La favola interrotta di Corsetti ma il Sora può regalargli un lieto fine

L’esperto attaccante si sta rivelando uno dei trascinatori della capolista bianconera che sogna la promozione. La storia di una promessa mancata: a 20 anni ha sfiorato l’approdo in Serie A nel Chievo, poi è diventato un “califfo” del calcio di provincia

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

È proprio vero: il treno giusto passa solo una volta nella vita. E quello di Claudio Corsetti è sfrecciato via a maggio del 2006 quando non aveva neppure 20 anni. Non è riuscito a prenderlo per colpe non solo sue ma fatto sta che è rimasto a piedi e non ha potuto cogliere l’occasione che tutti i giovani calciatori vorrebbero avere. L’attaccante, punto di forza della capolista Sora, è stato ad un passo dalla Serie A grazie al Chievo che lo aveva seguito e bloccato. Ma il grande sogno è sfumato a causa della squalifica di un anno dopo la maledetta partita Aprilia-Monterotondo del 7 maggio 2006 finita in rissa.

A distanza di 16 anni, se ci ripensa, rabbia ed amarezza lo assalgono ma Corsetti non si è arreso e si è ritagliato uno spazio importante tra Serie C e D. In questa stagione è uno dei trascinatori (3 gol e giocate super) del Sora in vetta dopo 8 giornate con 21 punti (+ 3 dal Gaeta) e reduce da 9 risultati utili consecutivi compresa la Coppa Italia.

Un “califfo” del calcio di provincia

A 36 anni Claudio Corsetti è diventato uno dei top-player dei campionati minori. Una garanzia sul piano della qualità e della corsa. Tanta esperienza da mettere al servizio dei giovani, Ed al Sora sta dimostrando tutto il suo valore.

“Ho iniziato a giocare con la Vis Velletri (il club della città dove è nato ndr) militando nelle giovanili fino a 17 anni quando giocai in Eccellenza – racconta l’attaccante bianconero – Mi comportai abbastanza bene tanto da essere ingaggiato l’anno successivo dall’Aprilia in Serie D”.

Corsetti è esploso nella squadra pontina tanto da suscitare l’interesse di società di Serie A ed in particolare del Chievo. “Sfiorammo la Serie C2 perdendo il campionato solo all’ultima giornata – ricorda non senza rimpiantiPurtroppo in Aprilia Monterotondo ci fu una rissa dove non fui coinvolto ma che di fatto ha pregiudicato la carriera. Ero stato ceduto al Chievo Verona, ma fui squalificato per un anno”.

E il famoso treno è filato via.

La ripresa tra i dilettanti, la Serie C 

L’attaccante del Sora comunque non si è perso d’animo. E scontata la squalifica è ripartito. “Ho ripreso dai dilettanti, Aprilia in primis, prima di giocare 5-6 stagioni in Serie C tra Sorrento, Cuneo e Racing – ha continuato Corsetti  – Poi sono tornato vicino casa giocando soprattutto in D tra Latina, Albalonga e Trastevere. E da questa stagione sono al Sora”.

Un percorso lungo, ricco di vittorie, gol e qualche delusione. Alla fine si è portato in dote 340 partite tra Serie C e D. “Il momento più bello della mia carriera è rappresentato dalle 2 finali playoff per andare in B con la maglia del Sorrento – ha svelato – Ricordo una partita: perdevamo 3-1, entro in campo e vinciamo per 4-3, memorabile. L’esperienza più brutta, come ho già detto, ad Aprilia. Perdemmo il campionato all’ ultima giornata con la lunga squalifica che mi è costata tanto”.

Messi, Ronaldo e Ronaldinho gli idoli

Non si ritiene un vero e proprio bomber anche se in carriera ha contato qualcosa 150 gol segnati. “Non sono mai stato un cannoniere pure se nelle giovanili giocavo attaccante e segnavo molto – si descrive Corsetti – Poi sono stato spostato esterno per sfruttare la mia velocità. Credo di essere un giocatore dotato di buona tecnica. Finora sono sicuro di aver realizzato oltre 150 gol e fornito altrettanti assist. A Latina le reti più belle partendo palla al piede dalla mia area. I miei idoli sono Messi che è il calcio. Poi Ronaldo il Fenomeno ed il primo Ronaldhino”.

Il futuro? “Mi vedo ancora calciatore, fino a quando il fisico me lo permetterà sarò in campo – ha proseguito la punta bianconera – Voglio restare a Sora ma prima darò tutto per portare i bianconeri in Serie D”.

Ora il Sora per vincere il campionato

Corsetti non si nasconde. E’ approdato al Sora per puntare alla promozione e contribuire a riportare il club sul palcoscenico che gli compete per blasone ed ambizioni. “Mi sto trovando benissimo con tutti, dai compagni allo staff tecnico. Una società magnifica ed un ambiente stupendo – ha sottolineato ClaudioSapevo della storia e del calore della piazza, un’esperienza finora stupenda. L’obiettivo stagionale è quello di fare bene ed aiutare i compagni a raggiungere l’obiettivo di vincere il campionato. Siamo una squadra forte ma il campionato è difficile e nessuno ti regala nulla. Dobbiamo sempre giocare con l’intensità mentale e di gioco mostrata nella gara con il Gaeta dove siamo stati perfetti”.

Il treno giusto passa solo una volta ma il Sora può regalargli un bel viaggio lo stesso.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright