La Lega brucia il terzo candidato: scarica pure Lena

Nuovo colpo di scena. La Lega scarica il candidato che aveva imposto agli alleati. E che avevano accettato. Scaricato con un comunicato. Il professor Claudio Lena è il terzo bruciato in pochi giorni

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

E adesso sono tre. La Lega brucia il terzo candidato sindaco di Cassino in meno di un mese. In serata ha dato fuoco anche a Claudio Lena: il professore che aveva individuato domenica mattina (leggi qui Lega, fumata grigia da Ciamarra: ipotesi Lena. Ma dipende da Durigon), condiviso al pomeriggio (leggi qui Via libera a Lena: Abbruzzese dice si a Gerardi per la candidatura unitaria), rischiato di perdere alla sera (leggi qui Colpo di scena: Lena si ritira. «Non mi candido a sindaco»). Lo stesso che poi era andato a cercare disperatamente il lunedì mattina, imponendolo agli alleati, ‘prendere o lasciare‘ (leggi qui Il ricatto della Lega: o accettate Lena o andiamo via. Firmano Forza Italia e Udc. FdI aspetta martedì), raggiungendo l’accordo con Forza Italia e Udc. A distanza di ventiquattr’ore dall’intesa la Lega scopre che Claudio Lena non è buono più. È scaduto, come lo stracchino.

Scaricato a mezzo stampa

La comunicazione gliel’hanno mandata a mezzo stampa. Manco un documento politico condiviso dallo stesso tavolo che ventiquattr’ore prima lo aveva issato al rango di candidato. Scaricato e bruciato. Come una signorina di strada finita nelle sadiche mani politiche del compagno occasionale sbagliato.

L’incombenza la assume Carmelo Geremia Palombo, medico di professione e politico per passione. Con la sua delicatezza chirurgica posa il bisturi della politica sul foglio e fa a pezzi il suo candidato.

Nel corso della riunione del 8 aprile nella quale si doveva condividere la candidatura di Cladio Lena come candidato unico per unire le forze di Centrodestra si è registrata invece nella stessa riunione la non condivisione della candidatura proposta da parte della portavoce di fdi Angela Abbatecola la quale si era impegnata a comunicare il giorno successivo l’adesione al progetto del centrodestra unito.

Non solo non è pervenuta alcuna decisione in merito ma dai quotidiani di questa mattina si è appreso invece che la stessa ha partecipato ad una riunione con altre forze civiche e politiche sostenendo di creare un cartello anti Lena.

A questo si aggiunge il logorio da parte di alcune forze politiche che hanno lavorato per non determinare un centrodestra unito.

La Lega che non ha voluto esprimere un proprio candidato ma ha individuato in Lena la persona che poteva rappresentare la garanzia per la tenuta del progetto politico prende atto con rammarico e profonda amarezza che non ci sono le condizioni per poter continuare”.

Senza un po’ di coraggio

Insomma, la Lega scarica il suo candidato perché Fratelli d’Italia, uno dei quattro alleati, tardava a dare la risposta.

Il professor Nando Ferrauti, insigne direttore del dipartimento Psichiatrico della Asl di Frosinone elogiato dalla Commissione Ue per le sue pratiche sanitarie, vi troverebbe validi spunti di riflessione. Oltre a quelli già emersi nei giorni scorsi. (leggi qui Scherzi a parte: la Lega brucia anche il candidato dell’Ugl).

La realtà è che la colpa non è né di Angela Abbatecola né dei Fratelli d’Italia. Più semplicemente: Palombo e gli altri hanno capito che il loro candidato non aggregava, come dimostra la riunione di martedì sera rivelata da Alessioporcu.it (leggi qui Il candidato può attendere: vertice per boicottare Lena. FdI ancora non firma). Così hanno deciso di mollarlo. Perché all’ora di pranzo Peppino Tedesco, il commercialista dell’Ordine Nazionale impegnato a tessere le liste di Lena, viene a sapere dall’ex vice presidente della Provincia Massimiliano MignanelliAllora si candida Carmelo, Claudio come l’ha presa?“.

Non era l’unico a saperlo. Dal momento che alle 17 circa c’è una telefonata di Salvatore Fontana, ciò componente dell’assemblea nazionale Pd in cui chiede “Ma allora si è ritirato Lena? Sappiamo per certo che si candida Palombo…“. E – ad adiuvandum – l’avvocato Francesco Malafronte del Polo civico che in un messaggio dice “Palombo sta valutando la sua candidatura“.

Un dato è certo. Alle 17:52 Alessioporcu.it ha domandato al professor Claudio Lena se fossero vere queste voci. Alle 18:29 il professor Lena ha risposto “Sono fake news!“.

Non sapeva niente. Era andato a vedersi tranquillo in tv la partita tra Juve e Ajax.

Il primo a leggere il comunicato di Palombo messo on line è stato Peppino Tedesco. Che all’inizio ha pensato ad uno scherzo. Appurato che non lo fosse ha commentato: “Secondo me qui ci stanno prendendo per il culo“.

La terza vittima data alle fiamme

Il professor Claudio Lena è il terzo candidato bruciato dalla Lega. Il primo era stato Massimiliano Mignanelli, in base ad un accordo intessuto dall’ex capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli e dall’onorevole Francesca Gerardi (leggi qui E sul tavolo della Lega arrivò il nome: Mignanelli sindaco). Ma poi scaricato anche lui come una signorina di malaffare. (leggi qui La Lega boccia Mignanelli e oggi annuncia il candidato).

Poi era stato il turno del candidato indicato dall’Ugl, Giuseppe Sebastianelli: consigliere comunale e serio professionista. (leggi qui La vendetta di Peppino. E le mosse di Francesca (Conte della Selvotta)). Lasciato a piedi dopo una notte di passione a Pontecorvo (leggi qui Scherzi a parte: la Lega brucia anche il candidato dell’Ugl).

Infine sembrava sbocciata la passione per il professor Lena.

Tutto era contro di lui, finanche la saggezza popolare: “Non c’è due senza tre“. È andata peggio: “Pensavo fosse amore… invece era un calesse“. Sul quale la Lega ha fatto un giro e poi gli ha dato fuoco.

Avanti un altro.