La crociata di Scalia per spezzare l’asse De Angelis – Pigliacelli

Un colpo di fioretto assestato con la veemenza della sciabola. Nelle stesse ore nelle quali a Frosinone infuriava il dibattito sull’ennesima occasione perduta (Amazon verso Passo Corese, a Rieti, per l’investimento), in Senato Francesco Scalia parlava della necessità di riconvertire le aree industriali della provincia di Frosinone. Sostenendo il disegno di legge della collega Camilla Fabbri e parlando con i vertici della FICEI,la Federazione italiana dei Consorzi industriali, quella nella quale ha avuto un importante incarico il presidente dell’Asi Francesco De Angelis.

Coincidenze? No. Tanto più che il senatore Scalia ha dichiarato: “Sulla base di una proposta da me avanzata tempo fa, è in procinto di essere licenziato dal Consorzio industriale di Frosinone un bando europeo per mettere a disposizione di nuove intraprese industriali le aree e gli immobili, ormai dismessi, dell’ex Videocon, società fallita da anni”. Scalia ha voluto rimarcare che De Angelis e Zingaretti non si sono inventati nulla, che quel progetto nasce dalla sua intuizione.

Ha fatto lo stesso alla Saf, quando ha sottolineato che la possibilità di diminuire oggi le tariffe per i Comuni c’è in virtù dell’intuizione di Cesare Fardelli di trattare i rifiuti romani nei momenti di emergenza. Merito dunque dell’ex presidente Cesare Fardelli (fedelissimo di Scalia), non dell’attuale Mauro Vicano (fedelissimo di De Angelis).

I due in realtà continuano a marcarsi in maniera molto stretta. Dopo la doppia sconfitta all’Asi e la Cosilam, Francesco Scalia ha dichiarato “guerra” all’asse formato da Francesco De Angelis e il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli.

Inoltre, alla Asl l’unico del Pd che ha sostenuto sempre Isabella Mastrobuono è stato proprio Scalia.