La “legione straniera” resta nelle retrovie. Grosso è made in Italy

Il Frosinone si scopre autarchico in queste prime 7 giornate. A parte il polacco Szyminski, sempre presente finora, e lo svedese Rohden, gli altri giocatori provenienti dall’estero hanno collezionato poche presenze ed un minutaggio basso. Koblar, Kremenovic e Klitten non hanno neppure debuttato

Alessandro Salines

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A Frosinone non passa lo straniero. La squadra giallazzurra si è scoperta autarchica in queste prime 7 giornate. Insomma il tecnico Fabio Grosso ha puntato forte sul made in Italy malgrado in rosa ci siano ben 10 giocatori provenienti dall’estero (sarebbero 11 se consideriamo che Haoudi ha il doppio passaporto italiano e marocchino). A parte il polacco Szyminski, titolare fisso della difesa, e in parte lo svedese Rohden, gli altri hanno finora collezionato poche presenze ed un minutaggio altrettanto basso.

Una scelta in linea con lo slogan che accompagna la Serie B: “Il campionato degli italiani”. Una scelta controcorrente nella stagione in cui la “legione straniera” è in forte crescita nel torneo cadetto e rappresenta il 30 per cento dei calciatori. 

SZYMINSKI E ROHDEN LE ECCEZIONI 

Przemysław Szymiński

Il difensore centrale polacco, 27 anni, è lo straniero più utilizzato: ha giocato sempre, 7 presenze per 630’. Pilastro della retroguardia insieme a Gatti, Szyminski è alla terza stagione al Frosinone. In questi giorni tra l’altro ha avuto noie muscolari tenendo in apprensione un po’ tutti in vista della trasferta di Cosenza.

Sei partite ma 338’ per il centrocampista svedese Rohden che ha pure segnato il raddoppio nella gara vinta a Como. La mezzala scandinava è stato schierato 4 volte dall’inizio e 2 è entrato in corsa. Tuttavia il minutaggio non è stato altissimo.

Dietro Szyminski e Rohden, gli altri stranieri hanno raccolto ben poco. Lo sloveno Koblar, il danese Klitten ed il serbo Kremenovic (attualmente è infortunato) non hanno neppure esordito. L’attaccante maltese Satariano ha fatto in tempo a debuttare giocando appena 1’ a Vicenza. Stesso discorso per il centrocampista Haoudi. Due gare ed appena 22’ per il terzino argentino Casasola. Si è visto di più (si fa per dire) il bomber americano Novakovich, sceso in campo 2 volte per 78’. Tre presenze e 53’ per il jolly croato Lulic. Cinque match ma solo 98’ per il centravanti francese Charpentier, autore anche di un gol.

Come ha rivelato Grosso, ci sono state difficoltà d’ambientamento da parte dei giovani stranieri. A partire dalla lingua. “I ragazzi stranieri stanno avendo problemi d’inserimento dopo essere partiti a mille – ha detto il tecnico – Difficoltà dovute anche alla scarsa conoscenza dell’italiano”. E’ chiaro che in una stagione lunga e piena di insidie servirà l’apporto di tutti. E quindi bisognerà cercare di accelerare il processo di ambientamento perché ad esempio in alcuni reparti come la difesa i vari Koblar, Kremenovic e Klitten potrebbero tornare utili.

I CASI NOVAKOVICH-CASASOLA

Andrjia Novakovich

Diverso il discorso riguardante l’attaccante statunitense ed il difensore argentino. Sono giocatori di indubbio valore e se finora hanno avuto poco spazio è per motivi fisici. Novakovich, cannoniere del Frosinone la scorsa stagione con 11 gol, è reduce da un infortunio serio con tanto d’intervento chirurgico. Il recupero è stato lungo e faticoso. Ha saltato la preparazione estiva e poi piano piano è rientrato.

Come detto ha giocato soltanto 2 volte. La prima a Reggio Calabria dove nella ripresa ha sostituito Ciano per 18’. In casa contro il Cittadella, prima della sosta, è stato titolare anche se poi è uscito al quarto d’oro del secondo tempo. La condizione atletica non è ancora delle migliori ma una volta che sarà al top il Frosinone potrà contare su un attaccante di tutto rispetto. Casasola invece è arrivato all’ultimo giorno di mercato in prestito dalla Lazio. Il terzino argentino la stagione scorsa è stato tra i protagonisti della promozione della Salernitana con 35 partite e 3 gol. Il suo valore quindi non si discute ma a Frosinone è arrivato a corto di preparazione. E così Grosso ed il suo staff hanno dovuto lavorare a fondo per portarlo al livello dei suoi compagni. Casasola ha giocato le ultime 2 partite pur se per pochi minuti (22’). Il suo recupero completo regalerà alla formazione canarina un giocatore di esperienza e qualità.

SERIE B MAI COSI’ STRANIERA

Il campionato cadetto sempre più a vocazione internazionale e non per la vendita dei diritti tv in tutto mondo. Tre giocatori su 10 infatti arrivano dall’estero. Una percentuale record per il secondo torneo italiano.

Per la precisione sono 182 i giocatori stranieri sui 592 totali. Ovvero il 30,7%. Nel 2020-2021 i calciatori provenienti dall’estero rappresentavano il 27,2%, l’anno prima il 26,2, nel 2018-2019 il 24,8, nel 2017-2018 il 23,9 e nel 2016-2017 il 23,1. La presenza stranieri insomma è in forte crescita.

Un dato impreziosito anche dai gol: il 35% (66 su 191) delle reti sono state segnate da giocatori esteri. Nel campionato passato erano stati il 31%, mentre nel 2019-2020 il 27%.