La lezione del tabaccaio che accompagnò la fortuna

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Non è vero che siamo aridi e schiavi dell'interesse. Come insegna il tabaccaio di Cassino che ha accompagnato al suo appuntamento la fortuna

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Non è vero. Non è vero che tutti sono cattivi. Che ognuno pensa solo agli affari suoi. E che di fronte ai soldi sarebbero pronti a vendersi la mamma.

Non è vero che c’è sempre un secondo fine. Ma è vero che siamo tanti su questa zattera che è la vita e ognuno è fatto a modo suo. Perché è giusto così: c’è chi è nato sotto la pioggia e chi sotto il sole, chi ha avuto l’insegnamento dai pescatori e chi dagli operai. Sono mondi diversi, modi differenti di vedere le cose. Ci sono i buoni ed i cattivi, i sensibili e gli aridi. C’è posto per tutti in questa zattera.

Ma non è vero che le favole non esistono. Ecco: oggi ne ha raccontata una il signor Lanni, tabaccaio di Cervaro con attività a Cassino in viale Europa.

Chiude i conti della giornata e si trova sul bancone un biglietto del Lotto: lo guarda bene, vale 28mila euro. Qualcuno non lo ha capito e lo ha abbandonato.

Potrebbe prenderselo: è stato lasciato, peggio per chi è stato così disattento… Invece non lo fa. Ma fa un’altra cosa: va a guardare le telecamere di sorveglianza, vede chi ha cercato la fortuna, ingrandisce le immagini. E capisce chi è il vincitore.

Lo chiama e gli dice: il tuo biglietto è qui, era vincente, auguri.

Gli aridi penserebbero ai 28mila euro ai quali ha rinunciato, i sognatori pensano a quel senso di pulizia che lascia dentro invece avere fatto quella ricerca ed avere accompagnato la fortuna fino alla persona con cui aveva appuntamento.

C’è posto per tutti in questa zattera che è la vita. Per fortuna.

Senza Ricevuta di Ritorno.