La grandi divisioni nel centrodestra per Cassino 2024

Tra primarie e ferite (vecchie e nuove): caos a destra. Dopo le Regionali ancora maggiori divisioni. Musica per le orecchie di Salera

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il momento di muovere le pedine è questo. Archiviate le Regionali, ora che non ci sono elezioni di qualunque genere dietro l’angolo, nel Centrodestra di Cassino si iniziano a compiere le prime mosse sulla scacchiera delle Comunali 2024.

Ad impostare il gioco è il risultato delle ultime elezioni: le Regionali di febbraio con il trionfo di Pasquale Ciacciarelli nella lista della Lega, ben 14mila voti che per la regola delle percentuali provinciali non sono bastati a rieleggerlo in Regione ma sono stati più che sufficienti per reclamare un assessorato in Giunta. Sostenuto dalla squadra storica di Mario Abruzzese, a Cassino è stato il candidato che ha raccolto il maggior numero di voti: circa 1.500, praticamente più del 10% di quelli ottenuti in tutta la provincia di Frosinone. Hanno pesato, molto, nelle scelte della Lega quando è stato il momento di definire la squadra del governatore Francesco Rocca

Peseranno ancora di più quando si riunirà il tavolo del centrodestra regionale per ragionare sulle candidature nella grandi città. Esattamente come è stato fatto in questi giorni per la provincia di Latina. Ciacciarelli – Abbruzzese potranno rivendicare la scelta su Cassino in nome della Lega, se lo vorranno.

Ipotesi Primarie nel centrodestra

Pasquale Ciacciarelli

Il barometro interno alla Lega nella provincia di Frosinone segna il tempo stabile. Il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e l’area Ciacciarelli Abbruzzese ora hanno ben chiaro in mente che conviene remare nella stessa direzione. (Leggi qui: Forza Italia o Lega, sempre loro comandano).

Cassino è uno dei pochi grandi comuni della Ciociaria rimasto nelle mani del Centrosinistra: In vista delle Comunali 2024 l’obiettivo minimo del centrodestra sarà il tentativo di riconquistarlo. Ma occorre un nome di peso, una visione nuova delle cose, una squadra ampia e per nulla simile a quella che quattro anni fa autoaffondò l’amministrazione di Carlo Maria D’Alessandro. Pasquale Ciacciarelli per adesso inizia ad impostare la strategia: “L’anno scorso a Frosinone abbiamo fatto le Primarie e la scelta è risultata vincente, credo si possa ripetere l’esperienza anche a Cassino il prossimo“.

I nomi non mancano. Il consigliere comunale Benedetto Leone non fa mistero delle sue velleità; sempre restando nella compagine “abruzzesiana”, un candidato pronto a scendere in campo è anche l’ex consigliere comunale Gianrico Langiano. Ma si ragiona anche su uno skill nazionale ed in questi giorni sono stati avviati con discrezione alcuni contatti. Hanno riguardato personaggi di Cassino che operano su realtà professionali molto grandi.

I Fratelli di Gabriele

Carlo Maria D’Alessandro (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Bisognerà inevitabilmente confrontarsi con quello che su scala nazionale è il maggior Partito della coalizione. E che lo è stato alle Politiche. In Fratelli d’Italia l’avvocato Gabriele Picano è stato il primo a ventilare l’ipotesi delle primarie. Alle Regionali di febbraio ha ottenuto oltre mille voti a Cassino ed anche lui intende farli pesare nel momento delle scelte. 

I nomi da mettere sulla scacchiera? Non sono un problema. Lo sono invece le ferite ancora aperte e le ruggini che si sono create nel Partito con il voto di un mese fa Infatti: tra i maggiori sostenitori di Gabriele Picano ci sono l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro ed il consigliere comunale Franco Evangelista. Giurano che mai e poi mai saranno al fianco di Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, che non ci sono margini per costruire un progetto che li veda nuovamente insieme come nel 2019.

L’ex primo cittadino è intenzionato a tornare in campo: o come candidato sindaco o in una coalizione oppure come consigliori politico. Pone però il veto su Rossella Chiusaroli e gran parte di Forza Italia: è stato il Partito che ha staccato la spina alla sua amministrazione nel 2019. Oggi D’Alessandro ribadisce: “Non starò mai con chi ha tradito“. Ferite aperte anche con Benedetto Leone: i supporter dell’ex sindaco non vogliono costruire nessun progetto con il consigliere comunale che fu suo vice, insieme a lui poi diede vita al movimento Liberi e Forti ma lo lasciò per tornare nell’alveo di Abbruzzese.

Avversari interni

Gabriele Picano

Al momento arrivare ad una sintesi sembra molto difficile. Molto più probabile che l’area si presenti con due diversi candidati.

C’è poi una partita nella partita, tutta interna a Fratelli d’Italia. Perché ad una candidatura punta anche l’area della portavoce cittadina Angela Abbatecola. I rapporti con Gabriele Picano spesso sono stati conflittuali per le loro differenze di base politica. Si impegnano ad individuare di volta in volta un equilibrio.

Al quale è estraneo Fabio Marino, fondatore e presidente di Destra Nuova nonché marito di Angela Abbatecola. Negli interventi di queste settimane non nomina mai Gabriele Picano ma il riferimento è chiaro soprattutto quando evidenzia che nel 2024 deve lasciare spazi ad altri “A costui – dice Marino – vorrei affettuosamente ricordare che è reduce da una lunga serie di bocciature, fin dal 2011. Spedito all’opposizione in quell’anno con Forza Italia, da allora non ha più toccato palla. Particolarmente grave, a mio giudizio, quest’ultima sconfitta: Fratelli d’Italia è al suo massimo storico eppure lui raggranella un migliaio di voti nella sua città, in cui avrebbe dovuto fare il botto”.

Punta ad una sua candidatura? marino assicura di no “Non nutro velleità personali, ma combatterò fino in fondo per evitare l’ennesima debacle del mio sistema di riferimento politico. Credo che si debba spiegare al Candidato Eterno che non può pensare di trascinare nel baratro la coalizione di Centrodestra, cercando di esserne il capo“.

Musica per le orecchie di Enzo Salera. Il Centrosinistra probabilmente non arriverà unito nel nome del sindaco uscente alle prossime elezioni. Ma a destra, a quanto pare non va certamente meglio.