La favola moderna scritta con la divisa antica dei carabinieri

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La lezione di modernità con la divisa più antica tra le nostre Forze Armate.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Usi ad obbedir tacendo e tacendo morir: i carabinieri sono stati a lungo una delle poche certezze di questo Paese. Ed una fonte inesauribile di esempi. 

Prendete la storia di Salvo D’Acquisto, il giovane vice brigadiere che si accusò di un attentato che non aveva compiuto. Fece così liberare i 23 uomini ed il ragazzino che stavano per essere fucilati dai nazisti.

O il brigadiere Gaetano Monda che durante un’eruzione del Vesuvio, mentre la popolazione fuggiva sotto la pioggia di lapilli, portò in salvo parecchie persone sepolte dalle macerie delle case crollate. E addirittura portò al sicuro i detenuti rinchiusi nel carcere che stava per crollare.

Ma ci sono anche storie da film. Come quella del brigadiere Mario Trotta di Esperia che tra il ’93 ed il ’94 si infiltra in un’organizzazione di trafficanti di droga. E la disarticola: grazie a lui la banda viene smantellata, ventisette persone vengono arrestate, 120 chili di cocaina sequestrati.

Il sacrificio di Salvo D’Acquisto

Se scorrete l’elenco dei carabinieri insigniti di medaglia al valore civile o militare, troverete gente che ha messo la sicurezza degli altri prima della propria vita. In ogni situazione, in ogni condizione, senza nulla a pretendere in cambio: per senso del dovere.

I carabinieri devono avere rigore, contegno, portamento. Fino a qualche tempo fa, prima di sposarsi dovevano chiedere il permesso e far verificare la condotta e la moralità della signorina di cui intendevano chiedere la mano.

È anche per questo che oggi dobbiamo dire grazie all’Arma dei Carabinieri per il grandissimo gesto esempio di civiltà e modernità nell’Arma più antica tra le nostre Forze Armate. In una masseria del brindisino, con il classico picchetto in alta uniforme e le sciabole sguainate a formare l’arco sotto il quale far passare gli sposi, si sono uniti in matrimonio l’appuntato scelto Angelo Orlando in servizio a Palazzo Chigi ed il parrucchiere Giuseppe Pezzuto.

Più di ogni parola è l’azione a contare. Ed a dare l’esempio. Di civiltà e di apertura. E nessuno poteva dare l’esempio in modo più forte di come hanno fatto, ancora una volta, i carabinieri.

Senza Ricevuta di Ritorno