La grande fuga dalla chat: ribellione nei giovani Dem

I giovani Dem si ribellano al Partito Democratico. E abbandonano la chat. Reclamano il loro riconoscimento politico e la fine della stagnazione. Che dura da tre anni: 18 mesi di commissariamento e 6 dal Congressi, nei quali nulla è cambiato

Alberto Simone

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Achille Migliorelli ha abbandonato. Arianna Volante ha abbandonato. Matteo D’Aliesio ha abbandonato. Giulia Capitanio ha abbandonato. Il segnale dei Giovani Democratici di Cassino arriva nella tarda mattinata. Lasciano la chat degli iscritti del Pd e quella del direttivo.

Nessun messaggio a motivare il gesto, infatti nessuno si accorge subito del loro esodo. Cosa è successo, dunque? “Escluderei che si tratti di un errore, visto che hanno abbandonato tutti insieme. E anche che abbiano fastidio per le notifiche. Ci sono motivi ben più seri” spiega uno degli esponenti del Direttivo locale del circolo Dem.

Il grande esodo dalla chat

Enzo Salera e Marino Fardelli

Riavvolgiamo il nastro: a dicembre si è celebrato il congresso del circolo Pd di Cassino dopo due anni e mezzo di commissariamento. Alla guida è stato confermato il commissario Romeo Fionda che aveva traghettato il Partito dopo l’addio di Marino Fardelli avvenuto a ridosso delle Comunali del 2019: non si giunse ad una candidatura unitaria ma furono necessarie le Primarie e l’ex sindaco Petrarcone non partecipò; Fardelli la visse come un suo fallimento e si dimise. Come se si trattasse della ideale chiusura di un cerchio il senatore Bruno Astorre (che impose le Primarie nel 2019) lo scorso dicembre aveva voluto presenziare al Congresso. (Leggi qui A Cassino nasce il Pd targato Salera).

Cosa è cambiato da allora? Nulla. Il Pd non ha ancora una sede a Cassino: si era prospettata l’ipotesi di autotassare gli iscritti e il direttivo per affittare un locale; nulla è stato fatto in tal senso. Nulla è cambiato sul piano politico: il Partito non incide sulle scelte del Gruppo Pd in Consiglio comunale. Tutto è appiattito sulla figura del sindaco ed il Partito nella sua autonomia non incide. Su nulla. Esattamente come prima del Congresso.

Un esempio? Si doveva provvedere alla nomina del vice segretario. In pole c’era il nome dell’attivista dei giovani dem Matteo D’Aliesio. Quella nomina non è mai avvenuta. Anche per questo, ma non solo per questo, Matteo D’Aliesio e il gruppo dei giovani del Pd hanno deciso di lanciare un segnale. Lo hanno fatto abbandonando la chat di whatsapp.

Via pure l’assessore

Luca Fantini e Arianna Volante

Con i giovani ha sbattuto la porta della chat anche l’assessore Arianna Volante, eletta in Consiglio comunale in quota Giovani Democratici e dal 2021 nominata in giunta dal sindaco Enzo Salera.

L’assessore distinguere i piani. E dice: “I Giovani Democratici sono ovviamente a pieno sostegno dell’amministrazione Salera e in perfetta sintonia con la Federazione Provinciale del Pd. Non c’è un problema nel Pd o nell’amministrazione. C’è un problema nel circolo di Cassino, che va affrontato”.

Non aggiunge altro, l’assessore.

Il silenzio del Segretario

Romeo Fionda

Il segretario di circolo Romeo Fionda, indirettamente chiamato in causa dai giovani dem, si nega al telefono. Il sindaco Enzo Salera fa il disinteressato e giura di essere concentrato solo sull’attività amministrativa: nel pomeriggio ha riunito la giunta, una breve pausa e poi la riunione di maggioranza. A lui, del resto, dell’immobilismo del Pd interessa poco o nulla, e probabilmente avere un circolo silente, non dispiace affatto.

I giovani, invece, reclamano i loro spazi e chiedono al Segretario e al Direttivo di dare una svolta e di iniziare a fare politica in maniera seria. Sono ormai tre anni che il circolo è commissariato: 18 mesi con un Commissario e quasi 6 mesi con un Segretario. Ma tra le due fasi non si registrano differenze sostanziali. Neanche minime.

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