
La graduatoria scorre. E arriva fino al punto in cui c'è anche Ceccano. Che così potrà realizzare il centro socio educativo al Di Vittorio. Sul quale nessuno scommetteva
Se prima era una possibilità, ora è una certezza. Nel Quartiere Di Vittorio di Ceccano il Centro socio-educativo per minori si farà. La delibera ad hoc della Giunta Caligiore è stata integrata e ripubblicata: non è più monca. Stavolta si spiega che, «essendosi verificate le necessarie condizioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri intende procedere allo scorrimento della graduatoria degli Enti beneficiari a partire dalla posizione 202 e fino alla 301 compresa. E alla successiva stipula delle relative Convenzioni».
Le risorse ci sono

Il progetto da quasi due milioni di euro si era piazzato 220esimo di un Piano nazionale del 2017: quello per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Inizialmente non era stato finanziato: sarebbero stati considerati i primi 46 e, «in presenza di disponibilità di risorse», anche quelli dal 47esimo posto in giù.
Ora è sicuro: le risorse bastano anche per Ceccano e tante altre cittadine. Alla delibera rettificata sono state allegate anche la relazione tecnica e il cronoprogramma: ci vorranno due anni. Non appena arriveranno i finanziamenti a fondo perduto dal Dipartimento delle Pari Opportunità: quando inizierà a crescere l’erba e il cavallo sarà atteso all’arrivo. (Leggi qui Caligiore canta vittoria, Compagnoni: “Campa cavallo”).
A suo tempo non era stato precisato dal sindaco Roberto Caligiore. Dal comunale Palazzo Antonelli si erano limitati a dire che era «arrivata la rivincita del primo cittadino e della sua nuova giunta. Ma anche quella degli uffici comunali e soprattutto del Quartiere Di Vittorio. La cui riqualificazione sembra ormai a portata di mano». Sembra o è? La domanda sorge spontanea. A suo tempo la domanda è stata posta, la risposta non è arrivata.
La rivincita contro l’ex

Una rivincita contro chi? Soprattutto contro un ex consigliere di minoranza in quota Psi: Luigi Compagnoni, tirato in ballo senza essere citato espressamente. E che, anche a fronte di quel progetto, affermava in Consiglio che «purtroppo il sindaco Caligiore e la sua giunta continuano a mancare le grandi opportunità di sviluppo».
Sicuramente Compagnoni, di fronte a una delibera completa, avrebbe evitato di dire: «Il re è nudo». E che «continua a darsi la zappa sui piedi». Con un progetto che, però, ha raccolto appena 33 punti su 100. Meno, come evidenziato dal socialista, pure di tanti paesini. Ma quel bottino basta. È il principio di Pareto: ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. È come quando, in un derby sentitissimo ma povero di bel gioco e occasioni, la insacchi sotto misura in Zona Cesarini. E vinci la partita: con un gol fortunoso ma decisivo.