La cena è servita. Ma l’assessorato ancora no

Vertice tra Nicola Ottaviani e i consiglieri del Polo Civico Tutte le opzioni: esterni e interni. Fabio Tagliaferri non si dimetterà. Nel centrosinistra summit tra Alessandra Sardellitti e Andrea Turriziani

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Sera di giovedì 23 settembre. L’altro ieri. Al ristorante pizzeria Totò e Peppino un tavolo non passa inosservato. Impossibile non notarlo. Sono seduti il sindaco Nicola Ottaviani ed i quattro consiglieri del Polo Civico: Debora Patrizi, Igino Guglielmi, Claudio Caparrelli e Francesco Trina. Non occorre un mago per capire che si tratta di una cena di lavoro. Un solo punto all’ordine del giorno: la richiesta di riequilibrio delle deleghe in giunta, avanzata dal Polo Civico. In particolare le deleghe ai Lavori Pubblici, gestite dall’assessore Fabio Tagliaferri, che nel frattempo ha aderito a Fratelli d’Italia. (Leggi qui Il Polo Civico a Ottaviani: revochi le deleghe).

Il riserbo e il dibattito 

Naturalmente massimo riserbo sui contenuti dell’incontro. È top secret. Ma il fatto stesso che ci sia stato vuol dire che Nicola Ottaviani sta valutando la richiesta del Polo Civico, che è poi quella di indicare un altro assessore di riferimento. La sensazione è che la soluzione dell’avvicendamento possa essere questione di giorni. Ma in ogni caso si capirà tutto nella seduta consiliare del prossimo 30 settembre. Dalla presenza o dall’assenza del Polo Civico, che si muove all’unisono.

Carlo Gagliardi

I nomi che circolano sono diversi, ma tutti “esterni” al gruppo consiliare: Antonello Galassi, Fulvio Benedetti, Daniela Testa, Gina Tripodi. E anche Carmine Tucci. Poi ci sono indiscrezioni sempre insistenti che riferiscono di un possibile accordo in vista delle prossime elezioni comunali tra lo stesso Polo Civico e il consigliere Carlo Gagliardi (Gruppo Misto). Gagliardi potrebbe anche candidarsi alle provinciali di dicembre, dove alle urne si va con il meccanismo del voto ponderato. E il corpo elettorale è composto da sindaci e consiglieri. Un sostegno da parte del Polo Civico sarebbe una quasi garanzia di elezione.

Dicevamo che i nomi per quanto riguarda l’assessorato ai Lavori Pubblici sono tutti di “esterni”. Sembra che Ottaviani abbia fatto capire che preferirebbe dei consiglieri eletti nel centrodestra. Ma è evidente che sarà il gruppo consiliare a decidere. Debora Patrizi e Igino Guglielmi sono opzioni sul campo, come quella di Francesco Trina, che però non è stato eletto nel Polo Civico. Ma in Alternativa Popolare. Il che vuol dire che si andrebbe a scorrimento di quella lista. Il primo dei non eletti è Pasquale Cirillo, nel frattempo nominato assessore in quota Fratelli d’Italia. Dunque resterebbe al suo posto. E in aula entrerebbe Gina Tripodi, che ha un rapporto politico forte con Trina.

Nel caso invece fosse indicato un consigliere del Polo Civico, il primo dei non eletti è Valeria Morgia. Per quanto riguarda Gianfranco Pizzutelli, leader e presidente del Polo Civico, ha delegato la gestione della vicenda al gruppo consiliare. Lui però sta studiando con attenzione gli scenari futuri e potrebbe anche “agganciare” altri consiglieri comunali in vista delle prossime elezioni. 

Tagliaferri e Fratelli d’Italia 

Fabio Tagliaferri e Pasquale Cirillo

Per quanto riguarda Fabio Tagliaferri, ha detto che è pronto a rispondere “obbedisco” se a chiedergli il passo indietro sarà il sindaco Nicola Ottaviani. Ma non sarà lui a dimettersi. Il che vuol dire che il primo cittadino dovrà revocargli le deleghe. Per il resto bisognerà vedere quali saranno le mosse del primo cittadino anche per quanto concerne Fratelli d’Italia.

Ottaviani è pure il coordinatore provinciale della Lega. Come ipotesi astratta il primo cittadino potrebbe perfino pensare di attribuire la delega da vicesindaco (che trattiene ad interim da un anno) a Fratelli d’Italia. Sarebbe una soluzione politica. Ma in ogni caso è da vedere. Perché a quel punto Fabio Tagliaferri potrebbe perfino decidere di accelerare sulla candidatura a sindaco. Ed è complicato pensare che il partito di Giorgia Meloni non possa sostenerlo in questa fase. 

Gli altri scenari 

C’è comunque sullo sfondo il tema delle elezioni comunali in programma nel giugno 2022. Un tema già attuale, considerando quanto e come se ne sta parlando. Sia sul versante delle candidature a sindaco e dei metodi di selezione della classe dirigente (le primarie), sia per quanto riguarda le alleanze.

Fratelli d’Italia in più di un’occasione ha chiesto la firma di un documento di fine consiliatura che rappresenti altresì una sorta di patto di fedeltà del centrodestra. Nel senso di stabilire da subito chi farà parte della coalizione anche la prossima volta. Domenico Fagiolo, consigliere e coordinatore cittadino del Partito, ha fatto esplicito riferimento alla nomina di Gianfranco Pizzutelli a presidente dell’Asp Frosinone, nomina arrivata direttamente dal Governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico)

Ma il ragionamento di Gianfranco Pizzutelli e del Polo Civico verte sui seguenti punti: 1) le alleanze verranno siglate sulla base di accordi programmatici; 2) il Polo Civico nel 2017 ha ottenuto 3.900 voti e la lealtà nei confronti di Ottaviani fino al termine della consiliatura in ogni caso non è in discussione.

Per il resto, Nicola Ottaviani insiste sulle primarie. Pure sull’altro versante si parla di primarie. E a farlo è stato Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale regionale unico e leader storico del Partito Democratico. Ieri mattina intanto al Parco del Matusa lungo confronto tra Alessandra Sardellitti (consigliere comunale eletta nel Pd, che però adesso è passata in Azione) e Andrea Turriziani, esponente del Pd che fa parte anche dell’associazione Volume di Antonio Pompeo. Pure in tal caso è chiaro che il tema della discussione è stato quello politico delle prossime elezioni.

Nel centrosinistra alle primarie si sta preparando Mauro Vicano, ex manager della Asl e già presidente della Saf. Ha dato la sua disponibilità pure Stefano Pizzutelli, leader di Frosinone in Comune. E l’obiettivo è allargare la partecipazione per motivare, dalla base, la coalizione. Diverso il discorso per quel che riguarda l’ex sindaco Michele Marini. Lui ha radunato più volte i fedelissimi nelle ultime settimane. Manifestando l’intenzione di candidarsi alle elezioni autonomamente. Con due civiche. (Leggi qui Marini riunisce i fedelissimi: pensa al blitz).

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