Itelyum sempre più circular: acque e terre rare

Itelyum entra nel ramo del trattamento e depurazione delle acque. Lo fa acquisendo S.c.i.e. Srl. Il progetto. Che si affianca a quello per il recupero delle 'terre rare'

La firma è arrivata immediatamente prima di Pasqua. È il segnale del nuovo passo compiuto da Itelyum nel campo dell’economia circolare: da punto di riferimento nazionale nella rigenerazione degli oli industriali a gruppo multiplayer nelle varie filiere. Un passo reso possibile dall’accordo con Scie Srl la Società Costruzione Impianti Ecologici della provincia di Bologna.

Itelyum ha acquisito il controllo di  Scie Srl entrando così nel ramo della progettazione e manutenzione di impianti per il trattamento e depurazione delle acque. Tra i suoi clienti ci sono Aeroporti di Bologna, Lamborghini Automobili, Coca Cola con gli stabilimenti di Atene, Varsavia e ben 8 impianti italiani.

Il progetto industriale di Itelyum mira sia all’interno che all’esterno del suo gruppo. All’interno, l’acquisizione di Scie Srl permette di realizzare sinergie in termini di pronto intervento, supporto tecnico, consulenza per gli impianti di trattamento acque già presenti nella divisione Itelyum Ambiente del Gruppo. All’esterno, Itelyum rafforza il suo ruolo di player multifunzionale dell’economia circolare, andando ad ampliare la gamma di servizi offerti dal gruppo alle diverse filiere industriali.

I protagonisti

Uno degli impianti Itelyum

Itelyum si sta candidando a diventare uno dei protagonisti continentali nel settore dell’economia circolare. Sei mesi fa ha computo un’operazione finanziaria che le ha consentito di trasformarsi da azienda locale a conduzione familiare in un’azienda leader europea a forte impronta manageriale e tecnologica.

Attraverso un bond che ha raccolto in pochi giorni 450 milioni di euro dagli investitori ha avviato il suo progetto di sostenibilità e di espansione. Il tutto all’interno del perimento del fondo londinese Stirling Square Capital Partners (partecipato dall’operatore di private equity tedesco Dbag).

Oggi il gruppo Itelyum conta 850 dipendenti suddivisi tra 26 siti produttivi che lavorano per 30mila clienti sparsi in 60 Paesi del mondo.

Il gruppo trasforma rifiuti industriali in nuove materie prime. Ceccano è una della capitali di questo impero: nello stabilimento al confine con Frosinone rigenera gli oli minerali usati trasformandoli in basi dalle quali ricavare nuovo olio lubrificante, gasolio e bitumi; l’impianto in provincia di Pavia invece è specializzato nella purificazione dei reflui chimici che trasforma in solventi.

Le attività svolte da Scie Srl

La Scie Srl è una società nata nel 1982 ed ha sede a San Pietro in Casale (in provincia di Bologna). È una realtà consolidata: il suo immenso valore aggiunto è l’esperienza accumulata in questi quarant’anni di attività nel settore delle tecnologie di trattamento acque.

Scie Srl ha progettato e realizzato impianti di trattamento acque per un’ampia gamma di settori industriali: food and beverage, lavorazione dei metalli, multinazionali del settore alimentare, infrastrutture aeroportuali, automotive ed altri. Per loro svolge anche la gestione operativa, garantendo il continuo aggiornamento tecnologico degli impianti.

Soluzioni ambientali a vasto raggio

Itelyum ha base e cuore italiani. A guidarlo è l’amministratore delegato Marco Codognola.

Con l’ingresso di Scie Srl nel Gruppo Itelyum – ha commentato Marco Codognola – consolidiamo l’offerta di soluzioni ambientali per il settore dell’economia circolare. Proseguiamo il nostro impegno sulla strada di un costante aggiornamento tecnologico, al fine di migliorare sempre di più l’efficienza depurativa ed il controllo del processo di trattamento dei reflui e rifiuti liquidi negli impianti del Gruppo. Ed anche negli impianti di clienti e partner”.

La gestione delle acque, fondamentale per prevenire e contenere l’inquinamento ambientale, è un caposaldo dell’economia circolare. Itelyum vuole applicare anche qui tecnologie e processi avanzati per recuperare risorse, ridurre le emissioni”.

Il progetto Terre Rare

Marco Codognola

Nei progetti di sviluppo Itelyum ora c’è il recupero delle terre rare. Sono i metalli rari che sono fondamentali per il funzionamento di molti apparati elettronici e dai quali vengono riciclati.

Sono 17 elementi chimici: lantanio, cerio, praseodimio neodimio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tulio, itterbio, lutezio, ittrio, promezio e scandio. Il 90% delle miniere dalle quali estrarre quei metalli è sotto il controllo di società che fanno riferimento alla Cina.

Sono fondamentali per la realizzazione di sonar, radar e laser utilizzati nella Difesa; alcuni di loro sono indispensabili nel settore dell’assistenza sanitaria: sono reagenti per particolari tipi di analisi, buona parte delle quali sono legate alla cura dei tumori. Altri servono per la creazione di computer, tablet, smartphone, televisori ed elettrodomestici.

La loro estrazione è costosa e ad alto impatto ambientale: un report del 2006 calcolava che per ogni tonnellata di minerali estratta si producono 60mila metri cubi di rifiuti gassosi. Il recupero in maniera circolare è molte meno costoso e molto più eco compatibile.

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