La campagna elettorale che gioca a campana

La campagna elettorale che gioca a campana e Coletta ci mette il fisico. Chissà se ci sarà una risposta ginnica di Matilde Celentano

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Parigi val bene una messa ebbe a dire Enrico di Navarra che nel 1594 per governare la Francia si fece cattolico da protestante che era. DI acqua ne è passata sotto i ponti, ma l’uomo è sempre lo stesso e l’amore per il potere non muta. Se quattrocento anni fa fa la carta da giocare era il modo in cui pregare Cristo, ora diventa come non essere dimenticati dal demone che hanno gli elettori.

Certo questa è la campagna elettorale meno partecipata della storia. Per rimanere a Enrico di Navarra è come se mentre lui si fa cattolico da protestante, scopre che i parigini si sono fatti seguaci di Confucio.

Damiano Coletta

Comunque Damiano Coletta (sindaco uscente e candidato sindaco per il centrosinistra), rammentando di essere stato calciatore, si è cimentato al parco San Marco di una “esperienza” di campana, saltando come un grillo. Forse attendendo una risposta ginnica di Matilde Celentano sua avversaria in corsa per il centrodestra. 

Non è certo la prima volta che usa la performance: Benito Mussolini era ginnico da campione, Mao nuotava sul fiume, i reali inglesi sono impicciatissimi a dare fastidio alle volpi. Coletta zompa di casella in casella: certo in giacca e cravatta non è proprio il massimo, ma movimenta la campagna elettorale. Che per altro è piena di promesse che ricalcano non Enrico di Navarra ma l’adagio dei democristiani che promettevano “Luce a Ceriara, acqua a Maccalè”.

Per fare il candidato ci vuole il fisico

Coletta ci mette il fisico e per uno che ha passato la sessantina e non di poco non è male.

Matilde Celentano

Una volta gli scontri a due si risolvevano con l’ordalia, il giudizio di Dio. Si facevano prove fisiche, o una lotta chi ne usciva meglio o vivo era stato scelto da dio. Ora c’è il giudizio del popolo che chiamiamo elezioni, ma stante alle performance fisiche mica è cambiato di molto 

Ci vuole un fisico speciale per fare quello che ti pare perché di solito a nessuno sa.
vai bene così come sei Tu che cercavi comprensione sai ti trovi lì in competizione sai. Ci vuole un fisico bestiale cantava Luca Carboni. Ecco per fare il sindaco di Latina, mi sa ci vuole un fisico bestiale.

Sono finiti i tempi dei sindaci a forma di sindaco, quelli che da dietro scrivanie pieni di faldoni parevano come figure mitologiche nate con la sedia sempre fissa. Una involuzione del centauro che era mezzo uomo e mezzo cavallo: noi al loro posto ci siamo ritrovati i politici metà uomo e metà poltrona.