La firma c’è: nasce la GigaFactory di Fincantieri

La firma c'è. Nasce a Cassino il polo delle batterie al litio di Fincantieri. Un progetto di filiera che punta su ricerca, sviluppo e produzione. Capace di dare una prospettiva all'area industriale per i prossimi vent'anni

«Ma perché non lo fate direttamente a Cassino? Vi mettiamo a disposizione tutto noi»: nasce da un azzardo dell’allora presidente del consorzio industriale Cosilam Marco Delle Cese lo ‘scippo’ alla Motor Valley della prima Gigafactory nel centro Italia. È la prima fabbrica di batterie al litio per automobili e per imbarcazioni: «È l’equivalente di ciò che fino a ieri è stato possedere un pozzo di petrolio» commentò all’epoca il presidente di Unindustria Cassino Francesco Borgomeo. Quell’azzardo ha condotto oggi alla firma che dà il via libera all’operazione che Alessioporcu.it aveva annunciato un anno fa. E che garantirà il futuro industriale dell’area Cassinate per i prossimi vent’anni. (Leggi qui l’articolo di maggio 2021: Fincantieri pronta a scommettere su Cassino).

Stavano per farla in Romagna

Marco Delle Cese

Tutto nasce da un incontro casuale. Un ingegnere dell’università di Cassino era passato al Cosilam per salutare il presidente. «Forse non ci vedremo per un po’ – disse il ricercatore – con ogni probabilità andremo nella Motor Valley a proseguire le nostre ricerche e realizzeremo lì la GigaFactory».

Marco Delle Cese aveva appena congedato l’industriale Nicandro Rossi. Era andato pure lui a salutarlo: dicendogli che la nuova organizzazione Stellantis prevedeva la dismissione del Polo Logistico ed il ritorno nello stabilimento Cassino Plant delle lavorazioni fatte in quei capannoni.

In pratica, quando l’ingegnere Unicas è andato a salutare, Marco Delle Cese si era appena ritrovato un capannone industriale libero. In meno di dieci minuti a provato ad infilarci la Power 4 Future, joint ventur di Fincantieri per la produzione di batterie ad alto potenziale.

Non è stato solo un capannone a fare la differenza. L’allora presidente del Cosilam si è attivato per costruire subito una linea di dialogo diretta con il polo di ricerca Unicas, il suo spin off E-Lectra animato dal professor Giuseppe Tomasso spoecializzato nella ricerca sulle batterie; con il Comune di Cassino, la Banca Popolare del Cassinate, la Regione Lazio con l’allora Capo di gabinetto Albino Ruberti e quindi Nicola Zingaretti. (Leggi qui l’uomo che sussurrava ai cavalli elettrici).

Un contratto di filiera con Fincantieri

Power4Future

L’operazione Cassino è stata annunciata alla Borsa Italiana da Fincantieri un anno fa. Prevede un accordo di filiera: mette a sistema ricerca, produzione e sviluppo nell’area industriale Cassinate. (Leggi qui: Fincantieri approda a Cassino: riparte lo sviluppo industriale e leggi l’analisi Perché P4F è l’operazione più importante dai tempi di Fiat).

Nasce da lì l’idea rivoluzionaria messa a punto da Francesco Borgomeo: far diventare l’insieme dell’indotto Stellantis un vero e proprio Tier One: un fornitore di primo livello che parla e contratta alla pari con il colosso automobilistico. Power 4 Future è uno dei protaginisti.

Il sigillo finale

Francesco De Angelis

Con la firma messa oggi nasce a Piedimonte San Germano il centro di produzione industriale di batterie al litio per la mobilità sostenibile. Il sigillo finale di all’operazione nazionale con Power4Future di Fincantieri è stato posto questa mattina dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio Industriale del Lazio.

La riunione si è svolta nella sede di Cassino del Consorzio. Ha visto l’approvazione della delibera con cui si è dato il via libera alla sottoscrizione dell’atto di compravendita del Polo della Logistica e della Flessibilità a favore della Power4Future.

Nella struttura di Piedimonte San Germano dove operavano le linee di Nicandro Rossi nascerà il centro di produzione nazionale di batterie al litio generando, così, l’avvio di un nuovo segmento industriale in provincia di Frosinone.

I dettagli del contratto

Un contratto di compravendita curato nei minimi dettagli, sul qualehanno lavorato il presidente del Consorzio Industriale Francesco De Angelis e l’allora Capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti.

Prevede una serie di investimenti su tutto il territorio. Tra i molti punti previsti dall’accordo c’è una convenzione quadro con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Attiverà una serie di contratti per il finanziamento o co-finanziamento di attività di ricerca, dottorati industriali, assegni di ricerca.

È previsto un piano di assunzione di almeno 45 unità di personale, la stipula di una convenzione per un progetto di rete per la realizzazione di investimenti di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo del territorio; l’ingresso in partenariato per almeno un biennio nella fondazione dell’Istituto Tecnico Superiore Meccatronico del Lazio di Frosinone con sede operativa a Pontecorvo. Infine la presentazione di un piano di investimenti per un valore complessivo non inferiore a 20 milioni di euro.

Firma epocale

«Quella che abbiamo approvato oggi è una delibera epocale» ha affermato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis. «Oggi il Consiglio di amministrazione ha dato il via libera alla creazione di un nuovo polo industriale altamente tecnologico e di fama internazionale».

«Questo progetto ha una visione ampia e a lungo termine. Ha una finalità che non è solo quella di creare un centro di produzione, ma che vede un investimento diretto sul territorio: assunzioni di personale, finanziamenti in ambito di ricerca scientifica, partnership con il meccatronico. Questi dati evidenziano la portata di un progetto che getta le basi per scrivere una nuova pagina della storia economico-industriale di questo territorio».

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright