La fine rigorosa dei lavori sulla frana è… presunta

Il cartello messo a settembre prometteva che il cantiere sulla frana Calzatora sarebbe stato ultimato entro 120 giorni. Ci siamo... Anzi no. La data era presunta

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Si gioca tutta intorno ad un termine, “presunta”. Passa da lì la via d’uscita per una situazione che, altrimenti, rischia di essere particolarmente complicata per l’amministrazione comunale anagnina.

Come si sa, di una cosa si dice che è “presunta” quando si vuole fare una previsione. O dare un parere su un tema di cui si è ragionevolmente sicuri ma senza mettere le mani sul fuoco. Se non altro per evitare figuracce, dopo essersi impegnati in pubblico.

In questo caso il riferimento è alla zona della Calzatora di Anagni. Zona che dal 2 gennaio del 2021 è (come sanno anche, è il caso di dire, i sassi), ostaggio di una frana che ha di fatto tagliato fuori un intero quartiere dalla normale circolazione cittadina.

La data finale… è presunta

I lavori sulla frana

Il sindaco Daniele Natalia e la sua amministrazione avevano più volte garantito interventi in tempi rapidi. A settembre del 2022 era stato sistemato nella zona un cartello in cui si metteva in evidenza la partenza dei lavori per la sistemazione del tratto. Con la durata di 120 giorni.

A partire dal 26 di settembre, saremmo ormai arrivati in queste ore alla conclusione. Ma qui giunge in soccorso, come detto, la finezza lessicale. La durata dei lavori è sì di 120 giorni. Ma si tratta di una stima “presunta”. Ed infatti quelli che passano oggi nella zona, vedono lavori bloccati, la strada chiusa e, ovviamente, la frana ancora al suo posto.

Ci sarebbe da criticare il ritardo; se non fosse appunto per quel “presunta”, che consente di poter giocare sull’ambiguità delle parole. E poter quindi spuntare ancora un po’ di tempo.

Il problema della frana bis

Daniele Natalia

Il rallentamento nasce, in effetti, da problemi rilevanti. Non ultimo il fatto che un ulteriore smottamento, dopo la frana che nel 2021 aveva provocato la chiusura del tratto, ha anche creato dei problemi alla rete per il gas. Con la conseguenza che bisogna ovviamente prima risistemare quella rete per poi procedere, eventualmente, alla sistemazione del tratto stradale vero e proprio.

Ed è qui che, stando ad alcune indiscrezioni, arrivano i problemi. Sembra che infatti, all’interno dell’Ufficio Tecnico, qualcuno nutra un po’ di dubbi riguardo alla possibilità di completare in tempi umani il lavoro di risistemazione dell’impianto del gas. Pare si stia ancora aspettando l’approvazione del preventivo per i lavori di sistemazione.

Un rallentamento che potrebbe, a cascata,  provocare l’ulteriore rallentamento dei lavori di sistemazione della vera e propria. Che a questo punto non potrebbe essere completato prima della prossima primavera. In ritardo rispetto a chi, a suo tempo, aveva giurato che l’inaugurazione della strada riaperta dopo la sistemazione della frana sarebbe stato uno degli elementi più significativi della campagna elettorale. Mentre, con ogni probabilità la frana rimarrà lì a fare mostra di sé. Salvo miracoli. Ovviamente presunti.