La distrazione di massa per non pensare all’ospedale

Il dibattito si concentra sul nuovo collaboratore preso nella staff del sindaco. Nel pieno rispetto delle norme. Perdendo di vista i veri problemi del territorio. E rischiando di perdere altre grandi occasioni.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Quando il saggio indica la luna, di solito lo stolto guarda il dito. Questo se si segue l’antico adagio popolare. Se invece si vogliono utilizzare espressioni più moderne, si può parlare di armi di distrazione di massa.

Per farla breve, insomma, ad Anagni in questi giorni si sta discutendo, con tanto di minacce di querele, di vicende che, con tutto il rispetto, lasciano il tempo che trovano. E sono senz’altro meno importanti rispetto ad altre questioni. Che però, proprio perché “nascoste” dalle polemiche di cui sopra, tendono a passare sotto silenzio. E che invece riguardano i destini di tutta la zona.

Egidio Proietti durante il congresso che lo ha eletto

Questi fatti: qualche giorno fa ad Anagni il segretario del Partito democratico Egidio Proietti diffonde una nota in relazione al fatto che la giunta di Daniele Natalia ha assunto un ennesimo componente nello staff del sindaco. Proietti ricorda che non si tratta del primo caso, ma che si è arrivati ormai al quinto.

Nomina avvenuta, è il caso di ricordare, seguendo una legge. Ma le polemiche ovviamente di sprecano da parte del Partito Democratico, che parla di stipendi sulle spalle dei contribuenti e di mancanza di rispetto per i cittadini.

La nota di Proietti genera una serie di polemiche. Che arrivano ovviamente dalla Lega, che minaccia querele e ricorda che, appunto tutto è avvenuto nel rispetto delle regole. E da parte, tanto per non farsi mancare niente, della lista dell’assessore Carlo Marino. Che descrive un segretario del PD ostaggio dei suoi referenti politici.

Il sindaco Daniele Natalia © Ettore Cesaritti

Nello stesso periodo, quasi contemporaneamente, in città ci sono due eventi relativi alla Sanità. In un convegno nella Sala della Ragione, il sindaco Daniele Natalia, dopo essersi visto con il neo direttore della ASL Stefano Lorusso, parla di un atteggiamento migliore nei confronti della sanità locale. E si augura che le cose possano cambiare in fretta. Mentre lo stesso Lorusso, in un incontro con i comitati pro ospedale, negli stessi giorni, nega che un pronto soccorso possa essere creato ad Anagni; e rimanda l’eventuale impegno al miglioramento a quando ci sarà un quadro più chiaro della situazione, tra cinque o sei mesi. Forse. 

Ed allora, delle due l’una: o ha ragione il sindaco, e quindi Lorusso ai comitati ha raccontato una storia diversa quando ha parlando di risultati lontani e di pronto soccorso sbarrato; o ha ragione Lorusso, e quindi il sindaco ha sfruttato un gesto di cortesia istituzionale durante un convegno come un simbolo da usare in chiave politica.

Il sospetto è che il neo direttore Asl abbia raccontato ai comitati la verità. E che dunque le promesse di cambio di marcia fatte nel convegno al sindaco siano, appunto, promesse.

La struttura per la manutenzione aeronautica realizzata a Malta

Oppure c’è una terza ipotesi: il sindaco è al corrente di una nuova ipotesi di lavoro, non necessariamente legata alla Asl, in cui sia prevista la realizzazione di un’opera compensativa per la collettività; che a questo punto sarebbe il Pronto Soccorso. Un’opera dalle dimensioni – tanto per fare un esempio – del centro per la manutenzione aeronautica che Anagni si è visto sfilare sotto il naso per realizzarlo invece a Malta. Oggi la manutenzione sugli Airbus A320 di EasyJet e su parte della flotta Lufthansa viene fatta a La Valletta, su una struttura che invece si stava cercando di realizzare nell’ex Deposito Munizioni, tra ferrovia ed Autostrada ad Anagni.

Se così fosse, sarebbe tutto in fase molto embrionale. E ipotetica. Nulla di imminente, niente di concreto nero su bianco.

Il tutto allora dimostra che, come spesso accade, in città ci si scanna su argomenti di pronta presa mediatica, come gli incarichi, discutibili quanto si vuole, ma, fino a prova contraria, dati seguendo la legge. E si dimentica invece di alimentare un serio dibattito, e di esercitare un rigoroso controllo, su un problema, come la sanità, che dovrebbe essere centrale per i destini del paese.

Un argomento su cui un’amministrazione, di qualunque colore sia, rischia di andare a sbattere.