La nuova “guerra” nel Pd: per le candidature serie

Mentre a livello nazionale la segreteria di riposiziona sul piano locale riemergono “ruggini” mai superate. Ma tutti sanno che lo scontro sarà sulle candidature eleggibili a Camera, Senato e Regione. E i posti per tutti non ci saranno.

Con i fedelissimi Antonio Pompeo si è lamentato del fatto che dopo la seduta della conferenza dei sindaci sulle tariffe idriche nessun esponente di Pensare Democratico (la componente di Francesco De Angelis) si sia congratulato con lui. In Pensare Democratico c’è chi ha fatto notare che mai Pompeo si è congratulato per i risultati ottenuti dai consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti. Inoltre, le critiche al segretario Luca Fantini non sono piaciute.

Un esponente di Pensare Democratico ha detto: “Si stanno facendo tante di quelle attività per rilanciare il partito (ovviamente rispettando le norme anti Covid) che soltanto chi non vuole vederle non le vede”.

Gli equilibri immutati

Antonio Pompeo

Ad Antonio Pompeo le dimissioni di Nicola Zingaretti da Segretario non sono dispiaciute tanto. La convinzione all’interno di Base Riformista è che comunque sul territorio nella considerazione di Zingaretti venivano prima De Angelis, Buschini e Battisti. Ora alla segreteria nazionale del Pd c’è Enrico Letta, che sta portando diverse novità nell’organizzazione. Mantenendo però un filo di continuità con l’impostazione del suo predecessore.

Si tratta di capire cosa succederà nei territori. Indipendentemente da qualunque altro tipo di valutazione, i rapporti di forza non cambiano: Pensare Democratico ha la maggioranza, Base Riformista è minoritaria. La gestione condivisa della Segreteria  spetta al segretario Luca Fantini, che la interpreta nella partecipazione agli eventi e alle discussioni. (Leggi qui Codice Fantini: «Linea Letta in continuità»).

A Pompeo non basta, la vorrebbe anche quando si tratta di prendere le decisioni che contano. Il nodo è qui. Perché né il Presidente del consiglio regionale Mauro Buschini né la Consigliera regionale Sara Battisti intendono concedere spazio al presidente della Provincia. Come sempre è avvenuto nel recente passato.

Le candidature nel mirino

Mauro Buschini (Foto: Paola Onofri / Imagoeconomica)

Francesco De Angelis mantiene una posizione più distaccata. Non è tanto importante chi guida il Partito a livello nazionale, è importante capire una cosa soltanto: possono esserci spazi per tutti e tre nelle candidature che faranno la differenza? Cioè quelle a Camera, Senato e Regione? Considerando che la prima scelta spetterà a De Angelis.

Il punto è semplice: da ormai due anni la contrapposizione nel Pd è tra Mauro Buschini e Sara Battisti da una parte e Antonio Pompeo dall’altra. Il re è nudo.

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