Itelyum, il progetto convince i mercati: raccolti 450 milioni

Rivoluzione Itelyum. Si è trasformata da azienda locale a conduzione familiare in un'azienda leader europea a forte impronta manageriale e tecnologica. Chi c'è dietro l'operazione. I partner finanziari. Come funziona. E cosa accade ora

Si chiamano Bond ma con James agente 007 al servizio di Sua Maestà hanno nulla da spartire. Il nome completo è sustainability linked bond e sono degli strumenti del mercato finanziario con i quali raccogliere capitali per le aziende che intendono investire in sostenibilità. In pratica, soldi per progetti di sviluppo ambientale, sociale, di governance.

Sono dei bond, cioè prestiti obbligazionari: in pratica, tu investitore mi dai una fetta dei tuoi risparmi ed alla scadenza io fabbrica ti ripago con gli interessi; costa meno che bussare in banca. È una scommessa fatta da tutt’e due le parti: tu investitore scommetti sul mio progetto, io fabbrica ci scommetto per prima perché con i lavori finanziati tramite quel bond produrrò di più e ci ripagherò gli investitori.

In questo caso è un bond che è anche linked, collegato a dei traguardi di sostenibilità da raggiungere.

Ma quello che coinvolge il territorio è un altro aspetto: il progetto calato sul mercato da Itelyum di Ceccano è stato concluso con successo: ha raccolto 450 milioni di euro da investitori che credono in quel piano, scommettono che verrà realizzato, e sono sicuri che incasseranno gli interessi.

Itelyum, innovativa anche in finanza

L’amministratore delegato Marco Codognola ed il direttore dello stabilimento di Ceccano Jacopo Jirillo

Itelyum è la ex Viscolube di Ceccano, nata con lo storico marchio americano Clipper Oil negli anni del boom economico. È leader in Italia nella rigenerazione degli olii esausti. Cioè io cambio l’olio alla mia macchina, attraverso un giro di raccolta al quale partecipa il mio meccanico, quell’olio finisce in Itelyum e loro ne recuperano oltre il 90%. Diventa basi per le produzioni di altri olii. Niente finisce nelle fogne o nel terreno. Economia circolare allo stato concreto. E l’ambiente ringrazia.

L’emissione di bond da 450 milioni di euro fatta da Itelyum rappresenta un’innovazione nel campo delle obbligazioni legate alla sostenibilità. È una novità per le sue inedite caratteristiche di step-up. Senza infilarsi troppo in profondità nei concetti di scienza della finanza: l’obbligazione ha ottenuto un forte interesse appena arrivata sui mercati. Al punto che il titolo che ha avuto domande di sottoscrizione ampiamente superiori all’offerta.

L’obbligazione prevede una cedola del 4,625% e una scadenza di 5 anni.  Le risorse saranno utilizzate per finanziare il buyout del gruppo Itelyum, nonché la sua ambiziosa strategia di crescita nazionale e internazionale.

L’Operazione

Una delle sedi di Stirling Square

Stirling Square Capital Partners è una società di private equity paneuropea leader nel mid-market. In pratica? Finanzia comprando le azioni delle fabbriche alle quali dà i soldi: scommette sul loro progetto e sulla loro crescita.

Stirling Square lunedì 4 ottobre ha completato l’investimento in Itelyum Group. Un’operazione condotta in partnership con Deutsche Beteiligungs AG che è un altro private equity quotato in borsa e leader nel mid-market. La Deutsche Beteiligungs AG e DBAG Fund VII hanno acquisito una quota di minoranza nella Società dal terzo fondo di Stirling Square. Lo hanno fatto insieme al quarto fondo di Stirling Square ed ai co-investitori, che sono così diventati azionisti di maggioranza di Itelyum.

Anche il management della Società ha fatto un investimento significativo nell’operazione. Significa che sono i primi a crederci. E che restano dentro Itelyum.

Itelyum e l’one stop

Fondato nel 1963, Itelyum è uno dei principali player europei dell’Economia Circolare, specializzato nel riciclo e nella valorizzazione dei rifiuti industriali complessi. Si avvale di competenze chimiche d’eccellenza. La Società gestisce 25 impianti, impiega oltre 800 persone ed è leader tecnologico e di mercato nella maggior parte delle aree di nicchia in cui opera. Che sono la rigenerazione degli oli usati, purificazione dei solventi, gestione e riciclo dei rifiuti industriali. (Leggi qui).

Uno degli impianti di Ceccano

La Società si rivolge alle aziende industriali che hanno bisogno di conformarsi a normative sempre più severe sui rifiuti e di raggiungere livelli di riciclo più elevati. Propone loro un approccio one-stop-shop in grado di soddisfare tutte le esigenze in campo ambientale e di riciclo. Che diamine è l’one-stop-shop? È uno dei pilastri della riforma globale dell’IVA rappresentata dalla Commissione europea nel VAT action plan del 2016. È entrato in vigore il primo luglio scorso.

Sotto la guida di Stirling Square, Itelyum si è trasformata da azienda locale a conduzione familiare in un’azienda leader europea a forte impronta manageriale e tecnologica. Ha in magazzino molteplici linee di prodotti che coprono flussi diversificati di rifiuti pericolosi. Il Gruppo ha un’eccellente impronta ambientale virtuosa. Grazie alla sua attività vengono risparmiati ogni anno 470mila tonnellate di emissioni di CO2, 1.000 tonnellate di inquinanti atmosferici, 14 milioni di metri cubi di acqua e 400 ettari di consumo di suolo. 

Gli investitori

Chi sono gli investitori che hanno consentito ad Itelyum di realizzare il balzo? Si tratta di Stirling Square Capital Partners che è stata fondata nel 2002 ed è una società di private equity paneuropea che gestisce circa 3 miliardi di euro per conto di una platea globale e diversificata di investitori.

L’altra protagonista è Deutsche Beteiligungs AG, società di private equity quotata in borsa, investe in società di mid-market ben posizionate con potenziale di sviluppo e ha circa 2,5 miliardi di euro in gestione o consulenza.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright