La Cultura del campo larghissimo che fa crescere Veroli

Cinquanta eventi per un'intera estate: Veroli non intende cedere lo scettro di capitale della cultura. Il calendario degli eventi. Che sono scelta politica. Perché a Veroli la Cultura viene vista come un investimento e non una spesa. Ed a proposito di Campi larghi...

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Non ha smesso. Mai. Neanche durante la pandemia. Ha sfidato il lockdown inventando formule che le permettessero di dare ossigeno alla sua anima. Veroli è una città che da decenni punta sulla Cultura, considerandola un investimento e non una spesa. Perché ha ricadute positive sul turismo e sull’economia del territorio. E perché per Veroli la Cultura è un abito ed un modo di essere.

Oggi continua sulla rotta tracciata anni fa con il cartellone estivo degli eventi. Lo ha presentato in Aula consiliare il sindaco Simone Cretaro con la consigliera delegata al Turismo Francesca Cerquozzi. Oltre cinquanta giornate di eventi, con la previsione di 30mila presenze. Fra cui tornano gli storici Fasti Verolani, il festival del teatro di strada al quale è stato dato il nome dell’antico calendario romano rinvenuto nel cortile di Casa Reali e da poco trasferito nel museo cittadino.

Un percorso, quello tracciato, in cui la politica c’entra molto con una coalizione di governo della città tra le più variegate. Pare che dopo lo storico governo nazionale del pentapartito, il moderno campo larghissimo che ormai tutti rincorrono sia nato a Veroli. E il primo cittadino ne svela il segreto: “Per unire basta condividere l’azione amministrativa, essere seri e lavorare molto”.   

CRETARO E LA SINERGIA E GLI INVESTIMENTI

Il sindaco Simone Cretaro

Dopo le difficoltà della pandemia finalmente riusciamo a riprendere a pieno il cartellone estivo delle attività e degli eventi culturali. Lo facciamo con spettacoli di assoluto valore che animeranno la nostra realtà. Ci riusciamo grazie alla sinergia che l’Amministrazione è riuscita ad avere con partner istituzionali come la Regione Lazio e la Provincia di Frosinone, con le associazioni del territorio, la Pro Loco, con tante altre realtà che oggi vengono a fare i propri eventi a Veroli”

Tutto questo grazie anche agli investimenti che in questi anni abbiamo fatto sulle strutture, come il Polivalente, il Palazzo Campanari ma, soprattutto gli investimenti nel centro storico. Nell’arredo urbano, nell’abbellimento, nella conservazione che oggi è un valore aggiunto, per dare ulteriore valore agli eventi che ospitiamo”.

Il sindaco non dimentica il Palazzetto dello Sport, recentemente criticato da una parte dell’opposizione, in Consiglio comunale che avrebbe preferito una funivia da Prato di Campoli a Pizzo Deta. “Nel Palazzetto dello Sport ci saranno alcuni eventi e nei prossimi anni sarà sicuramente un volano. Investire nelle strutture è un po’ la filosofia del Comune perché una volta che si creano le condizioni poi è facile realizzare anche eventi così importanti”.    

CON COGNIZIONE DI CAUSA

I fasti verulani (Foto: Ciociaria Turismo)
Lei è al giro di boa del suo secondo mandato. Prima di essere sindaco è stato assessore alla Cultura. Ha un ricordo delle prime edizioni dei Fasti Verolani, per capirci, quelle caratterizzate dal “banditore” che a prima sera leggeva il programma sulle scale della cattedrale di Sant’Andrea?

Ricordo da spettatore la prima edizione, seduto qui in piazza Duomo a vedere i giocolieri. È passato qualche anno, poi ho avuto il ruolo di assessore. Già in quella occasione abbiamo effettuato una rivisitazione di tutta la struttura che ha portato a una crescita dei Fasti. Quest’anno ci sarà un ulteriore sviluppo, nonostante le difficoltà dettate dal Covid che fino alla fine ci hanno portato a dover capire in quali modalità poterli fare”.

Ma i Fasti rappresentano sicuramente una delle mie maggiori soddisfazioni da amministratore proprio perché ho potuto accompagnare un percorso così lungo che ha consentito alla città di Veroli di avere lustro, presenze, visibilità, economia. Quello dei Fasti rappresenta un evento di eccellenza dell’intera regione e credo sia un riferimento per tanti altri amministratori che oggi cercano di investire in cultura”.

Una domanda provocatoria a sfondo politico. Lei ha una maggioranza molto variegata, è al giro di boa del secondo mandato e non ha mai avuto alcun problema. In questo momento storico si parla a tutti i livelli di campo larghissimo. Il campo larghissimo, di fatto, è nato a Veroli trenta anni fa. Come riesce lei a tenere insieme tutte queste anime?

Veroli credo rappresenti una delle poche eccezioni amministrative in cui siamo riusciti insieme ad approvare un bilancio di previsione all’unanimità; non ci sono segreti particolari. Si tratta di rendere partecipi tutti della gestione amministrativa, nella consapevolezza che chi si impegna in politica ha l’interesse di far crescere la città. Ecco, dunque che gli investimenti fatti in questi anni nelle scuole, nel sociale, nella cultura, non possono non trovare la condivisione. Riassumendo: dialogo, condivisione, tanto lavoro e serietà perché nel momento in cui si riesce a fare questo tipo di percorso poi è facile anche unire”.   

PAROLA D’ORDINE: CULTURA

Francesca Cerquozzi

 Puntare sulla Cultura porta sviluppo economico e sociale. Ne è convinta la delegata alla Cultura che con orgoglio presenta un cartellone estivo, quello di quest’anno che lei definisce “ulteriormente valorizzato, ricco di arte, musica, spettacoli dal vivo e cultura”.

Abbiamo ripresentato iniziative che avevamo inventato durante il Covid con l’emergenza. Ma tornano anche le iniziative che da sempre caratterizzano l’estate verolana, partiamo subito, la prossima settimana”.

E a proposito del ruolo che gioca la cultura nella città di Veroli sostiene che “quando altri hanno immaginato la cultura come una spesa noi l’abbiamo immaginata come un investimento. Vogliamo continuare a pensarla così. Crediamo fermamente che la cultura possa essere il nuovo volano per un ulteriore sviluppo economico e sociale della nostra città. E proprio la cultura è il fattore su cui stiamo trasformando Veroli, cioè stiamo caratterizzando la nostra città proprio sulla cultura.

PREVISTE 30 MILA PERSONE

Il cartellone dell’estate verolana è così importante grazie alla collaborazione di tutti. Ognuno per le proprie competenze e per le proprie responsabilità ha dato un contributo essenziale”. Ne è convinta Francesca Cerquozzi che ringrazia gli uffici comunali – grazie ai quali vengono intercettati i finanziamenti dei bandi – e le associazioni che permettono tutto questo.

Quest’anno a Veroli abbiamo organizzato 50 giornate evento. Questo vuol dire che, anche in base all’esperienza degli anni passati, prevediamo di portare a Veroli più di 30mila persone. Sono dati importanti che ci dicono la qualità del nostro lavoro. Credo che Veroli, come già negli ultimi anni, anche ora possa essere uno dei punti di riferimento in provincia di Frosinone per quanto riguarda l’organizzazione di eventi culturali di alta qualità.

In che misura gli investimenti sulla cultura hanno delle ricadute sul circuito economico e sociale della città?

È importante il connubio tra la cultura e la città. Noi siamo fortunati naturalmente perché Veroli è bella, ha degli scorci bellissimi, profumi, odori, che uniti agli eventi fanno una cornice straordinaria. Quando una persona viene a Veroli può mangiare un buon piatto, può fare una passeggiata per vedere le bellezze della nostra città e può anche godere di un evento culturale. Tutto questo porta dei ritorni economici e sociali per la nostra città e per le persone che a Veroli vogliono investire. È un circuito che grazie alla cultura si apre e valorizza tutta la nostra città”.

La mostra di Klimt
Quanto contano i legami politici e i rapporti con le altre istituzioni e quanto essi incidono sulla possibilità di realizzare questi eventi?

Puntare sulla cultura è una scelta politica. E noi possiamo farlo grazie alle relazioni istituzionali che ci permettono di intercettare finanziamenti e di fare cultura di qualità”.  

È lecito sostenere che, da un anno a questa parte, quello di oggi rappresenta il coronamento di un percorso scandito fra l’altro dall’acquisto del Palazzo Campanari e dalla mostra multimediale di Klimt?

A chi sostiene che questa è l’estate della ripartenza io dico di no. Perché Veroli non si è mai fermata sotto il punto di vista culturale. Lo ha detto lei. Abbiamo investito moltissimo sul Festival della Filosofia, nato durante il Covid. La stessa cosa abbiamo fatto con la mostra di Klimt, un evento di livello internazionale. Continueremo a puntare anche su Palazzo Campanari: c’è in gioco un progetto importante che prevede anche il coinvolgimento del Ministero della Cultura. Stiamo continuando a lavorare e questa è l’estate che porterà ancora di più Veroli al centro dei riflettori della provincia di Frosinone”.  

IL CALENDARIO DEGLI EVENTI

Si parte con “Veraviglioso, Veroli città teatro per le famiglieil 17, 18 e 19 giugno. Dal 21 giugno al 25 luglioIncontriamoci a Veroli”. Il 24 giugnoPremio Veroli e Ilaria in concerto” a cura della VerEventi, l’associazione culturale presieduta da Egidio Cerelli.

Dal 24 giugno al 6 agostoArco delle Fiabe”. Dal 3 al 14 luglio torna il Festival della Filosofia con la presenza di nomi importanti. Dal 18 al 23 luglio sarà la volta del Festival dello Sport raccontato che avrà tra i suoi main sponsor proprio Alessioporcu.it.

Dal 27 al 31 luglio tornano in grande stile i Fasti Verolani e dal 5 al 7 agosto Ernica Etnica, due colonne portanti dello spettacolo nella città ernica. L’8 luglio un altro grande appuntamento della VerEvent: Gianmarco Carroccia canta Battisti con la partecipazione di Mogol. Il 23 e 24 luglio Tarantelliri. Dal 13 agosto al 3 settembre Chiostro in Scena.

Il 10 settembre Bollicine in Veroli. L’11 settembre la  storica festa Pantasema con il falò del fantoccio per salutare l’estate che se ne va.

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