dietro al lavoro che si è svolto e si sta svolgendo per la rigenerazione urbana.

L’addio di Iovine, annunciato alla fine del Consiglio, è stato il momento più alto dell’assise. Che per il resto ha regalato invece uno spettacolo poco edificante con il solito gioco delle parti. La causa scatenante questa volta è stata la Pec che non è arrivata ad alcuni consiglieri comunali. Le opposizioni hanno dunque chiesto il rinvio della seduta.

Il sindaco, accogliendo le obiezioni e scusandosi per il disagio, ha spiegato che si sarebbe dovuto provvedere ad una convocazione urgente per il 31 ottobre. Perché il regolamento Tari doveva essere approvato entro questo mese.

E approvare questo regolamento significa far risparmiare soldi ai ristoratori, bar e tutte le attività commerciali. Questo perché è prevista una diminuzione della tariffa della tassa sui rifiuti per tutte le utenze non domestiche.

Il paziente lavoro di Peppino

Petrarcone e Mignanelli ‘mediano’ per la discussione

A sbloccare la situazione provvede l’ex sindaco Peppino Petrarcone. Sfodera la sua abilità di politico e la sua esperienza di amministratore. Non lascia, per una volta, la scena al resto del Gruppo.

Realizza il lavoro di diplomazia insieme al consigliere Massimiliano Mignanelli. È grazie a loro che le colombe dell’opposizione hanno prevalso sui falchi. Così sono stati discussi almeno i punti più urgenti.

Il regolamento Tari è stato approvato all’unanimità. Dato politico: Petrarcone è un valore aggiunto per Cassino quando non si arrocca sulle posizioni dell’opposizione sterile. È soprattutto grazie alla lui se alla fine si è fatto il Consiglio. È stato lui, anche insieme a Mignanelli, a dialogare per approvare almeno le cose più urgenti.

Per tutti gli altri punti, compreso il regolamento dehors e cartelloni pubblicitari, è stato convocato un nuovo Consiglio. Si terrà il 5 novembre alle ore 16, sempre in sala “Restagno”.

Evangelista, falco senza risposte

Un momento del Consiglio

L’opposizione ha però lamentato il fatto di svolgere sedute in presenza visto il dilagare dei contagi. Era stato infatti chiesto di posticipare il Consiglio di venerdì.

Una richiesta alla quale l’opposizione non ha avuto risposta, se non dalla stampa. E più precisamente da queste colonne. Il capogruppo della Lega Franco Evangelista lo ha fatto presente al presidente Di Rollo: «Voi con ci avete risposto, ci avete fatto rispondere da AlessioPorcu.it. Siccome non sono certo di essere negativo, avendo saputo solo da Porcu che il consiglio si sarebbe fatto ugualmente, stamattina mi sono recato ad effettuare un sierologico. I risultati li avrò alle diciotto per questo responsabilmente vado via. Comunicherò ad AlessioPorcu l’esito».

Così si è espresso il consigliere prima di abbandonare l’aula. E noi possiamo rassicurare tutti i presenti: Franco Evangelista ci ha comunicato i risultati: non ha il Covid!

Il risultato del test rapido svolto da Franco Evangelista

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