La “mista” pronta in Provincia. In Comune, non pervenuta. E il Prefetto?

La modalità di convocazione delle sedute divide anche Comune e Provincia. Un dato è certo: se ci si vuole collegare da casa deve esserci un regolamento. E...

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

In Comune ancora no, in Provincia pronta in poche settimane. Adesso anche l’ente di via Costa si adegua alle circolari del Ministero dell’Interno, e vara la modifica al Regolamento d’Aula per consentire di svolgere le sedute dei Consigli provinciali e delle commissioni consiliari in modalità “mista”; ovvero con consiglieri contemporaneamente presenti in aula o collegati da remoto in videoconferenza.

Una modifica su cui le forze politiche presenti in via Costa (dodici consiglieri) si sono dette concordi. E che sarà ufficialmente varata l’8 giugno dalla commissione competente Programmazione, statuto e regolamenti, per poi passare al via libera dell’assise.

PRIMA MODIFICA

Gerardo Stefanelli

È la prima volta che il regolamento d’aula vive una modifica, scaturita dal parere dell’Avvocatura generale dello Stato. Secondo il quale, cessato lo stato d’emergenza da pandemia, si deve adottare un apposito regolamento che disciplini la modalità di convocazione.

Così, ecco pronta la proposta di delibera, che stabilisce come «le sedute possono svolgersi in videoconferenza o in modalità mista, in modo che i vari soggetti possano collegarsi tra loro da luoghi diversi dalla sede istituzionale». Seguono, i vari criteri, necessari per la sicurezza delle sedute e la certezza del voto.

Con un particolare non ultimo: le sedute saranno registrate e pubblicate sul sito della Provincia. Un po’ come accade, ma solo per quelle in modalità mista, già in Comune. Il punto è che il Comune sta ancora lavorando alla modifica del proprio regolamento, e per questo Enzo De Amicis, consigliere provinciale, ma anche capogruppo del Pd in Consiglio comunale, chiede un’accelerazione.

Mista ma regolata

Maurizio Falco (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Un lavoro, quello in piazza del Popolo, nato dopo le polemiche – roventi – dell’opposizione di centrodestra. Secondo cui la “mista” non si può usare senza regolamento.

Regolamento che, allo stato, norma o la seduta in presenza o quella totalmente da remoto. Ma in Comune la polemica nasce dai numeri risicati di cui gode (si fa per dire) la maggioranza di programma: 17 a 16. Tanto che l’opposizione andò dal Prefetto per segnalare la situazione.

Già. E il Prefetto? L’opposizione si è recata da lui ormai un mese fa e oltre. Ma da piazza della Liberta, confermano le fonti di centrodestra, non è giunto ancora nulla. E, aggiungono, è ormai difficile che qualcosa possa giungere…