La differenza tra democrazia e fascismo

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La differenza tra democrazia e dittatura: riassunta in una frase

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il sazio non può capire l’affamato: l’antica saggezza contadina applicata a questo 25 aprile dovrebbe aiutarci a ricordare che la Democrazia non è la regola ma viene applicata solo in una minoranza del pianeta.

Qui da noi la portarono gli americani. Fino a quel momento, in Europa governavano le monarchie ed i totalitarismi. Monarchie imperiali come quella britannica, quella belga ed olandese: non erano campioni di diritti; totalitarismi come il fascismo italiano e spagnolo, il nazismo tedesco, il comunismo sovietico.

Comunque la si voglia girare, in larga parte dell’Europa se finivi sullo stomaco della persona sbagliata potevi sparire senza tanti complimenti: al confino se eri italiano, in un lager se eri tedesco, in un gulag se eri sovietico. E non c’erano tribunali ai quali appellarsi: perché se eri contro il sistema eri fortunato ad essere ancora vivo.

Ogni tanto, nel mitico Hotel Lux di Mosca, qualcuno dei dirigenti comunisti fuoriusciti dai Paesi europei, al mattino non si presentava a fare colazione: e nessuno faceva domande; nemmeno nei giorni successivi, perché era chiaro fossero finiti in qualche fossa comune.

La democrazia giovane

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

E, per sgomberare il campo dalla argomentazioni comode: non parliamo di ebrei e spesso nemmeno di oppositori politici. Parliamo di cittadini che avevano il difetto di essere cattolici, gay, minoranze etniche, o semplicemente poco entusiasti della dittatura.

Per essere chiari, il mondo nel quale viviamo oggi e del quale spesso ci lamentiamo, ce lo hanno portato; noi gli spianammo la strada, con la Resistenza, fatta da partigiani bianchi, socialisti, comunisti, liberali, repubblicani, azionisti, monarchici.

La grande differenza tra i due mondi si comprende con la frase che il senatore comunista Vittorio Foa disse al suo collega post fascista Giorgio Pisanò: “Quando avete vinto voi, io sono finito in galera. Quando abbiamo vinto noi, tu sei entrato in senato”.

Questa è la differenza. 

Senza Ricevuta di Ritorno

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)