La mamma di Alfredo, più avanti del cancro (di A. Tagliaferri)

© Can Stock Photo / Bialasiewicz

Ognuno reagisce in modo diverso davanti alla malattia. Molti cercano di contrastarla con ogni forza. E c'è chi addirittura cerca di dare forza agli altri che ne hanno meno. Come la mamma di Alfredo. Anche lei paziente nel reparto dove lavora Ada Tagliaferri

Ada Tagliaferri

Infermiera mancata con la vocazione per la pulizia, di ospedali e di anime. Un viaggio all'alba e al tramonto tra corsie e barelle

Una giornata come tante altre quella di Ada, che è arrivata al lavoro con un po’ di ritardo, ha preferito fare il giro “lungo” per concedersi ancora un po’ di Pino Daniele con il finestrino mezzo aperto e quell’arietta frizzante di una primavera che tarda ad arrivare e che forse non arriverà mai.

Un buon caffè, amaro questa volta. Sale senza voglia e quando si trova davanti Gabriele resta sulla porta “Ehilà! E questa acconciatura oggi?“.

Ada è stanca, ma ancora di più ha la testa appesantita da una confusione di pensieri. Inizia il suo “giro”, una spruzzata là e una spazzata di qua. Poi sente un ragazzo parlare con una donna. Si gira, ci sono due persone, un giovanotto mezzo serio e una donna con una cresta molto corta, rosa.

Lei impettita quasi urla “Ho il cancro, C-A-N-C-R-O. È mio, non tuo. E quindi se voglio dirlo, lo dico. Mo’ vedi se devi pure avere da ridire su questo. Come ti ho messo al mondo ti scancello!“.

Il ragazzo, mani giunte e viso paonazzo “Mamma, per favore, non puoi presentarti dicendo ciao sono Luisa e ho il cancro. Non è normale! Sembri matta“.

E che me ne frega, allora sono matta. Io voglio fare coraggio agli altri, tanto io già ho dato, io questo devo fare“.

Mamma, ancora una volta, tu sei davvero forte, ma magari qualcuno, anche qualche malato, si potrebbe urtare“.

Se si urta me lo dice, se non me lo dice problema suo. Chi è che non ha un cancro in famiglia! Ormai è più facile trovare un cancro che un cane o un gatto“.

Sono buffissimi, il figlio avrà al massimo 30 anni, la madre poco più di una cinquantina. Con la sua crestina punk e la faccia di una che da adolescente deve essere stata una vera teppista. Lui con gli occhialetti neri, la camicia a mezze maniche su una magliettina di cotone, un jeans e sneakers.

Senti Alfredo, pensala come ti pare. Quando avrai il tuo cancro farai come ti pare, con il mio faccio quello che voglio. Ho fatto bene a chiamarti così, è tutta colpa d’Alfredo!!! Ahhah, vado a prendere un caffè, vuoi qualcosa?“.

La signora, con sgargianti pantaloni verdi corti alla caviglia, Superga con brillantini e maglia gialla inforca le scale lasciando il figlio seduto in attesa.

Bella tipa la signora! E’ tua madre?“, chiede Ada al ragazzo.

Si, è una specie di uragano incontrollato, lei parla del suo cancro come fosse un rossetto! Non capisce che non sono tutti come lei, e rischia di dare “fastidio”. Io ho smesso di cercare di capirla, se ha deciso di reagire così, va bene. Non si è mai fermata, neanche quando la chemio la devasta. Si alza sempre dal letto e comanda, ma qualcuno “preferisce” il letto e lei ci passa sopra come un rullo compressore. Così come lei si fa le creste color unicorno, altri preferiscono restare tranquilli e magari, dico magari, odiare anche un po’ il mondo“.

Una cosa a cui Ada non aveva ancora assistito in questo Reparto, un figlio che sta oltre, forse perché ha una madre che sta avanti, archiviata la malattia, il problema qui diventa non urtare la sensibilità degli altri malati.

Ma sì, lasciala fare, cosa mai potrà combinare. Lo fa come lo farebbe con chiunque altro credo, si vede che è una tipa energica e positiva, se questa è la sua “ricetta” allora che ne dispensi quanta ne vuole di medicina, magari lascia qualche semino qua e la“.

Non mi fraintenda – spiega il ragazzo che porta il nome di una canzone di Vasco Rossi – Io adoro mia madre, ucciderei per lei….sa cosa mi canta quando le prendono i cinque minuti? Colpa di Alfredo che con i suoi discorsi seri e inopportuni mi fa sciupare tutte le occasioni e prima o poi lo uccido!…Lo uccido! So che quella sua voce stonatissima mi mancherà tantissimo, faccio finta di arrabbiarmi, ma poi continuo ad ascoltarla per tutta la canzone a cui ruba e inverte le parole. Ma non a tutti piace Vasco, a qualcuno piace Ligabue, a qualcuno Baglioni, ad altri Venditti, posso anche arrivare a Gigi D’Alessio. Però alcuni non vogliono neanche sentire la musica. Mi ha insegnato il rispetto e lei lo ha cancellato a colpi di chemio!“.

Eccola di ritorno. “Ehi, Alfredo bello, ti ho preso un po’ di cioccolata, magari ti riprendi da questa amarezza…..” mentre Ada si allontana sente la donna intonare il brano di Vasco Rossi e il figlio con lo sguardo innamorato come può averlo solo un figlio per la madre, implorarla di finirla, ma solo a parole.