La maggioranza c’è e tiene

L’ANALISI di CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

L’esito della votazione dice che la maggioranza ha tenuto bene, che il sindaco Nicola Ottaviani ha superato l’esame del pacchetto urbanistico, che l’opposizione ancora una volta ha scelto opzioni diverse.

Il voto più atteso era quello sull’intervento edilizio nei pressi Villa Comunale, in un’area dove sono state ritrovati reperti archeologici di Terme Romane: 15 sì, 6 no e 12 assenti.

Tra i favorevoli tutti esponenti della coalizione di centrodestra, più Carmine Tucci, che ormai della maggioranza fa parte di fatto.

Eletto nella Lista Marzi, da mesi si muove autonomamente, aspettando fra l’altro di ufficializzare l’adesione alla Lega, anzi al gruppo Noi con Salvini. Hanno votato no 4 consiglieri del Pd (Michele Marini, Antonio Galassi, Stefania Martini, Angelo Pizzutelli), 1 del Psi (Massimo Calicchia), 1 della Lista Marini (Francesco Raffa). I consiglieri che non hanno partecipato alla votazione (alcuni assenti sin dall’inizio) sono stati 12. Tre fanno parte della maggioranza di centrodestra, che quindi in futuro potrebbe perfino arrivare a quota 18 (su 33).

Si tratta di Alessandro Petricca (indipendente), Vincenzo Gentile (Ncd) e Sergio Crescenzi (Impegno Civico), che nel recente passato ha votato con la maggioranza. Intanto però Impegno Civico al completo (cinque consiglieri) non ha votato la delibera più importante del pacchetto urbanistico: Riccardo Masecchia, Vincenzo Savo, Sergio Crescenzi, Pasquale Cirillo e Giovambattista Mansueto.

Anche i tre della Lista Marzi (Domenico Marzi, Vittorio Vitali e Antonio Facci) non hanno partecipato alla votazione. Così come Luigi Arduini e Andrea Turriziani (Pd).

Segnali politici evidenti: Impegno Civico al momento non entrerà in maggioranza. I rapporti c’erano stati, ma alla fine Nicola Ottaviani ha preferito puntare sull’attuale coalizione. Con i tre consiglieri di Frosinone nel Cuore (Marco Ferrara, Daniele Zaccheddu e Valeria Morgia) compatti nel sostenere l’Amministrazione. In questo modo la posizione del vicesindaco Francesco Trina è stata blindata.

Nella maggioranza attentissima Forza Italia, che ha tenuto costantemente sotto controllo la situazione, con particolare riferimento al numero legale. Pure le liste civiche hanno risposto in maniera unitaria. Così come il Nuovo Centrodestra, anche se Vincenzo Gentile non ha partecipato alla votazione finale. Non c ’era (giustificato) l’indipendente Alessandro Petricca. Con Carmine Tucci che ormai vota in modo sistematico con la maggioranza, il sindaco Nicola Ottaviani può contare su 17 consiglieri, con la possibilità di arrivare a 18, ma questo dipenderà dalle scelte di Sergio Crescenzi.

I numeri dicono che le opposizioni si sono ancora una volta divise in fase di votazione e che in ogni caso non riescono a mettere in difficoltà la maggioranza. In un comunicato stampa del circolo cittadino del Pd si legge: «Nuove costruzioni private a Frosinone, con il conseguente aumento dei vanti abitabili che vanno ad aggiungersi a quelli già sovrabbondanti, disponibili attualmente nel centro cittadino… Il Pd ribadisce che la riqualificazione della città non passa attraverso la cementificazione e l ’aggravio del carico abitativo». Resta il fatto però che il centrosinistra (Pd, Psi, Lista Marzi, Lista Marini) si differenzia sistematicamente in aula. Così come le posizioni dei due ex sindaci, Domenico Marzi e Michele Marini, restano lontane anni luce.

A questo punto la prova del nove della maggioranza avverrà sul bilancio di previsione, ma l’esame sull’urbanistica è stato superato. Il sindaco Nicola Ottaviani, che è anche l’assessore all’urbanistica, non ha nascosto la soddisfazione. Prima dell’inizio della seduta aveva raccomandato ai suoi di «non rispondere alle eventuali provocazioni politiche, parametrando gli interventi sempre e solo nel merito». Adriano Piacentini, capogruppo di Forza Italia, rileva: «Straordinaria prova di compattezza e maturità politica. Fra le altre cose, particolare di non poco conto, con l’approvazione del “pacchetto” urbanistico nelle casse comunali entreranno 1.700.000 euro di oneri concessori». Danilo Magliocchetti, consigliere degli azzurri, dice: «Abbiamo sfatato il tabù dell’urbanistica, riuscendo ad approvare un pacchetto importante e fondamentale. Fra l’altro ttelando e privilegiando l’interesse pubblico in maniera limpida e cri-stallina. Penso che in futuro il confronto tra maggioranza e opposizione debba essere costruttivo e operativo».

Successivamente sono state approvate altre delibere urbanistiche, con una media di 14 voti.

Il progetto votato prevede la costruzione di un edificio a tre corpi di cinque piani, per un intervento complessivo di 20 milioni di euro. Stiamo parlando di 34.854 metri cubi complessivi, dei quali l’80% a destinazione residenziale e il 20% a destinazione commerciale. Previsti anche un parcheggio, una strada che collegherà via Cicerone con via Adige e un camminamento pedonale. I lavori dovrebbero snodarsi in un arco temporale di due anni e mezzo.

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