Iula, l’uomo nell’ombra: «Tersigni non si candida? È un bene per Sora»

Giacomo Iula, l'ex presidente del Consiglio Comunale di Sora, finito in rotta di collisione con il suo sindaco, Tersigni. L'uomo nell'ombra che ha portato De Donatis al successo. Ora racconta i retroscena. E le prospettive.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Il sindaco Roberto De Donatis? “Lo giudicheremo alla fine del suo mandato”. L’ex sindaco Ernesto Tersigni che non si ricandida? “Un bene per la città di Sora”. Troppi nomi che già circolano per la candidatura a sindaco di Sora del 2021? “Giocano la partitella in attesa che i veri campioni scendano in campo”. E sulla nomina dell’amministratore della municipalizzata Ambiente Surlsono sicuro che il sindaco ha vigilato perché tutto sia avvenuto all’insegna dell’onestà e della trasparenza”. È un fiume in piena Giacomo Iula, politico di lungo corso, già presidente del Consiglio comunale di Sora e “azionista di maggioranza” degli ultimi due accordi politici che a Sora lo hanno visto far “eleggere” altrettanti sindaci: Tersigni prima e De Donatis da ultimo. Sul futuro qualche messaggio sibillino. Ma non si sbilancia. 

Nei giorni scorsi, sul suo profilo Facebook ha scritto testualmente che in vista delle prossime amministrative sorane “fervono i preparativi nella cucina elettorale, da dove, ahinoi!, giunge odore di minestra politica riscaldata”.

Non ci si può accreditare come il nuovo che avanza dopo essere stati in Comune per dieci, quindi o vent’anni.  Sarebbe molto più onesto dire: “sono un veterano della politica, ho un lunga esperienza amministrativa e vorrei metterla a disposizione per un nuovo progetto”.

In ogni caso, in città si registra un grande fermento nonostante manchino ancora due anni alla scadenza naturale dell’Amministrazione De Donatis. 

A prima vista è così; in realtà, a me sembra di assistere a quelle esibizioni di ragazzini che, per intrattenere i tifosi allo stadio,  giocano le partitelle prima della discesa in campo delle squadre vere”.

Sta dicendo che i pezzi da novanta della politica sorana stanno ancora alla finestra?

Sto dicendo che c’è un fermento visibile a tutti e un altro silenzioso ma molto attivo. Ci sono tanti buoni cittadini che lavorano, diciamo così, con maggiore discrezione”.

Sa qualcosa in più rispetto ai comuni mortali: cosa sta cercando di dire?

È umanamente e scientificamente accertato che non si può sapere di più di Alessioporcu.it

Finora sono stati contati almeno sei candidati a sindaco per la prossima tornata amministrativa. Troppi individualismi?

La circostanza per cui in una tornata elettorale vi siano tanti candidati a sindaco suscita sempre generale ilarità e facili battute di spirito. Io penso invece che meritino grande rispetto tutti quei cittadini che decidono di mettersi in gioco anche per la carica di sindaco. Soprattutto in una fase storica del nostro Paese in cui fare il primo cittadino di una comunità comporta tantissimi (o solo) oneri e pochissimi (zero) onori“.

Il già sindaco Ernesto Tersigni ha dichiarato che non si ricandiderà per la carica di primo cittadino. (leggi qui Tersigni si chiama fuori: «Nè candidato sindaco né altrove. E non entro in FdI perché…»)

Sarebbe una buona notizia per i cittadini sorani, se fosse vera! Scherzo ovviamente. Lei ci crede? Io no. Le racconto un aneddoto. Qualche settimana prima delle amministrative del 2016 sul Ponte di Napoli incontrai Ernesto il quale mi disse, cito testualmente: presidente ho saputo che non ti ricandidi. Fai bene, fai bene. Sto valutando anch’io questa ipotesi. Poi, come sempre, si è candidato”.

Come sono i suoi rapporti con Ernesto Tersigni?

Me ne hanno fatte di cotte e di crude, ma non porto rancore. Ci siamo casualmente incontrati spesso, abbiamo parlato, scherzato e condiviso anche un caffè”. 

Avevate una squadra forte e solida numericamente e politicamente, unica nello scenario politico provinciale. Poi nel 2014 c’è stata la grande rottura. Quali errori rimprovera a Tersigni e quali a voi di Forza Italia che lasciaste la sua maggioranza?

A Ernesto rimprovero di aver trasferito immediatamente la crisi politico-amministrativa dall’aula consiliare a quella giudiziaria e, come dice anche Alfredo Pallone, di aver concentrato tante energie nel volermi fare fuori. Noi di Forza Italia, dal canto nostro, non siamo stati capaci di fargli capire che il cambio di marcia che chiedevamo andava nella direzione di rafforzarne la figura e la leadership”.

Perché Tersigni voleva eliminarla politicamente?

Lo sanno anche le pietre; Ernesto non gradì la mia scelta, unica peraltro nell’intera maggioranza, di sostenere Mario Abbruzzese, e non il fratello Valter, alle elezioni regionali”.

