La maledizione del Centro e la guerra tra i due Matteo

Sondaggi non entusiasmanti per Forza Italia, Cambiamo, Siamo Europei e Italia Viva. Ma quest’ultima aspetta l’effetto Leopolda. In Ciociaria la contrapposizione tra Gianluca Quadrini e Mario Abbruzzese dà il senso dello scontro tra Berlusconi e Toti. Intanto Salvini “chiama” i delusi pentastellati e Renzi si prepara a essere più determinante per il Conte bis.

I sondaggi a livello nazionale non fanno sorridere. Non quelli di Forza Italia e di Cambiamo e neppure quelli di Siamo Europei di Carlo Calenda. Neppure Italia Viva di Matteo Renzi al momento ha percentuali importanti, ma in questo caso il primo test vero sarà quello dopo la Leopolda numero 10. I numeri diffusi questa mattina da EMG Acqua durante la puntata di Agorà su RaiTre , il program dicono che è Matteo Salvini il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia con il 40%. Segue Giuseppe Conte al 37%, Giorgia Meloni al 29% e Luigi Di Maio al 26%. Nicola Zingaretti al quinto posto 24%. Silvio Berlusconi al 18%. Matteo Renzi col 16%, come Carlo Calenda, infine Giovanni Toti al 14%.

Matteo Salvini © Daniele Stefanini, Imagoeconomica

Il punto politico però è quello dello spazio per un Centro in grado di incidere davvero. Al momento non pare esserci: Lega e Fratelli d’Italia possono perfettamente andare avanti da soli, mentre dall’altra parte il modello Conte bis (Pd, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva e Leu) è l’unico praticabile.

Poi si tratterà di capire come si articoleranno le coalizioni. Soprattutto sui territori. Facciamo l’esempio della provincia di Frosinone: la guerra fredda tra Gianluca Quadrini (vicecoordinatore regionale di Forza Italia) e Mario Abbruzzese (responsabile regionale di Cambiamo) sta andando avanti a colpi di esponenti che annunciano l’uscita o il rientro da o in Forza Italia. L’ultimo affondo è stata l’operazione che intorno a mezzogiorno di oggi ha condannato Abbruzzese a dover mollare la presidenza del Cosilam (leggi qui Abbruzzese via dal Cosilam: Salera fa scattare la trappola).

Un gioco di posizionamenti che in politica ci sta, ma che dà il termometro di una situazione di fortissima contrapposizione. Difficile pensare che Quadrini e Abbruzzese possano sostenere lo stesso candidato a sindaco o collaborare per quanto riguarda le regionali o altro. Naturalmente si vedrà in corso d’opera.

Matteo Renzi

Diverso il discorso per Matteo Renzi, che ha annunciato come per il momento non parteciperà ad elezioni di tipo amministrativo. Significa che valuterà tra qualche mese il da farsi. E sui territori la partita non è affatto chiusa: chi non lo ha seguito in prima battuta, potrebbe farlo in un secondo momento.

La variabile è contenuta nelle parole di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha annunciato prossimi passaggi nel Carroccio di esponenti del Movimento Cinque Stelle. Se fosse vero, allora si porrebbe anche un problema di numeri per il Conte bis.

Contemporaneamente Matteo Renzi ha detto che Italia Viva arriverà presto a 50 parlamentari. Diventando sempre più essenziale per la tenuta dell’esecutivo. E’ la “guerra” dei due Matteo a monopolizzare l’attenzione.