Istat, una città intera sparita in appena un anno

I numeri dell'Istat. Il Lazio ha perso in un anno oltre 17mila residenti. La provincia di Frosinone registra il calo più grande. La città più popolata è Roma, la meno popolosa è Marcetelli con 69 abitanti.

Un’intera città sparita nel nulla: nel Lazio sono stati persi 17.376 abitanti in appena un anno. Frosinone è la provincia che si è spopolata di più nell’arco di otto anni, Latina è quella nel quale gli stranieri sono aumentati in maniera più consistente. Lo dicono i numeri dell’istat, l’istituto centrale di statistica e del suo Censimento permanente: nulla a che vedere con i questionari fatti casa per casa, una volta ogni dieci anni, come avveniva fino al 2011. Ora fanno tutto gli algoritmi, i numeri presi da fonti amministrative, trattati con formule ed equazioni in un sistema di registri. (Guarda qui).

L’immagine che ne esce è quella di un Lazio in forte cambiamento. Diverso da quello degli anni passati.

La popolazione

Foto © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Al 31 dicembre 2019 i residenti nel Lazio sono 5.755.700. Sono in calo rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente: 17.376 abitanti in meno. Abbiamo perso 3 persone ogni 1000 abitanti.

Se si portano i calendari al 2011 e si compie un confronto emerge però un quadro opposto: il numero dei residenti è aumentato di 252.814 unità, una crescita di 5,6 abitanti ogni mille per ogni anno.

Ma non è un aumento omogeneo, anzi ci sono territori dove la popolazione è diminuita mentre in altri cresceva. Ad esempio: i residenti aumentano nelle province di Roma (+7,8 per mille) e di Latina (+4 per mille). La provincia in cui i residenti diminuiscono di più è Frosinone che perde circa 15mila residenti (-3,9‰ in media annua).

Quasi il 74% dei residenti è concentrato nella provincia di Roma. Lì la densità abitativa è passata da 745 a 793 abitanti per km quadrato nell’arco di otto anni. Il comune più popoloso è Roma con 2.808.293 residenti, quello più piccolo è Marcetelli, in provincia di Rieti, con 69 abitanti.

A Terelle c’è il più consitente calo di residenti: una tendenza comune a quasi tutti i piccoli centri di montagna; Terelle li supera tutti perdendo circa il 29%. (Leggi qui La cicogna non vola più in Ciociaria: meno nati, più decessi e tanti in fuga).

Spigolature

Istat, la tenendenza demografica nel Lazio

Nel Lazio ci sono più donne che uomini: sono 2.976.519 (il 51,7% del totale). L’età media della popolazione nel Lazio è di 45 anni mentre la media nazionale ha due mesi in più. Il confronto con il Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione: abbiamo in media un anno in più.

Il Comune più giovane è Labico (Roma) con un’età media di 41 anni; quello più vecchio è Marcetelli (Rieti) dove l’eta’ media è di 59 anni e 9 mesi.

Il luogo dove la popolazione italiana è cresciuta di più è Monterosi (Viterbo).

Il Comune dove le donne sono im maggioranza più netta è Monteflavio (Roma) lì è all’85,8% il rapporto di mascolinità: indica il rapporto tra maschi e femmine (moltiplicato per 100: il rapporto è uguale a 100 nell’ipotesi di equilibrio dei due sessi). E quello dove ci sono più uomini? Basta il nome: Taurania (in provincia di Rieti).

Gli stranieri

Nel periodo 2011-2019 la popolazione straniera è aumentata del 5,0% in media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le province, con punte più elevate a Latina (+6,5% in media annua) e Roma (+5,1%).

Lenola è il Comune con il maggior incremento di residenti stranieri rispetto al 2011.

Gli stranieri sono più giovani: hanno un’età media di quasi 10 anni inferiore rispetto a quella degli italiani (36,4 anni contro 46,0 nel 2019).

Lavorano. Lo dice l’indice di dipendenza: è la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni e con oltre 65 anni) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni). Tra gli stranieri è pari al 25,7%, mentre tra gli italiani è il 59,0%.

Invecchiano anche gli stranieri. Ttra il 2011 e il 2019 è aumentato il numero dei quarantenni ed oltre. Nel 2019 oltre la metà (54,5%) degli stranieri residenti nel Lazio proviene dall’Europa, un quarto (il 25,6%) è originario di un Paese asiatico. Dal continente Africano proviene il 121% mentre dall’Americano (soprattutto del Sud) arriva il 7,8% del totale degli stranieri.

I rumeni sono la comunità più numerosa (33,9%), seguiti dai cittadini delle Filippine (6,7%) e del Bangladesh (5,6%).

La piramide con l’età della popolazione nel Lazio

Dall’estero arrivano nel Lazio più donne che uomini: sono il 51,9%. Fanno eccezione gli stranieri provenienti dall’Africa e dall’Asia, tra i quali le donne rappresentano una quota piu’ ridotta (rispettivamente il 36,2 e il 44,0%).

Non è vero che qui arrivino solo braccia. Il 42,3% della popolazione con più di 9 anni d’età ha un titolo di studio pari alle Elementari o le Medie; tra questi il 12,7% ha conseguito la licenza elementare e il 25,7% la licenza media. Le persone con un titolo di studio di scuola Superiore o Professionale 39,1% e quelle con un titolo di studio paragonabile alla laurea rappresentano il restante 18,6%.