La conta nei Fratelli ed il boom del Polo: che peseranno alle Comunali

La conta fratricida in Fratelli d'Italia. Il regolamento di conti tra le varie anime. A Frosinone come a Ceccano. Il ruolo di Picano. E la strategia di Caligiore. Quanto ha contato la partenza di Cardinali. Che ora rischia di affossare il sindaco di Anagni

La resa dei conti più sanguinosa si è consumata all’interno di Fratelli d’Italia. È stata una conta fratricida, senza sconti. Tra due sensibilità politiche diverse: quella che fa riferimento agli ex forzisti Alfredo Pallone ed Antonello Iannarilli da un lato e quella che fa riferimento ai sovranisti della prima ora guidati da Massimo Ruspandini. Ma anche tra le diverse aree interne: tra i tanti che reclamano un posto in lista alle prossime Regionali ed hanno usato le Provinciali per pesarsi.

I numeri dei Fratelli

Fratelli d’Italia ha eletto due Consiglieri: Daniele Maura e Riccardo Ambrosetti. Ne aveva tre: uno però era il seggio di Gianluigi Ferretti eletto in una lista civica e poi passato al Gruppo di FdI, dimessosi per ragioni di lavoro aveva lasciato il posto a Rossana Carnevale. Maura viene confermato, restano fuori le uscenti Stefania Furtivo e Rossana Carnevale.

Dopo questa tornata la partita si chiude esattamente come la volta scorsa: due consiglieri. Ma il Partito ha fallito il traguardo che si era dato: non è il primo nel centrodestra, non può reclamare alcun ruolo guida nella coalizione. Esce fortemente ridimensionato nelle sue ambizioni da questa tornata elettorale.

Fratelli d’Italia ha preso 15.368 voti, attribuiti da 148 amministratori, pari al 16,19%. La sua corsa era con la Lega: che ha preso 19.883 voti, espressi da 258 tra sindaci e consiglieri. Uno a zero per la Lega, il cui coordinatore provinciale Nicola Ottaviani avrà ora tutto il diritto di continuare a reclamare la leadership per il Carroccio.

La conta interna

Gabriele Picano

Tra i Fratelli d’Italia c’era una serie di conti da regolare. Ad esempio tra il gruppo di Alfredo Pallone (appoggiato da Antonello Iannarilli) e quello del coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. Un primo corpo a corpo c’è stato nelle settimane scorse quando Ruspandini pretendeva il ritiro della fiducia al sindaco di Frosinone per avere revocato l’assessore FdI Fabio Tagliaferri. La questione è finita davanti al Regionale Paolo Trancassini che ha mediato una soluzione. (leggi qui Il compromesso perfetto che porta Tagliaferri alla guida di FdI).

La decisione di Trancassini ha spostato il confronto alle Provinciali. Dove Pallone / Iannarilli escono senza avere eletto il loro candidato: Domenico Fagiolo: fino a due schede dalla fine stava dentro, gli ultimi due voti sono andati all’anagnino Riccardo Ambrosetti che ha messo la freccia e sorpassato all’ultima curva.

Chi ha portato Ambrosetti? Su di lui si è contato il vicepresidente provinciale Gabriele Picano: glielo ha chiesto da Roma Giancarlo Righini e l’avvocato cassinate si è messo a disposizione. Ma non è stato il solo. I voti – sostengono fonti interne – sono arrivati anche dal sindaco di Ceccano Roberto Caligiore.

La strategia di Caligiore

da sinistra Riccardo Ambrosetti, Daniele Maura, Massimo Ruspandini

Perché lo ha fatto? La prima risposta è: perché non doveva? Ambrosetti appartiene alla scuderia di Ruspandini nella quale corre anche Caligiore. Perché proprio lui? Per dimostrare che i voti di Ceccano sono i suoi e non di altri.

A chi doveva farlo capire? La conta sulla distanza è stata con il suo assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco che si è messo sulle spalle il consigliere uscente Stefania Furtivo, consigliere di Pofi. In questo modo il sindaco di Ceccano ha cominciato a far capire che anche lui ha un suo peso elettorale personale, in forza del quale reclama un’opportunità. Non è un mistero che Caligiore sogni la candidatura alle Regionali, alla quale però ambiscono in tanti.

Ad esempio l’ex sindaco di Pontecorvo Riccardo Roscia. Che si è contato su Rossana Carnevale portando 1.833 voti ed arrivando quinto su 5 consiglieri sui quali si concentrava il voto. Dire che le ambizioni Regionali di Roscia escono ridimensionate è un’evidenza.

Alle Regionali pensa anche Daniele Maura, presidente d’Aula uscente e rieletto con 4.293 voti ponderati.

Maura, la sconfitta del vincitore

Daniele Maura è stato il più votato in assoluto. Ma la sua vittoria rischia di essere del tutto inutile. Perché ora Fratelli d’Italia non è più strategica come nella consiliatura appena archiviata: per due anni il presidente Antonio Pompeo non ha avuto una maggioranza ed i numeri gli venivano garantiti proprio da FdI. Che esprimeva il Presidente del Consiglio Provinciale, nella persona di Maura.

Con la nuova geografia disegnata dalle elezioni Provinciali di domenica quel ruolo chiave va al Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. I conti sono presto fatti: 4 seggi al Pd, 2 seggi al Polo Civico, 1 seggio alla civica di Luigi Vacana. Totale: 7 voti contro 5 (3 della Lega e 2 di FdI).

L’evidenza vuole che la presidenza vada ad Alessandro Cardinali di Anagni. O ad Alessandro Rea di Ferentino

Pizzutelli terminator

Gianfranco Pizzutelli

In entrambi i casi si tratta di due candidature dirompenti. Alessandro Cardinali viene da Fratelli d’Italia ma i rapporti con il sindaco di Anagni si sono logorati al punto che la delega gli è stats ritirata. E lui è passato all’opposizione. È entrato in Provincia con 5.293 voti: che ora mancano a FdI. A conti fatti, con lui dentro Massimo Ruspandini avrebbe eletto un Consigliere in più e costretto il centrosinistra ad un pareggio 6 – 6.

L’elezione di Cardinali rischia di essere l’inizio del crollo per il sindaco Daniele Natalia. Che ora deve temere la nascita di un Campo Largo ad Anagni. Ci sta lavorando da settimane il vice segretario regionale del Pd Sara Battisti puntando a mettere insieme tutte le forze di sinistra presenti in città, più i civici di Cittàtrepuntozero. (Leggi qui Il Cardinali che rischia di far saltare tutto il concistoro di Natalia).

Un discorso analogo va fatto per Alessandro Rea di Ferentino. Milita nell’area Pd che ha sostenuto in tutti questi anni il sindaco Antonio Pompeo. Ma ora non condivide la sua linea per decidere la successione. Rea è più vicino all’ex sindaco Piergianni Fiorletta ed all’ex vicesindaco Luigi Vittori. I rumors assicurano che una parte dei 3.826 voti gli sia arrivata dal consigliere regionale Mauro Buschini, nell’ambito di una strategia interna.

In chiave Comunali di Frosinone i risultati centrati da Polo Civico e Provincia in Comune di Vacana confermano la strategia adottata da Francesco De Angelis: per vincere le Comunali nel capoluogo occorre un campo largo. E lui lo ha realizzato.

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