La favola del Bosco conferma Movimprese: voglia di serenità

I numeri di Movimprese. La voglia di dimenticare il Covid e ritagliarsi un attimo di tranquillità. I numeri del Bosco delle Favole a Cassino: evento nel Centro Italia. Con le misure anti covid ancora più visitatori. I benefici degli investimenti. L'indotto sugli alberghi. Visitatori da tutta l'Italia. Ma anche dall'estero

Come nel Dopoguerra. C’è la stessa voglia di dimenticare, mettere da parte il passato, cancellare al più presto i mesi con la paura di toccare qualunque cosa, dover lavare tutto, vivere dietro una mascherina. I numeri sono numeri: li ha analizzati Movimprese, l’osservatorio delle Camere di Commercio del Lazio. E dicono che c’è la stessa aria di boom economico che si registra dopo le grandi crisi. Il secondo trimestre del 202 è “all’insegna di un ulteriore deciso avanzo che appare coerente con i segnali di ripesa dell’economia superiori alle attese”.

Il comparto che registra l‘impennata più consistente è quella del tempo libero, dei viaggi, dell’intrattenimento. Perché il desiderio è quello di riprendersi subito ciò a cui si è dovuto rinunciare per un anno.

La favola del Bosco

Il Bosco delle Favole 2021

Tendenza e numeri che trovano conferma direttamente sul campo. Il Bosco delle Favole è diventato in soli quattro anni uno dei parchi tematici più frequentati nel Centro Italia. Un trend che ha dovuto fare i cinti con la pandemia e le sue regole.

L’intuizione è stata quella di prendere 110mila metri quadrati di bosco che si trovano a ridosso del centro urbano di Cassino. Salvati per decenni dalla Legge: lì c’erano le antiche terme Varroniane, a due passi ci sono le mura della villa romana di Marco Terenzio Varrone, uomo vissuto ai tempi di Cesare, finito nelle liste di proscrizione di Ottaviano e di Antonio.

L’intuizione è stata quella di non toccare un solo centimetro di quel bosco. Ma trasformarlo nel set di un’immensa serie di favole. Usando scenografie in legno ed impiegando decine e decine tra comparse, attori, costumisti, attrezzisti, musicisti, esperti nelle luci e nella scenografia.

In pochi anni è diventata una tappa obbligata. Perché te la trovi a due passi dall’autostrada e se stai andando in vacanza, spostandoti tra il Nord ed il Sud dell’Italia, una tappa interamente dedicata ai bambini ce l’hai lì a portata di mano. L’intuizione è stata di Domenico Durante. Che non a caso, nella vita fa l’event manager.

Il prima ed il dopo

I personaggi nel Bosco delle Favole 2021

I numeri di Unioncamere e Movimprese tracciano un’Italia ed un Lazio con la voglia di reagire. Domenico Durante conferma: «Esiste un prima e un dopo il coronavirus. In tutte le cose. E il Bosco delle Favole non rappresenta un’eccezione».

Gli indicatori dicono che la gente sta reagendo, si sta muovendo.

«In questi primi quattro week end abbiamo registrato un incremento delle visite del 17% rispetto all’anno scorso. Ricordo che nel 2020 Il Bosco delle Favole è stato l’unico parco tematico dopo i “colossi” Rainbow Magicland e Zoomarine a riaprire in sicurezza. Abbiamo ridotto di un quarto la nostra capienza ed abbiamo adottato tutte le misure necessarie per far divertire tutti in sicurezza». (Leggi qui La fiaba più bella: riapre il Bosco delle Favole).


Eppure dovrebbe essere un periodo di paura, c’è la variante Delta in giro. Come spiega questo aumento di visitatori?

«Ci sono diversi fattori. L’anno scorso di questi tempi eravamo ancora in piena pandemia. Molti avevano paura di uscire e di frequentare altre persone. Ora c’è voglia di stare fuori, tant’è che sono aumentati i tempi di permanenza all’interno del parco. Tutti gli accorgimenti che abbiamo sviluppato per tutelare la salute dei nostri ospiti ci permette di farli sentire al sicuro. Insomma abbiamo investito bene».

Anche questo è un fattore evidenziato da Movimprese: è ripartito meglio chi ha investito.

«Certamente. Abbiamo prodotto un investimento pari al 70% sull’aspetto qualitativo degli spettacoli, sulla sicurezza e sulle attrazioni. Questo grazie anche ai fondi messi a disposizione del governo e da sponsor attenti al territorio come la Banca Popolare del Cassinate. Con la quale personalmente ho una collaborazione che va avanti da dieci anni».

L’ingresso del Bosco
Movimprese registra anche la preoccupazione dei consumatori. Il Green Pass è un’opportunità o un problema?

«Dal 6 agosto per accedere al parco sarà necessario il Green Pass. Le regole sono regole per tutti e vanno rispettate. Mi sarei aspettato una deroga soprattutto per le strutture, come la nostra, in cui le attività si svolgono solo all’aperto. Vogliamo, però, essere costruttivi, adotteremo tutte le misure richieste dal decreto anche se le disposizioni renderanno l’attività di controllo e gestione più complessa ed onerosa per l’organizzazione».

A Roma e Milano ci sono state proteste contro il Green Pass. Negli stessi giorni c’è stata l’ondata di prenotazioni del vaccino. Secondo lei ci potranno essere delle ripercussioni negative sul numero delle visite?

«Guardi noi già l’anno scorso abbiamo elaborato un sistema di prenotazione online che ci permette di tenere sotto controllo gli accessi e di evitare assembramenti all’ingresso. L’importante è che non si degeneri nell’allarmismo sterile. Questo ci preoccupa perché il comparto turistico non può subire e permettersi altre battute di arresto».

Questo del divertimento è un comparto che sviluppa molto indotto. Nel vostro caso, genera movimento per ristoranti ed alberghi. nello stesso tempo, questo è un territorio celebre per l’incapacità nel fare squadra.

«I numeri dicono che anche negli alberghi abbiamo generato un aumento di presenze. In questo primo mese tutte le strutture convenzionate con Il Bosco delle Favole ha registrato un’occupazione media del 90%. E ci attendiamo dati positivi anche per il mese di agosto».

Movimprese dice che ci stiamo spostando, che c’è un via vai su e giù per l’Italia. Più italiani o stranieri visitano il parco?

«Il 93% dei visitatori quest’anno è italiano. Il restante 7% è relativo agli ospiti di altra nazionalità. Molti provengono dalla Germania, dalla Polonia, dal Belgio e dalla Francia. Inoltre il nostro “pubblico” proviene prevalentemente dal centro sud Italia: le regioni interessate sono Lazio, Toscana, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia e Basilicata».

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