La Lega di Zicchieri e l’autogol di Battaglini

La metamorfosi della Lega targata Zicchieri. C'è più fila per salire sul suo Carroccio che davanti alle paline della fermata dei bus. Ma ora si controlla il biglietto e se si vuole salire per interesse allora si viene accompagnati alla porta. I sospetti sul caso Battaglini

Sono giornate infernali per l’onorevole Francesco Zicchieri, vicepresidente del gruppo dei parlamentari della Lega. Le grandi manovre sulla formazione del nuovo Governo lo tengono impegnato a Roma, ma lui a Frosinone viene ogni volta che può.

Molti scherzano sulla sua origine pontina, ma Zicchieri ha preso seriamente l’elezione in provincia di Frosinone, nel collegio nord della Camera. E su questo territorio il suo “peso” politico si sente. Eccome.

Nel giro di pochi mesi ha commissariato prima la gestione di Kristalia Rachele Papaevangeliu e poi quella di Fabio Forte. In Ciociaria ha naturalmente una sua guardia pretoriana, della quale si fida. Ma i tanti ingressi nella Lega non devono trarre in inganno: ci si mette in fila e si dimostra di avere idee, consenso, impegno e capacità programmatica e progettuale. Altrimenti, con la stessa facilità con la quale si entra, poi si esce di corsa.

Fra l’altro non è nemmeno semplicissimo aderire al Carroccio, perché alla fine si guarda alla storia politica di ognuno.

 

Adesso però Francesco Zicchieri ha un bivio importante davanti: se il Governo si farà, Giancarlo Giorgetti sarà sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio. In pratica l’uomo all’Havana di Matteo Salvini, quello inviato dietro le linee di Palazzo Chigi e del Movimento Cinque Stelle. Per governare certo, ma pure per controllare le strategie di Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.

Giorgetti dovrà lasciare l’incarico di presidente del gruppo dei deputati della Lega. Ruolo che potrebbe toccare proprio a Francesco Zicchieri. Il quale, pur continuando a venire sempre a Frosinone, dovrà per forza delegare alcune cose. Domani la Lega a Frosinone dovrebbe presentare il nuovo organigramma, proprio per questi scenari che si profilano all’orizzonte.

La Lega sta crescendo moltissimo nei sondaggi e anche sul versante delle adesioni. L’attenzione però resta massima. Per esempio Samuel Battaglini, rampante (dice lui) consigliere comunale di Patrica, ideatore della lista civica Forza Frosinone (ora dissoltasi dopo le adesioni di Enrico Cedrone, Domenico Fagiolo e Corrado Falcidia alla Lega), vorrebbe saltare proprio sul Carroccio.

 

Qualcuno però gli ha fatto notare che qualche giorno fa Samuel Battaglini si è fatto vedere a pranzo a Roma con Denis Verdini, ex fedelissimo di Silvio Berlusconi e poi di Matteo Renzi, “ingegnere” di quel Partito della nazione che sta alla Lega come un antilope sta ad un leone.

Il pranzo con Verdini, pubblicizzato da Battaglini (a meno di non voler credere che i direttori dei giornali abbiano assoldato uno stuolo di paparazzi commissionando foto dei suoi pranzi, che tra l’altro nemmeno pubblicano), ha creato perplessità in più di un esponente importante della Lega in provincia di Frosinone.

Considerando anche che Battaglini, prima della rottura clamorosa e durissima con Mario Abbruzzese, era stato un pasdaran dell’ex consigliere regionale. Magari alla fine Battaglini riuscirà ugualmente ad aderire alla Lega, magari con l’intercessione dell’immancabile Luca Sellari.

Ma quella foto con Verdini resterà agli atti.

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