La Coop di San Giovanni? Non è ancora nata, ma già spopola

Il sindaco Fallone, dopo la legge, attende linee guida, avviso pubblico e albo regionale per costituire la prima Cooperativa di comunità del Lazio. C'è già la fila, però, per mettere a disposizione un terreno privato per la Green Valley. Ma anche Unindustria vuole essere della partita: ne ha parlato l'altro giorno in una riunione operativa

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

«Tutti mi chiamano, tutti la vogliono». Chi chiamano? Il sindaco di San Giovanni Incarico Paolo Fallone. Cosa vogliono? La nascita della prima Cooperativa di comunità del Lazio. Si parla di realtà che, come recita la Legge Regionale numero 1 del 3 marzo 2021, «al fine di contrastare fenomeni di spopolamento, declino economico, degrado sociale e urbanistico, criticità ambientali, promuovano la partecipazione della popolazione residente alla gestione dei beni o dei servizi collettivi».

La futura Cooperativa della cittadina ciociara, che introdurrà il lavorativo Reddito di comunità in tutta risposta all’assistenzialista Reddito di cittadinanza, sarà principalmente agganciata al progetto della Green Valley: la piantumazione di canapa industriale ormai avviata nella confinante Roccasecca per la produzione di bioplastica e altri ecoprodotti. Ma non solo. (Leggi qui È bello camminare in una Valle Verde: avanti il prossimo e poi qui Nasce il Reddito di Comunità: da una coop che genera lavoro).

La Coop? C’è già la fila

Paolo Fallone e Giuseppe Sacco (Foto: AG. IchnusaPapers)

La Coop sangiovannese non è ancora nata, ma già spopola. Da quando il primo cittadino Fallone ha reso nota la volontà di costituirla, si presentano in Comune e lo contattano continuamente.

«Vogliono mettere a disposizione della Cooperativa i terreni che non utilizzano – fa sapere il sindaco – e parliamo già di una ventina di appezzamenti».

E per ora, visto che mediamente sono da duemila metri quadri, si tratta di quattro ettari privati da destinare alle piantagioni di canapa industriale. Che sono stati proposti da residenti e non: calamitati dalla possibilità di avere sgravi fiscali in cambio dell’utilizzo dei loro lotti.  

I terreni privati vanno a sommarsi all’area dell’ex discarica Vignarola, già bonificata dalla Regione Lazio, e ad almeno altri cinquemila metri quadri di proprietà comunale nelle frazioni di Matrice e San Cataldo. San Giovanni Incarico, nel giro di neanche due mesi, ha più di dieci ettari in cui piantare e far crescere il nuovo oro verde.

Piace anche a Unindustria

Miriam Diurni

In attesa di un’agenda nazionale e regionale, Unindustria esamina il progetto e dice che gli piace. Ne ha parlato nel corso di una riunione operativa tenuta nei giorni scorsi a Villa Ferrari a Ceprano.

In quella sede Miriam Diurni, presidente di Unindustria Frosinone, ha spiegato che l’associazione sta puntando «sullo sviluppo di progettualità che pongano al centro le attività di bonifica e recupero dei terreni».

In Agenda c’è l’Elaborazione di un Rapporto di Sostenibilità territoriale di un’area industriale, la realizzazione della Green Valley Bacino del Fiume Sacco, interventi operativi. All’atto pratico: una Green Valley come quella studiata dal Comune di Roccasecca e dal Cosilam di Cassino ma piantata e sviluppata nella zona della Valle del Sacco. Dove già Anagni ha messo a disposizione alcuni terreni per effettuare i test sulle piante.

Obiettivo Comunità energetiche

Piantagione di canapa industriale

Il percorso studiato dalla principale organizzazione degli industriali sul territorio propone di Incentivare l’utilizzo della canapa come tecnica di fitodepurazione al fine di utilizzare poi il materiale coltivato per la realizzazione di bio plastiche. Prevede poi di sviluppare l’Agrovoltaico, caratterizzato da un utilizzo “ibrido” di terreni agricoli: produzioni agricole e produzione di energia elettrica attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici.

L’obiettivo è un ecosistema misto tra industria ed ambiente, realizzando un laboratorio della sostenibilità che, attraverso il recupero di aree dismesse porti alla creazione di spazi dedicati ad attività agricole, alla cultura, ai giovani, alle nuove imprenditorialità sostenibili.

Nel mirino ci sono le opportunità offerte dalla recente normativa sulle comunità energetiche. (Leggi qui Le Comunità Energetiche dei giallorossi Buschini e Lombardi e qui Comunità energetiche: la Ciociaria vuole essere della partita).

A San Giovanni anche altro

Una veduta di San Giovanni Incarico

Invece la Coop di San Giovanni Incarico si occuperà anche di servizi e manutenzioni solitamente affidate a ditte esterne.

«Le potenzialità delle Cooperative di comunità sono enormi – dice a riguardo il sindaco Fallone -. La nostra si occuperà anche di attività che vanno dall’accompagnamento sugli scuolabus alle bonifiche vegetazionali fino ad arrivare alla pulizia dei fossi».

A tal proposito, oltre al Reddito di comunità per i reclutati, potrà entrare in gioco anche il baratto amministrativo: ovvero il contratto stipulato tra amministrazione e cittadino per pagare le tasse comunali, arretrate e non, con ore di lavoro.  

In attesa dell’albo regionale

Non resta, dunque, che crearla questa Cooperativa di comunità. Perché non è stato ancora fatto? Perché oltre quattro mesi fa la Regione Lazio ha dettato le disposizioni in materia con l’apposita normativa e ora è chiamata a fare il resto: stilare le linee guida, pubblicare l’avviso pubblico e istituire l’albo regionale.

Il Municipio di San Giovanni Incarico

Per incentivare la creazione di nuova occupazione, l’uso di immobili e terreni inutilizzati e la tutela dei beni comuni, è previsto uno stanziamento triennale di 900 mila euro: ogni anno 100 mila euro per la parte corrente, ossia per le spese vive, e altri 200 mila in conto capitale, destinati agli investimenti.

«Stiamo cercando di impostare al meglio la partenza – spiega Fallone – perché nel giro di un anno, se tutto andrà come andare, il potenziale sarà spaventoso». E, visto che nel 2022 si andrà a rivotare a San Giovanni Incarico, spera che sarà lui – o chi per lui – il sindaco che lo sfrutterà.

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