La legge rara come un fiore che porta ‘la firma’ di Sara

Il testo approvato in Regione Lazio su tatuaggi e piercing ha una coda etica che porta il segno di Sara Battisti e dei Dem alla Pisana. Perché ora il tattoo serve anche per coprire le cicatrici del cancro al seno.

Lorenza Di Brango

Guardare sempre lontano, col sorriso

Un fiore nel deserto: il fiore che David Allen realizza per coprire le cicatrici dovute ad interventi al seno, la legge della Regione Lazio sui tatuaggi, rara come un fiore nel deserto normativo che regna in Italia sul tema (leggi: Non solo parole ma pure fondi per cancellare le cicatrici dall’anima).

Sara che pensa alle donne

Un testo che è stato approvato da qualche giorno dall’aula del consiglio regionale del Lazio, che porta la firma di Marta Leonori e che finalmente mette ordine in un settore in cui regnava l’anarchia o quasi. Corsi di formazione, ore ed ore rispetto a quelle previste in precedenza, regole per i minorenni, divieti per gli under 14. E poi il “fiore” all’occhiello: l’emendamento proposto da Sara Battisti, che pensa alle donne. Quelle che hanno affrontato un tumore e che portano ancora sul loro corpo i segni di quella lotta. Segni che adesso, se vorranno, potranno cancellare, o trasformare.

Il tatuatore David Allen all’opera. (Foto courtesy Fondazione Veronesi)

Ci sono 450 mila euro a disposizione in tre anni per aiutare le pazienti che abbiano subito una mastectomia. E che vogliano realizzare un tatuaggio per coprire le cicatrici, o per valorizzarle. Perché ognuna di loro ha un rapporto diverso con quei segni permanenti. C’è chi li odia, magari perché ricordano un passato fatto di dolore, c’è chi li ama, perché sono la testimonianza della loro vittoria sul cancro.

Nuove regole sotto l’ago intinto

Una legge per molti versi innovativa, che stabilisce divieti assoluti per i minori di 14 anni e restrizioni per i minori di 18, se non hanno il consenso dei genitori. Corsi di formazione più rigidi per i tatuatori, dalle vecchie 90 ore ad 800. Regole ferree per lo smaltimento dei rifiuti: parliamo di aghi, tamponi, guanti che devono essere smaltiti in sicurezza.

Ma è quella parte del testo in cui si parla di aiuti alle donne, quella che ha una base dalla forte identità ciociara, che piace di più. Sara Battisti si è battuta fortemente per questo emendamento, trovando subito il sostegno delle colleghe del Pd, ma anche degli uomini. Ed ora che la legge sui tatuaggi e sui piercing è approvata. Questa proposta, diventata realtà, viene sottolineata da tutti.

Il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini ha parlato di «una notizia importante perché si interviene a supporto di donne che vivono innegabili difficoltà psicologiche. E che saranno sostenute in maniera concreta. Un’altra bella pagina scritta dal Consiglio regionale del Lazio».

Sara Battisti e Mauro Buschini

La Battisti, che ha avuto l’intuizione e la sensibilità di farla quella proposta, lancia un hashtag: #lartecura. L’abilità dei tatuatori e la loro passione diventano strumento di aiuto nel percorso di guarigione, un supporto psicologico per chi ha affrontato tanto dolore.

Ed ora merita solo bellezza. Bellezza dentro e fuori, con l’arte che può solo esaltarla.