La mossa di Coletta per costruire una maggioranza

Il sindaco di Latina tenta la stessa mossa compiuta un anno fa. Apre alle opposizioni. Per tentare di costruire una maggioranza sulla base dei progetti. Segnali per Zaccheo e Forza Italia

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Damiano Coletta fa la prima mossa sulla scacchiera. Chiama a raccolta tutte le forze politiche «per il futuro di Latina». Inizierà le consultazioni dal centrodestra. Come un anno fa: il primo cittadino del capoluogo pontino intende trovare una quadra per la governabilità in Consiglio comunale.

Tenta la stessa mossa che nell’autunno del 2021 lo ha portato a costruire un equilibrio. Oggi come allora ha di fronte un’Aula nella quale il centrodestra è in maggioranza, mentre lui è sindaco progressista candidato dal centrosinistra. Le elezioni bis in 22 sezioni su 116, dieci giorni fa hanno aumentato la forbice.

L’obbligo della prima mossa

La prima mossa è stata una scelta obbligata. Il centrodestra può staccare la spina in qualsiasi momento: deve solo attendere la prima seduta, nella quale verrà ripetuto l’insediamento. Si terrà pochi giorni dopo le Politiche del 25 settembre. Può rassegnare le dimissioni in massa. Oppure presentare una mozione di sfiducia.

Con la mossa compiuta oggi Damiano Coletta apre la verifica per vedere se ci sono le condizioni sulle quali costruire una maggioranza di governo. Come fece Nicola Zingaretti nel 2018 quando si trovò in una situazione simile nell’Aula della Regione Lazio. Propose di partire dai progetti che si trovavano nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti. È arrivato a fine Legislatura.

Coletta ha annunciato la sua mossa in una nota. In cui precisa che «è mia intenzione convocare tutte le forze politiche elette in Consiglio Comunale per un confronto che mi auguro possa essere il più maturo e costruttivo possibile, visto che è in gioco il futuro di Latina».

«È il passaggio naturale che un sindaco deve fare, mostrando senso di responsabilità e chiedendo altrettanto a tutte le altre componenti, al di là di qualsiasi divisione ci possa essere stata in passato, anche il più recente. Sempre nel rispetto della volontà espressa con il voto da elettori ed elettrici, che poi è l’essenza della nostra democrazia». Non un inciucio: un accordo programmatico alla luce del sole per fare le cose che sono condivise da tutti.

Primo passo, Forza Italia e Fare Latina

(Foto © Andrea Apruzzese)

Spiega come si muoverà. «Incontrerò al più presto i rappresentanti di Fare Latina e di Forza Italia che hanno fatto parte dell’ultima maggioranza di governo in Consiglio Comunale. E, come detto, chiederò un incontro a tutte le altre forze, a partire da Latina nel Cuore e dal mio avversario nell’ultima campagna elettorale, Vincenzo Zaccheo».

Coletta quindi non cita direttamente Lega e FdI che nella prima fase di consiliatura erano rimasti fermamente all’opposizione, come peraltro anche Latina nel Cuore.

Coletta ricorda il voto del 4 settembre. Afferma che «è un momento molto delicato, non possiamo negarlo. In campagna elettorale ci sono state tensioni, ma ci troviamo in un momento storico che non ammette indugi e schermaglie politiche».

Superare i conflitti

«Ritengo sia nostro dovere mettere da parte i conflitti e rimboccarsi le maniche per far ripartire la città. In questi giorni ho già incontrato le forze della mia coalizione con le quali sto definendo una serie di punti programmatici per la gestione di questa delicata fase e per il rilancio di Latina».

Cita la situazione nazionale, il peso delle bollette elettriche sul sistema industriale e sul tessuto produttivo cittadino. Evidenzia che occorrono risposte immediate. «Non possiamo permetterci alcuna fase di stallo, ci sono scadenze importanti legate ai progetti finanziati nell’ambito del PNRR, milioni e milioni di euro a disposizione della nostra città. Metterli a rischio sarebbe un delitto ed è l’ultima cosa che voglio per Latina. Anche per questo stiamo elaborando un cronoprogramma che vorremmo condividere con chiunque vorrà dare il proprio contributo per il bene della nostra città». 

Cosa significa

Vincenzo Zaccheo

Tradotto dal politichese quel messaggio è una chiara apertura ad una parte precisa del centrodestra. Innanzitutto al suo avversario Vincenzo Zaccheo. Che in caso di dimissioni in massa del centrodestra non verrebbe più ricandidato come sindaco, al suo posto verrebbe designata un’altra figura. E lui perderebbe la possibilità di incidere sul cambiamento di Latina. Damiano Coletta gli spiana la possibilità di una collaborazione: ciascuno nel proprio campo.

L’altro messaggio è a Forza Italia. Che per un anno ha accettato il dialogo sulla base dei programmi. E che ora deve decidere se proseguirlo o dichiarar definitivamente conclusa quell’esperienza.

Molto dipenderà da due elementi: il risultato delle elezioni del 25 settembre con le conseguenti scelte di governo che farà il centrodestra. E gli assetti che si determineranno in vista delle elezioni Regionali: la campagna elettorale per eleggere il successore di Zingaretti inizierà subito dopo le Politiche.

Coletta ci prova. E fa la rpima mossa.