La leadership sul campo di Zingaretti più forte dei ruoli

L’attacco frontale a Matteo Salvini sulle vaccinazioni fa emergere il Governatore ma anche qualcosa di più. Come se Zingaretti volesse concorrere per premier oppure provare a riprendersi il partito al congresso. O magari entrambe le cose.

Nicola Zingaretti insiste sul tema della vaccinazione. Ieri l’attacco frontale al leader della Lega Matteo Salvini ed alle parole pronunciate durante la sua visita a Frosinone: “Spingere i giovani a non vaccinarsi equivale ad un incentivo alla diserzione in guerra”. (Leggi qui Salvini: “No ai vaccini baby, si ai termovalorizzatori”).

Poi aveva detto il Governatore del Lazio: “Colpisce che si definiscano patrioti dei politici che sono contro gli italiani. Lasciare fuori dalle scuole ragazzi che non vogliono vaccinarsi è una follia. Una moral suasion per aggredire le ultime sacche. Ecco, fa rabbia poi vedere dei Soloni della politica che strizzano l’occhio ai “no vax” mentre migliaia di operatori sanitari lavorano terrorizzati nei reparti”.

Matteo Salvini (Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Oggi Nicola Zingaretti ha rincarato la dose. Rilevando: “Basta chiacchiere! Chi ha responsabilità si vada a vaccinare e inviti tutti a farlo. La cultura no vax nel corso di una pandemia è ancora più pericolosa. È fatta di rifiuti espliciti ma anche di furbizie, omissioni, messaggi sbagliati e silenzi. In questi momenti si vede davvero chi è in grado di guidare un grande e straordinario Paese come il nostro verso la libertà dal Covid”.

Il doppio aspetto di Zingaretti

C’è una doppia veste. Quella amministrativa di presidente della Regione Lazio, con Roma che in questo momento sta pagando il prezzo più alto sul fronte dei nuovi contagi (il 10% di quelli dell’intero Paese) per via della variante “azzurra”, quella cioè legata ai festeggiamenti per la vittoria dell’Europeo. Come presidente del Lazio Zingaretti è in trincea dal primo momento.

Nicola Ottaviani

Ma c’è anche un aspetto politico. L’attacco frontale a Salvini. Nicola Zingaretti non è più da mesi il segretario nazionale del Pd, ma ogni tanto quel ruolo continua ad esercitarlo lui.

Il che lascia presumere due possibili scenari: la possibile candidatura a premier del centrosinistra quando si tornerà alle urne oppure la volontà i riprendersi il Partito quando si celebrerà il nuovo congresso. Perché adesso Zingaretti ha acquisito gli anticorpi per tenere sotto controllo le correnti.