La doppia sfida di Mauro Vicano al centrosinistra

Il candidato sindaco si è rivolto al Partito Democratico e ai Socialisti facendo capire però che lui ha già una coalizione di liste senza la quale non si può vincere. Le Primarie dovrebbero rappresentare la regola, ma a questo punto è il centrosinistra a dover prendere una decisione.

Si candida a sindaco: primarie o non primarie, rinvio a giudizio o proscioglimento, con il centrosinistra o senza. Mauro Vicano lo ha annunciato ieri ricordando di aver ricoperto ruoli come il presidente della Società Ambiente Frosinone e come il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Frosinone.

Si è occupato di sanità e di rifiuti, ha firmato e amministrato bilanci di enti pubblici e privati. Ha una militanza politica lunga, iniziata con il Partito Socialista Italiano di Peppino Paliotta e poi proseguita nei Democratici di Sinistra e nel Pd di Francesco De Angelis. Ha ripetuto fino allo sfinimento che il centrosinistra dovrebbe organizzare le primarie per poter lanciare una sfida a tutto campo al centrodestra.

Però al tempo stesso ha fatto capire bene che non è arrivato fino a questo punto per caso e con le spalle scoperte.

Non è una fuga in avanti

Mauro Vicano

In Ciociaria conoscono tutti il legame fortissimo che c’è tra Vicano e Francesco De Angelis, leader della componente maggioritaria nel Partito Democratico. La candidatura a sindaco di Vicano è stata preparata in oltre un anno di strategie e di operazioni politiche.

La coalizione civica alla quale fa continuamente riferimento Vicano non è formata soltanto dalle sue due-tre liste, ma anche da quella del presidente dell’Ordine dei Medici Fabrizio Cristofari, dal Polo Civico di quel Gianfranco Pizzutelli nel frattempo nominato presidente dell’Asp dal Governatore Nicola Zingaretti, da quel Carmine Tucci che nel capoluogo è sempre presente con civiche che eleggono consiglieri ed esprimono assessori (con lui c’è Carlo Gagliardi, medico molto apprezzato e forte di un consenso riconosciuto).

Mauro Vicano avrà dalla sua parte pure Provincia in Comune di Luigi Vacana, che vuol dire quindi Biagio Cacciola, Christian Bellincampi e diversi candidati che a Frosinone hanno già dimostrato di prendere molte preferenze.

Non finisce qui: con Vicano ci sarà Angelo Pizzutelli, capogruppo del Partito Democratico e da tre elezioni comunali il più votato come consigliere cinque anni fa. Dalla sua parte c’è l’ex sindaco Domenico Marzi. Non esattamente l’ultimo arrivato, uno che di voti trasversali e di strategie comunali se ne intende parecchio ancora oggi.

La strada delle Primarie

Mauro Vicano (Foto © AG IchnusaPapers)

C’è un asso calato da Mauro Vicano durante la conferenza stampa e che potrebbe essere decisivo: nonostante abbia alle spalle questa enorme potenza di fuoco elettorale è stato ben attento a non imporre in alcun modo la sua candidatura. Al contrario: ha detto di voler partecipare alle Primarie. Non ha cercato di schiacciare gli indecisi e nemmeno i contrari alla sua candidatura: li ha invitati al dialogo Anzi, li ha sfidati al dialogo.

Mauro Vicano si è rivolto ai Socialisti di Gian Franco Schietroma ed alla sinistra con la fermezza del ragionamento politico. Dicendo ai primi che non c’è ragione per rinnegare le Primarie se non la paura di perderle; ai secondi, che «Ognuno deve essere consapevole che, in base alle proprie scelte, può precostituire le condizioni di una sconfitta». E soprattutto che in virtù della sua storia non accetta «lezioni di come si sta nel centrosinistra. Non le accetto da nessuno».

Aspetterà che vengano prese delle decisioni, ma non ritirerà la sua candidatura. Questo vuol dire che senza il sostegno dei partiti potrebbe non vincere, ma significa pure che senza il suo sostegno i partiti non possono andare molto lontano per un motivo evidente: in tanti stanno già con lui, dalla sua parte.

La parola adesso al centrosinistra.