La Ciociaria adesso è ancora più marginale

Ancora una volta la provincia di Frosinone si trova fuori dalla politica che conta. Con le dimissioni di Mauro Buschini da presidente del consiglio regionale la rappresentanza istituzionale è scomparsa. E quella in giunta non c’è mai stata. Per il resto, ci sono i sottosegretari Fontana e Durigon, ma complessivamente il territorio non conta nulla.

Con le dimissioni di Mauro Buschini da presidente del consiglio regionale, la Ciociaria si ritrova ancora una volta senza alcun tipo di rappresentanza che conta nel Lazio. Fuori dalla Giunta e ora priva anche del maggiori ruolo istituzionale dell’ente. Non è la prima volta che succede e, se continua così, non sarà neppure l’ultima.

Ciociaria fuori da dove si sceglie

La Regione è l’ente più importante nel panorama politico italiano, quello dal quale dipendono le scelte che maggiormente influenzano i territori. Nella scorsa legislatura Mauro Buschini fu assessore, dopo un lungo periodo di completa assenza della Ciociaria nell’organo esecutivo. Ora ci si ritrova allo stesso punto e questo spiega perché il nostro territorio non riesce mai ad incidere nelle scelte decisive

Ilaria Fontana (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

A questo punto i “più alti in grado” naturalmente restano i due sottosegretari: Ilaria Fontana (Movimento Cinque Stelle) alla Transizione ecologica e Claudio Durigon (Lega) al Mef. Ma certamente non possono incidere territorialmente come può fare un assessore regionale. (Leggi qui Il trionfo di Ilaria: al Governo con Durigon).

Fra l’altro, nell’impostazione culturale e politica dei Cinque Stelle, il territorio non viene al primo posto. E la visione è sempre e soltanto nazionale.

Claudio Durigon, coordinatore regionale del Carroccio, già al ministero del Lavoro, si è occupato di temi nazionali (Quota 100 è stata una creatura sua) e stessa cosa farà al Mef. Come è giusto che sia. Fra l’altro, pur essendo stato eletto nel collegio proporzionale Frosinone-Latina, Durigon è della provincia pontina.

Fuori dai radar

Claudio Durigon (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

La Ciociaria è fuori dai radar della politica che conta. Deputati, senatori e consiglieri regionali non possono determinare i processi decisionali dei grandi temi. E sul resto incidono poco, ma davvero poco. Questo spiega anche per quale motivo, ogni volta che c’è un’elezione che conta davvero, la Ciociaria viene considerata una sorta di terra di conquista.

Abbiamo conosciuto bene il fenomeno dei “paracadutati” e e dei nostri esponenti di maggior spicco “esiliati” in altri collegi senza possibilità di elezione. La marginalità politica continua.