La mossa di D’Angeli per stanare il sindaco

Dopo la de fioritizzazione della giunta scattano le contromosse. 'Anagni in Comune' propone come assessore il cavalier De Angelis. Al limite della provocazione, per farsi dire no. Ecco la strategia

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Ad Anagni, com’era ampiamente prevedibile, sono iniziate le manovre per stringere il sindaco Daniele Natalia all’angolo. Aumentando il peso specifico dell’opposizione in vista di un autunno che si preannuncia sempre più caldo.

Si spiega soltanto così la richiesta che è stata protocollata poche ore fa da parte del consigliere Magno D’Angeli, esponente del gruppo di maggioranza Anagni in Comune. È indirizzata all’attenzione del sindaco della città dei papi. La richiesta, senza troppi giri di parole, è quella di nominare nuovo assessore al Bilancio il cavaliere Santino De Angelis

La mossa di Magno

Danilo Tuffi, Daniele Natalia e Magno D’Angeli

La giunta della città, da qualche settimana vive in una situazione di grossa difficoltà. Con i due assessori Serenella Poggi e Floriana Retarvi che sono stati sollevati dalla carica per la rottura del patto di fiducia con il sindaco. Una mossa nella quale in molti hanno visto la ritorsione del sindaco nei confronti dei due consiglieri di riferimento, Magno D’Angeli e Danilo Tuffi, che si erano astenuti dall’approvare una manovra urbanistica che interessava l’imprenditore locale Raniero Savone. (Leggi qui: Il sindaco Natalia ‘defioritizza’ la sua amministrazione).

Di fatto, il sindaco ha tolto le deleghe ai consiglieri comunali rei di non aver votato la manovra: e conseguentemente, ha messo alla porta anche gli assessori di riferimento.

Nell’attesa che si arrivi ad una ridefinizione della giunta, piomba ora questa comunicazione. Con la quale, parole di Magno D’Angeli, essendo “attualmente rimasto senza rappresentante in Giunta, per supportare e sostenere l’azione politico-amministrativa di questa maggioranza indico nella persona del cavalier dottor Sante De Angelis il candidato disponibile a rivestire il ruolo di assessore facente parte del nostro gruppo consiliare”.

Tana per il sindaco

Daniele Natalia

Secondo alcune indiscrezioni poi, la lettera sarebbe arrivata alla fine di un dialogo piuttosto teso tra il sindaco e lo stesso D’Angeli. Con Natalia che avrebbe detto a D’Angeli di essere disponibile a far entrare in giunta il cavaliere Sante De Angelis. E con Magno D’Angeli che avrebbe agito in questo modo per stanare il primo cittadino.

In ogni caso, quella protocollata è una lettera che minaccia non soltanto di non essere accettata, ma di diventare una vera e propria pietra d’inciampo nei già tormentati rapporti tra le varie anime della maggioranza di centro-destra.

Santino De Angelis infatti non è soltanto l’esponente, a quanto scritto, del gruppo Anagni in Comune. Ma è anche uno storico sostenitore della figura dell’ex sindaco Franco Fiorito (anche se ultimamente viene dato come molto vicino allo stesso Natalia). E’ quindi plausibile che, qualora venisse messo all’interno della maggioranza come assessore al bilancio, possa diventare una sorta di Quinta Colonna all’interno dell’amministrazione Natalia.

Il gioco dell’ortolano

Per non dire ovviamente del fatto che nominare come assessore Sante De Angelis dopo questa chiara indicazione, significherebbe avallare l’idea per cui non sarebbe più Natalia a comandare all’interno della sua maggioranza.

Insomma, la richiesta di D’Angeli ha tutta l’aria di essere stata fatta solo per essere rifiutata.

E questo ci porta al punto successivo. D’Angeli (ma non ci sono ragioni per non immaginare che il tutto sia avvenuto anche di concerto con Danilo Tuffi, che qualche giorno fa era stato sorpreso in colloquio ravvicinato con l’ex assessore al Bilancio Peppe Viti, altro uomo storico di Fiorito), con questa mossa intende dimostrare che la sua rimane comunque la figura di un uomo fedele alla maggioranza. E che è soltanto il sindaco, col suo prevedibile rifiuto, a non volerne la presenza all’interno della coalizione.

A questo punto, i rapporti si inasprirebbero inevitabilmente, ponendo le condizioni di base per giustificare il passaggio (Di D’Angeli e Tuffi) dall’attuale condizione di indipendenza a quella più forte di (quasi) minoranza. Di fatto, l’inizio di una strategia della tensione in salsa anagnina. Dalla quale il sindaco ha un modo solo per potersi difendere: iniziando una campagna propagandistica di inaugurazioni.

La contromossa di Natalia

Ed infatti lo sta già facendo: negli ultimi giorni sono state diffuse ad arte parecchie fotografie del lavori avanzati in vista dell’apertura del Museo archeologico, già inaugurato diverse volte all’epoca della giunta Fiorito.

E sono iniziati anche sopralluoghi con i tecnici del comune alla zona della frana della Calzatora. Anche in questo caso in vista di un’inaugurazione che saprebbe molto di elettoralistico. Il problema è vedere se, dati i chiari di luna, Natalia riuscirà ad arrivare fino alla fine.