La miccia bagnata del centrosinistra frusinate

Il coordinatore provinciale della Lega accelera sull’unità del centrodestra e conferma l’opa sul prossimo candidato sindaco del capoluogo. La visita di Matteo Salvini ha cambiato tutto. Le opposizioni perdono l’ennesima occasione in aula.

L’ultima seduta del consiglio comunale di Frosinone gli ha confermato il totale controllo sulla maggioranza di centrodestra, ma anche le contraddizioni di un’opposizione sempre più divisa e debole. Sulla vicenda del post di Marco Ferrara sui vaccini il centrosinistra aveva annunciato la guerra santa. Si è limitato ad accendere (non a far scoppiare) qualche miccia bagnata. (Leggi qui Consigliere posta Auschwitz: “Il vaccino rende liberi”. Caso nazionale).

E allora il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani si è convinto di poter ulteriormente accelerare per “apparecchiare” la tavola in vista del… dopo di lui. Cioè della scelta del prossimo candidato sindaco del centrodestra. Se ne parlerà tra un anno, ma come si dice? Chi ben comincia è a metà dell’opera.

Matteo Salvini e Ambrogio Spreafico

Anche perché, da coordinatore regionale della Lega, Nicola Ottaviani domenica scorsa ha portato Matteo Salvini prima ad un confronto con il vescovo diocesano Monsignor Ambrogio Spreafico e poi ad una visita alla comunità Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante. Lì Matteo Salvini si è convinto che la Lega non può non guardare al mondo del volontariato, del terzo settore, dell’assistenza e dell’accoglienza. Per fare questo occorre però sterzare leggermente verso il Centro e soprattutto diventare una forza di aggregazione. Anche con gli alleati. (Leggi qui Salvini sceglie Frosinone per la svolta verso i moderati).

Nicola Ottaviani lo ha capito immediatamente e infatti ha deciso di “cambiare verso” all’impostazione tenuta fino a questo momento. Cercando un accordo di tutto il centrodestra dappertutto. Iniziando dalle comunali della prossima primavera. Con particolare riferimento ad Alatri e Sora. Da qui l’intenzione di intraprendere la strada dell’alleanza con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo. Una strategia che poi aiuterà anche quando si tratterà di decidere candidature e coalizioni a Frosinone.

Il centrodestra non può più permettersi divisioni ed imbarazzi. E men che meno guerre intestine. Non può più verificarsi una situazione simile a quella delle elezioni per il presidente della Provincia, quando Tommaso Ciccone fu letteralmente “affondato” dal fuoco amico. In questo quadro la Lega resta il partito di maggioranza relativa della coalizione e quindi Nicola Ottaviani ha indossato i panni che più gli si addicono, quelli moderati.

Si è aperta una nuova fase.

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