La nuova strategia delle alleanze variabili

In tre giorni è cambiato tutto. La valanga che modifica il panorama politico parte quando il consigliere regionale Marino Fardelli annuncia che si candida a sindaco di Cassino. Forse con la formula – Ceccano: coalizione di liste civiche. Eletto nella lista Bongiorno, è dato per vicino all’area del Pd che fa capo al senatore Francesco Scalia. E’ dato per vicino, non organico. Una differenza di non poco conto. Sfiderà l’uscente Giuseppe Golini Petrarcone, che è diventato renziano a velocità supersonica. Ma non è bastato per evitare la candidatura di Fardelli, non osteggiata (almeno fino a questo momento) da Francesco De Angelis che è il sostenitore della trattativa ad oltranza, fino all’ultimo secondo utile. Sta lavorando per convincere la sezione Pd di Cassino a convergere su Petrarcone attraverso un ticket sindaco – vice (leggi qui il precedente) ma nello stesso tempo non dispera e punta a semplificare ulteriormente il quadro: incorprorando Fardelli? O con un accordo strategico? Resta invece contrario a questa ipotesi l’altro consigliere regionale Mauro Buschini che è per lo scontro duro e puro.

Sempre a Cassino Gabriele Picano è saltato sul Carroccio e guiderà le truppe leghiste “contro” Forza Italia di Mario Abbruzzese. Almeno è quello che ha lasciato intendere.
Nel centrodestra però è in atto una manovra segreta che tutti smentiscono. Come le missioni di Rambo: “Se ti catturano, noi diremo di non conoscerti”. La missione è quella di arrivare ad un’alleanza tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra: il consigliere regionale Mario Abbruzzese proverà a contattare il coordinatore regionale dell’Ncd Alfredo Pallone. Il terreno di incontro è nazionale, visto che il partito di Alfano sta pensando ad un’aggregazione con Udc e altri centristi, non dando più per scontata l’alleanza con il Pd.

Anche in Ciociaria qualche segnale sarebbe arrivato. Pare che Pallone mantenga sì l’intesa privilegiata con Francesco Scalia, ma non con Antonio Pompeo. Potrebbe dare il via alla stagione delle alleanze variabili: con il Partito Democratico a Sora, con Forza Italia a Cassino. Forse pure ad Alatri, considerando che i rapporti tra Antonello Iannarilli e Alfredo Pallone sono buoni. Sicuramente migliori di quelli tra lo stesso Pallone e Mario Abbruzzese.

Tutto dipenderà però dalle possibili elezioni anticipate alla Camera e forse anche alla Regione Lazio. L’ala dell’estrema sinistra (Possibile e Sel) guarda con attenzione alle decisioni del consigliere regionale Daniela Bianchi, del Pd. A Frosinone c’è chi la vorrebbe candidata alle primarie per la carica di sindaco. Ma è solo un’idea.

La realtà è che nel Pd tra De Angelis e Scalia è in atto una resa dei conti micidiale. Il presidente dell’Asi ha aperto l’ennesimo fronte. Provando a convincere Nicola Zingaretti a tenere presente l’ex parlamentare dell’Udc Anna Teresa Formisano per la carica di Garante dei detenuti nel Lazio. Sarebbe un colpo basso nei confronti del senatore, con ripercussioni pure sulle elezioni di Cassino. Ma in guerra e in amore tutto è lecito.

Nel Pd la guerra è totale.