Il coordinatore regionale della Lega convoca i quadri di Partito della provincia di Frosinone. E regola l'orchestra. Troppe tensioni. Il Gruppo che tenta di assediare Ottaviani. La polemica inutile sulla Tav. La necessità di una maggiore dialettica. Verso una scuola di Partito. E la nomina del direttivo provinciale
A brutto muso e con le parole ben scandite fuori dai denti: la Lega affronta il chiarimento, lava i panni macchiati durante settimane di tensione e lockdown. Senza far volare stracci, senza insulti né parole grosse: il coordinatore regionale Francesco Zicchieri nel pomeriggio a Frosinone ha lasciato sfogare tutti ma regolando con cura la tensione.
Il chiarimento
Appuntamento alle ore 16 al Parco Matusa. Presenti il coordinatore provinciale Francesca Gerardi, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il consigliere regionale Pasquale Cicciarelli, i dirigenti Mimmo Fagiolo (Frosinone), Paola Carnevale (Cassino) e Maurizio Berretta (Ferentino); il presidente nazionale di ConfimpreseItalia Guido D’Amico come osservatore.
Due versioni: come in tutte le riunioni politiche. La prima è quella ufficiale: l’incontro è stata l’occasione per fare il punto sulle efficaci iniziative messe in campo dal sindaco leghista di Frosinone per fronteggiare in maniera efficace il coronavirus. Versione buona per gli annali ed i frequentatori di conventi delle Orsoline.
La seconda è quella che nessuno confermerà mai: Francesco Zicchieri ha voluto mettere tutti di fronte e ricordare ad ognuno la linea politica della Lega. Troppe polemiche, troppe parole sui giornali. Il sindaco di Frosinone lasciato solo dal Gruppo consiliare del suo Partito che è stato l’unico a non difenderlo quando il centrosinistra l’ha messo sotto attacco; il Gruppo che fa politica senza consultare il sindaco e chiede l’abolizione delle tasse comunali senza avere concordato alcunché. Lo scontro sulla scelta del candidato sindaco a Sora con le scintille tra Pasquale Ciacciarelli e Francesca Gerardi; le dichiarazioni su un’opera come la Tav e la nuova stazione che innescano un inutile scontro Nord -Sud della provincia.
Per questo Francesco Zicchieri ha dato vita al primo faccia a faccia dalla fine della quarantena di massa: seppure ad un metro di distanza e con la mascherina sul viso. Per affrontare i nodi venuti al pettine in queste settimane. Ricordare a tutti queli sono gli argini entro i quali scorre il fiume politico leghista in provincia di Frosinone.
Ottaviani ed il Gruppo
La prima pila di panni passata al lavaggio è stata quella sulle tensioni a Frosinone. Chi c’era assicura che Nicola Ottaviani fosse inviperito. Non tanto per l’affronto compiuto dal Gruppo: non l’ha difeso, ha agito tentando di metterlo in difficoltà con la richiesta di abolizione della Tosap. (leggi qui L’allergia della Lega per il sindaco Ottaviani. E viceversa).
La vera collera è stata per la pessima figura fatta rimediare al Partito. Con la voce in falsetto (gli capita solo quando è davvero arrabbiato) ha ricordato a tutti che nessun sindaco d’Italia può abolire nessuna tassa comunale. Lo scrive il Ministero dell’Interno e lo sentenziano varie sezioni della Corte dei Conti: al limite si può abbassare l’imposizione fino al 50% ma prima bisogna avere trovato altre fonti di entrata.
La cosa politicamente grave è che il Gruppo sia andato avanti per fatti suoi senza avvertire la necessità di un raccordo con il suo sindaco: l’unico sindaco della Lega a guidare un capoluogo di Provincia in tutto il Centro Italia.
Bisogna tornare a scuola
Nicola Ottaviani quando è così diventa un fiume in piena. E porta avanti tutto ciò che incontra nel suo cammino. L’analisi passa da Frosinone alla regione e fino a raggiungere il Governo.
Il ragionamento di Ottaviani è: in questo momento il Conte 2 sta in seria difficoltà perché i soldi non stanno arrivando, se deve essere sostituito dov’è la proposta politica alternativa della Lega? Non si può credere di fare politica continuando a dire no ai migranti: alla gente non frega niente in questo momento. Anzi, servono pure se vogliamo raccogliere la verdura nei campi.
Al culmine della sua invettiva pare abbia detto a tutti che occorre tornare a scuola, formare una classe dirigente, strutturarla attraverso una scuola di Partito.
Francesco Zicchieri ha acquisito il pragmatismo leghista: dice si alla Summer School e dispone “Organizzatela“. Poi chiarisce a tutti le idee: Nicola Ottaviani è un sindaco della Lega, l’unico sindaco leghista in un capoluogo nel Centro Italia. E per tale va rispettato. Chi non ne è convinto è meglio che si rimetta in carreggiata. Altrimenti è fuori.
Niente liti sulla Tav
Non è stata l’unica regolata data da Francesco Zicchieri all’orchestra leghista. Un altro dei punti chiave è stata la posizione sulla stazione Tav a Ferentino. La posizione unica della Lega è ‘bene, senza riserve, al progetto realizzato da Gianfranco Battisti‘. Ed il coordinatore regionale ha ribadito che il progetto è merito dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane: non di Nicola Zingaretti.
È stato un chiaro input per Pasquale Ciacciarelli. Nei giorni scorsi aveva protestato per la mancata realizzazione della stazione Tav a Roccasecca. Ora Zicchieri chiarisce la linea: la stazione sta bene a Frosinone, la battaglia per il Sud è una battaglia di retrovia che al massimo può andare bene per Mario Abbruzzese.
Soprattutto a non andare bene è il mancato coordinamento con gli altri livelli del Partito: Zicchieri ha fatto capire che su un tema così importante non si può agire di testa propria ma va concordata prima la linea con la catena di comando. E la linea è Si a Battisti. Punto.
Troppe dichiarazioni
A proposito di chiarazioni. Il coordinatore regionale ha richiamato tutti ad una maggiore cautela nel rilasciare le dichiarazioni pubbliche. Evitando situazioni come quella che nei giorni scorsi si è innescata a Sora nel dibattito sull’individuazione del candidato sindaco unitario. C’è stato il rischio di creare inutili tensioni con Fratelli d’Italia (leggi qui Gomitate sul Carroccio a Sora: salta Abbate. Il round va a Ciacciarelli). Ed è stata data l’impressione di un scollamento tra i livelli del Partito (Leggi qui Lega – Fdi, l’accordo per Sora c’è ed è blindato).
Il Direttivo
L’aria che si respira tra i leghisti è quella di un’imminente impegno per le prossime elezioni Regionali. Eppure alla scadenza della Legislatura mancano ancora tre anni. Francesco Zicchieri pensa invece che bisogna iniziare a prepararsi e pure in fretta.
Per questo la regolata all’orchesta, la scuola di Partito. E la definizione del Direttivo Provinciale. Doveva essere varatao già da mesi. Poi si è ritenuto opportuno soprassedere. Adesso la nuova accelerata. Potrebbe essere questione di pochi giorni. Prima era necessario il chiarimento di oggi: a brutto muso e con le parole scandite fuori dai denti.