La conta di big nelle candidature e nel voto del consiglio provinciale

Dopo la conferma di Antonio Pompeo e la disfatta del centrodestra, il prossimo appuntamento dirà quanto incidono i leader dei partiti sul territorio. Nessuno escluso: da Mario Abbruzzese a Nicola Ottaviani, da Francesco Zicchieri a Massimo Ruspandini, da Francesco De Angelis ad Antonio Pompeo, da Gian Franco Schietroma ad Alfredo Pallone

E’ passato un mese dalla vittoria bis di Antonio Pompeo come presidente della Provincia.

Il centrodestra non ha riunito neppure una volta sindaci, amministratori e responsabili politici dei Partiti che hanno sostenuto la candidatura del sindaco di Pofi Tommaso Ciccone. Come se non fosse successo nulla. Come se non ci fossero stati i “franchi tiratori”, come se tanti amministratori del centrodestra non avessero preferito orientarsi su Pompeo.

Le conseguenze si sono viste poche ore fa: al momento di affrontare la discussione sul nuovo piano industriale di Saf, la società pubblica che si occupa della lavorazione dei rifiuti prodotti in provincia dai Comuni. Solo a titolo di esempio: Roccasecca ha votato contro, Ceccano si è astenuta, Anagni si è schierata a favore. E sono tre amministrazioni ispirate al centrodestra.

 

Adesso si avvicinano le elezioni provinciali dei consiglieri. Un appuntamento nel quale si voterà con il sistema proporzionale. Cioè si conteranno tutti. Anche i leader, per capire quanto contano sul territorio. Lo si capirà dal numero dei consiglieri che riusciranno ad eleggere ma anche dalla composizione delle liste.

In Forza Italia Mario Abbruzzese-Pasquale Ciacciarelli e Nicola Ottaviani-Adriano Piacentini cercheranno un’intesa. L’obiettivo minimo è confermare i quattro seggi della volta scorsa. Ma si potrebbe pure aumentare, considerando che la coalizione esprime altri sindaci rispetto al 2017. A cominciare da Daniele Natalia (Anagni) e Alioska Baccarini (Fiuggi). Non ci sarà però Gianluca Quadrini, che potrebbe “contarsi” in qualche lista civica. Non necessariamente di centrodestra. Anzi.

 

Primo vero test sul territorio per la Lega di Francesco Zicchieri, che non può permettersi passi falsi. Ma nel Carroccio primo test anche per l’attuale governance locale, in primis per il coordinatore provinciale Carmelo Palombo. Necessario eleggere almeno un paio di consiglieri. Serviranno strategie e gioco di squadra. Non è scontato.

 

Massimo Ruspandini punta all’elezione di un consigliere provinciale di Fratelli d’Italia. Potrebbe essere Daniele Maura. Ma bisognerà motivare tutti.

 

Anche Alfredo Pallone  cercherà di tenere viva la presenza di Noi con l’Italia. Le due volte precedenti centrò l’obiettivo con Andrea Amata, nelle file di Alternativa per l’Italia. Ora è più complicato, ma ci proverà.

 

Nel Partito Democratico Francesco De Angelis tenterà la solita prova di forza: vuole quattro consiglieri della componente Pensare Democratico, puntando naturalmente sugli uscenti. Con Massimiliano Quadrini che si candida ancora una volta a fare il pieno delle preferenze.

Ma dirà la sua anche il presidente Antonio Pompeo, che confida in molti sindaci e amministratori. Oltre che negli uscenti come Germano Caperna. Per Pompeo, al secondo mandato da sindaco e da presidente della Provincia, prova del nove nel partito. Magari come referente dell’area renziana. Anche il Partito Socialista di Gian Franco Schietroma cercherà di eleggere un consigliere, concentrando i voti ponderati. Bisognerà vedere chi sarà il prescelto.

 

Poi le liste civiche: Massimiliano Mignanelli e Luigi Vacana sono già al lavoro. Potrebbero anche procedere in modo diverso. Uno in una lista di partito, l’’altro leader di una lista civica. E poi l’incognita Sora: Roberto De Donatis ha mandato Forza Italia in opposizione alla vigilia del voto per rieleggere presidente Antonio Pompeo: ma reclama l’elezione di un consigliere provinciale sorano.

In ogni caso i leader si sfideranno tutti:  Mario Abbruzzese, Massimo Ruspandini, Francesco Zicchieri, Alfredo Pallone, Francesco De Angelis, Antonio Pompeo, Gian Franco Schietroma.