Lei è stato uno dei maggiori sponsor della ricetta elettorale che nel 2016 ha portato l’attuale compagine amministrativa a vincere le elezioni a Sora. A tal fine foste anche disposti a mettere da parte i simboli di Partito e accettaste un candidato sindaco di estrazione socialista. Quale è ora il suo giudizio sull’attuale Amministrazione De Donatis? Oggi lo rifarebbe?

Dal giorno dopo la vittoria di De Donatis ho deciso di  ritirarmi a vita privata per occuparmi di famiglia e lavoro, anche se mi capita spesso di incontrare cittadini sorani convinti che io sia ancora amministratore di questa città. Da cittadino, giudicherò Roberto e la sua squadra solo a fine mandato. Leggo dai giornali dell’ottenimento di importanti finanziamenti per tante opere pubbliche; aspettiamo, non dico il loro completamento nei prossimi due anni, ma quantomeno la posa della prima pietra”.

Ma non ha detto se lo farebbe di nuovo…

Le rispondo con un mio post di qualche giorno fa: le vele della Piattaforma civica che, alle amministrative del 2016, portò all’elezione del Sindaco Roberto  De Donatis furono issate, a seguito di durissime battaglie in seno al precedente Consiglio comunale, e si erano gonfiate con il vento del cambiamento all’insegna della trasparenze e della legalità. Nel 2016 vi erano le condizioni per una proposta civica che andasse oltre i partiti. Domani, chissà?”. 

Cosa pensa del modo in cui è stata gestita politicamente la vicenda che ha riguardato la nomina dell’Amministratore unico di Sora Ambiente?

Non posso esprimere giudizi non avendo letto le carte. Con Roberto mi sono più volte raccomandato di tenere alta la bandiera dell’onestà e della trasparenza; per cui penso che abbia vigilato bene per un corretto svolgimento della pratica in questione”.

Si vocifera di incontri “carbonari” fra attuali amministratori di maggioranza e di opposizione, con l’obiettivo di riunire il centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 2021. La trova una strada percorribile? (leggi qui Prove carbonare di centrodestra unito)

Di carbonara mi piacciono solo gli spaghetti alla”. 

L’ipotesi di riunificazione del centrodestra a Sora si potrebbe secondo lei profilare anche a livello nazionale?

Mai, come dopo il 1992, lo scenario politico a tutti i livelli è in rapida e,  a tratti, violenta evoluzione. Quindi, in sincerità credo che sia fortemente prematuro fare previsioni di alleanze e/o riunificazioni”.

Alla luce dei recenti sconvolgimenti interni, con il governatore della Liguria Giovanni Toti che spinge per rinnovare il Partito, come vede il futuro di Forza Italia a Sora, nella provincia di Frosinone e a livello nazionale?  

Forza Italia sta vivendo il momento più difficile della sua storia. È in atto un vero e proprio terremoto che segnerà in maniera indelebile il futuro del Partito. Allo stesso tempo penso, però, che ci sia un bisogno vitale di avere una forza politica in Italia che sappia parlare a quel mondo di elettori (30-40%) che da anni non va più a votare; e questa potrebbe essere la mission esistenziale di una nuova e rivitalizzata Forza Italia”. 

Da anni Lei è impegnato in politica. Cosa non le piace dei suo colleghi?

Ho l’impressione che la politica abbia perso buona parte della sua forza e del  suo slancio ideale. Si vive alla giornata; non si pianifica un futuro medio lungo. Vedo molti (troppi) politici interessati ai loro più biechi e bassi interessi personali. Per non parlare poi dei voltagabbana che non hanno il benché minimo rispetto di se stessi e del proprio elettorato”.

Un quadro cupo, senza alcuna speranza?

Assolutamente no. Qualche giorno fa un sindaco ha deciso di immolare la propria vita nella Casa comunale per salvarne tante altre. Sia di esempio questo primo cittadino a tutti noi e soprattutto a quelli che, in Comune, magari ci stanno fino a tarda notte ma per fare… altro”.

E dei giovani impegnati in politica, cosa ne pensa?

Che hanno un difficilissimo compito da affrontare, perché oggettivamente i cambiamenti veloci e repentini della nostra società ne rendono complessa la gestione e il governo. Però conosco tanti giovani, anche su versanti politico-culturali diversi dai miei, che hanno forti spinte ideali e questo mi rincuora per il loro ed il nostro futuro. A patto che, ingannati dai vecchi marpioni, non lo smarriscano questo slancio”.

Nel 2011 si è candidato con Tersigni che ha vinto e nel 2016 ha sostenuto De Donatis che ha vinto anche lui. Dobbiamo seguire anche i suoi movimenti per  capire chi sarà il prossimo sindaco di Sora?

Il prossimo sindaco (o la prossima sindaca) di Sora sarà scelto dall’intelligenza e dal buon senso dei sorani. Non sarò della partita, ma certamente non farò mancare il mio contributo in termini di idee ed esperienza”.